❁𝟏𝟔

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➹Chapter 16: I'm sorry Minho, not worth now

Jisung si infilò la sua felpa nera, più profumata di qualsiasi profumo e uscì velocemente dalla sua stanza d'ospedale dirigendosi verso la reception.

"Hyung aspettami!" esclamò Jinyoung posando frettolosamente il pc nella sua apposita custodia.

"Ho aspettato anche troppo." sussurrò Jisung firmando i documenti, mentre il minore lo raggiungeva mettendosi dietro di lui.

"Channie-hyung e Jackson ci stanno aspettando fuori." gli disse Jinyoung sorridendo, nel ripensare al suo ragazzo.

Han all'inizio non ci fece molto caso alle parole dette dal più piccolo e consegnò il documento all'infermiera salutandola per poi camminare verso l'uscita dell'ospedale con Jinyoung che lo seguiva ridacchiando.

D'improvviso Jisung si fermò in mezzo al corridoio, la frase detta precedentemente dal più piccolo gli si ripeté in testa finché non si voltò verso di lui.

"Channie-hyung?" chiese confuso.

Jinyoung arrossí abbassando la testa verso il pavimento, grattando la sua nuca con la mano.

"Channie-hyung." affermò Han sbattendo più volte le palpebre.

Il più piccolo annuí piano alzandosi il cappuccio della felpa, stringendo tra le mani il suo laptop con timidezza.

"Vuoi rimanere lì a fissarmi o presto arriverà il momento in cui affermerai che tu e Chan vi siete finalmente dati da fare a mettere in chiaro la vostra relazione?"

Jinyoung sgranó gli occhi "Come hai-"

"Dolcezza per l'amor del cielo sono un profiler! È il mio lavoro studiare il comportamento delle persone!"

Jinyoung lo superò, ancora rosso in viso e si affrettò ad uscire dall'ospedale alla ricerca del suo ragazzo, mentre Han, ormai dietro di lui, lo seguiva fin quando non arrivarono davanti la macchina di Jackson.

Chan era poggiata proprio allo sportello e rivolse un enorme sorriso al minore allacciando le braccia ai suoi fianchi.

Han sorrise maliziosamente e aprì lo spoetello di dietro "Non fate troppe effusioni o sarò costretto a chiamarvi piccioncini per il resto della vostra vita!"

I due ridacchiarono e Chan fece salire sia Jinyoung che Han nei sedili posteriori, poi insieme a Jackson raggiunsero la stazione di polizia.

Una volta arrivato, Han andò subito ad abbracciare Hyunjin e Seungmin, poi dopo aver salutato anche Youngjae, decise di prepararsi un tè per rilassarsi prima di mettersi a lavoro sul caso.

Entrò nella stanza dove la gente si prendeva il caffè solitamente, e afferrò dalla mensola la solita tazza rossa iniziando a prepararsi l'infuso caldo.

Dopo esserselo versato nella tazza ci soffiò sopra e iniziò a berlo appoggiandosi di schiena contro la cucina, infilandosi una mano in tasca per il troppo freddo.

"Speravo di trovarti qui."

Han alzò lo sguardo verso la persona che aveva appena parlato e sorrise leggermente notando Minho entrare anche lui in quella stanza, avvicinandosi a lui.

"Mi troverai sempre con la tua tazza in mano, Lee Minho." ridacchiò il minore facendogli un cenno con la testa, continuando a sorseggiare il suo tè.

Minho sorrise e si apooggiò allo stipite della porta per guardarlo meglio, doveva ammettere che vedere Han dopo una determinata sessione d'ore di lavoro lo aveva rilassato.

Rimasero entrambi in silenzio per un pò di tempo, poi però Minho avanzò verso di lui e Jisung poggiò la tazza ormai vuota nel lavandino.

"Come stai, Han?" chiese il maggiore lanciando subito uno sguardo al fianco del più piccolo, guardandolo poi negli occhi.

"Sto bene, ho solo ancora qualche dolore ma non è grave rispetto la prima volta che mi sono alzato."
Rispose Jisung ricambiando lo sguardo del più grande, notò quanto il maggiore lo stesse fissando intensamente e ciò lo portò a voltarsi, non riusciva a reggerlo quando era così serio.

Perché lo stava fissando in quel modo?
Voleva farlo morire una seconda volta forse?

Iniziò a lavare la tazza che aveva usato, non sapendo che altro fare e non appena finii ci passò un asciugamano sopra.
Provò a rimetterla a posto ma stranamente non riusciva ad arrivare alla fine della mensola, era troppo alto.

Si alzò addirittura in punta di piedi ma non ci arrivava lo stesso.

L'hanno spostata più in alto per farmi un dispetto o cosa?!

Jisung sbuffò e poggiò la tazza davanti a lui come segno di rinuncia, ma sobbalzò quando sentii una presenza dietro di lui e una mano sul suo fianco buono.

Si voltò rapidamente ma si pentii di quell'azione, dato che adesso il viso di Minho era a pochi centimetri dal suo.

Il suo cuore perse un battito mentre invece Minho prese la tazza e la posò al suo posto allungando il braccio al lato della testa del minore.

I suoi occhi d'ossidiana scrutarono ogni singolo centimetro del viso di Jisung incantandosi, fin quando non arrivò con lo sguardo alle sue labbra.
Come se fosse sotto incantesimo anche Han fece la stessa cosa e andò nel panico quando Minho si avvicinò piano al suo viso.

Jisung lo ammise in testa senza troppi giri di parole; la tentazione era talmente tanta che si, voleva baciarlo.

Eccome se voleva baciarlo.

Desiderava farlo da tanto tempo.

Ma gli aveva già inflitto troppo dolore, non poteva sopportare di passare una seconda volta quel che era successo a Quantico, così semplicemente, quando Minho provò a baciarlo mise una mano coperta dalla felpa sopra la sua bocca prima che potesse poggiarsi sulla sua.

"Mi dispiace Min, stavolta non vale." sussurrò Jisung riuscendo finalmente a guardarlo negli occhi.

"Perché no?" chiese Minho confuso, Jisung si staccò da lui di pochi passi.

"Perché-tu fai sempre così! Anche a Quantico! Ti vedevo limonare gente a caso nei corridoi come se nulla fosse e adesso solo perché ti ho salvato la vita hai il diritto di baciarmi? Non funziona così, non puoi continuare a giocare con i miei sentimenti, non di nuovo Minho."
disse serio Jisung con tono di rimprovero.

"Han-"

"Avevi detto che ti dispiaceva, sono uno stupido ad averci creduto." disse bloccandolo immediatamente.

Ad interrompere la conversazione dei due fu Hyunjin che spalancò la porta colmo di felicità per le buone notizie, ma quando vide le facce sconvolte dei due mise il broncio.

"Yah sono così bello da accecare? Non importa, venite con me ho una buona notizia!"
Esclamò contento.

"Quale?" chiese Minho con un pò d'aggressività per il semplice fatto che aveva interrotto i due.

"Seo Eunsang ha deciso di parlare!"

༄𝐏𝐫𝐨𝐟𝐢𝐥𝐞𝐫 ~𝐌𝐢𝐧𝐬𝐮𝐧𝐠Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora