❁𝟖

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➹Chapter 8: First name

Minho se ne stava seduto sulla sua scrivania quando improvvisamente davanti a lui volò un fascicolo.

"Park Songhae, Kim Taehyung e Seo Eunsang."

Jisung si sedette accanto a lui mentre vedeva il più grande prendere i fogli ed esaminarli uno per uno, con molta attenzione.

"Chi sono?" chiese poi Minho confuso.

Han prese il fascicolo del primo uomo e gli mostrò il suo viso, indicando anche quelli degli altri due "Sono tre possibili sospettati. Sul corpo di una delle vittime è stato trovato lo sperma di Songhae. 34 anni, vedovo e con una fedina penale più sporca di qualsiasi tipo di cesso. È stato arrestato per stupro, violenza su minore e spaccio ma si sa, con un buon avvocato si può scampare a tutto."

Minho annuí ascoltando ogni sua parola "E gli altri due?"

"Sono i migliori amici di questo bastardo, fanno tutto insieme. Si condividono perfino le condanne."
Spiegò Han "Abbiamo mandato la segnalazione ad ogni agente di polizia di Gimpo, ma sono riusciti a trovare solo Songhae e Taehyung, li stanno portando qui."

Minho alla notizia alzò lo sguardo verso Jisung che in quel momento, lo guardò in modo serio, lui ancora non sapeva che il minore aveva fatto delle ricerche su di lui e sua sorella, come non sapeva cosa sarebbe successo da lì a qualche momento.

Le porte si spalancarono, subito due poliziotti spinsero due uomini ammanettati dentro il dipartimento e vennero portati nella stanza degli interrogatori.

Jackson raggiunse immediatamente Minho non appena quest'ultimo provò a camminare verso la porta "Minho non credo sia il cas-"

Han per la prima volta si intromise nella discussione, guardando per primo il capo di Minho "Ho ricevuto l'ordine di interrogare i due sospettati insieme al vicedirettore Lee, quindi penso che sia proprio il caso."
Disse prima di prendere Minho per un braccio e trascinarlo con lui verso la stanza.

All'inizio Minho rimase sorpreso, ma si infastidí un pochino, Jisung non doveva immischiarsi in quella faccenda e di sicuro lui non glielo avrebbe mai permesso, però stette in silenzio.
Entrarono in stanza e subito l'attenzione dei due seduti si spostò su di loro.

"Lee, quale onore rivederti."
sbottò Taehyung ringhiando silenziosamente, le manette gli stavano stringendo troppo i polsi.

"Sai Kim, inizio a pensare che tu ti faccia arrestare solo per vedermi." rispose Minho con il suo solito sorrisetto strafottente.

Taehyung sogghignò e aprì la bocca per poter ribattere all'affermazione del maggiore ma venne bloccato da Jisung. "Avete intenzione di continuare a fare i bambini di due anni o possiamo iniziare con l'interrogatorio?!"

Come per magia Minho chiuse la bocca borbottando un semplice "Come ti pare." gesto che non sfuggí di certo ai due seduti di fronte a loro.
Han poggiò il fascicolo sul banco e lo aprì tirando fuori la foto tessera di Hui-jae mettendola davanti ai due.

"Sono Han Jisung, ditemi signori. Avete mai visto questa donna?" chiese Jisung mantenendo il contatto visivo con Taehyung.

"Devi essere un tipetto tosto per saper zittire questo idiota." esordí Songhae parlando per la prima volta con Jisung.
Il minore gli rivolse un occhi a taccia poggiando la foto proprio davanti a lui.

"Dato che sei in vena di parlare perché non rispondi tu alla mia domanda."
gli disse il biondo guardandolo con occhi colmi di fuoco.
Songhae sorrise e si avvicinò alla foto guardandola a stento, per poi sbattere la schiena contro il retro della sedia.
"Mai vista." affermò distogliendo gli occhi da quelli di Jisung.

Il minore sapeva benissimo che stava mentendo, infatti non si lasciò intimidire per niente, anzi, si innervosí ancora di più.
"Bene, non la conosci. Quindi vorresti farmi credere che il tuo sperma è apparso dal nulla dentro le sue mutande come se niente fosse, giusto Park?"

Songhae strinse i denti e gli si formò un groppo in gola, voltandosi poi verso il biondo "Che vuoi dire con questo?"

"Che ho le prove sufficienti per sbatterti in prigione per stupro di primo grado e che sconteresti il resto dei tuoi anni in una sporca e puzzolente cella, è questo quello che vuoi?!"
Jisung alzò leggermente il tono della voce mentre Minho ascoltava l'interrogatorio in silenzio, aveva l'impressione che se avesse aperto bocca il minore avrebbe subito la ramanzina anche lui.

Songhae si infastidí, avvicinò il busto al bordo del tavolo e guardò Han negli occhi con sguardo estremamente serio "Non ti conviene, metterti contro di me ragazzino."

Jisung fece la stessa cosa "Rispondi alla domanda." disse scandendo bene le parole.

Songhae si tirò indietro "L'ho scopata un paio di volte, non so altro." ammise.

"Ne parli come se fosse una puttana." disse Jisung rimettendo la foto nel fascicolo.

"Sono tutte puttane." sussurrò Taehyung guardando in basso, ricevendo una spallata dall'amico.

Fu lì che Han tirò fuori il suo asso nella manica. Nemmeno Chan, che stava ascoltando dalla parete di fronte alla loro, sapeva di quel che il minore aveva in mente.
Jisung prese il fascicolo e prese una foto della sorella di Minho mettendola davanti ai due.

"Anche lei?" chiese poi il biondo trasportando tutta l'attenzione di Minho su di lui.

Che cazzo sta facendo.. Pensò il moro stringendo i pugni da sotto la tavola.

"Ma questa è Sooyeon-"

"Zitto idiota!" lo ammutolí Songhae fulminandolo con lo sguardo.

Immediatamente a Minho, si illuminarono gli occhi.
Anche se con poco, quel criminale aveva appena affermato, che sua sorella era ancora viva, e si trattenne nel non scoppiare a piangere lì davanti a tutti loro, si limitò soltanto a fare delle domande.

"Che cazzo vuol dire!? La conosci? L'hai vista recentemente?! Non stare lì impalato a fissarmi e dì qualcosa!"

Han sapeva di aver acceso un piccolo fuoco, ma era l'unico modo per sapere se Sooyeon fosse viva.

"E che te ne importa? Sono tutte puttane dopo tutto-"

Minho a quell'affermazione non riuscì più a trattenersi, si fiondò sul corpo di Taehyung tirandogli un pugno in pieno viso, facendo così allarmare Jisung che corse verso i due per separarli.

"Brutto bastardo ripetilo se hai il coraggio!"

La porta si spalancò, mentre Songhae rideva divertito, Chan e Jackson andarono ad aiutare Jisung per poi portare Minho lontano da loro.
Han si sistemò la camicia e si voltò dalla parte di Songhae agitando davanti a lui un foglio.

"È inutile che ridi figlio di puttana, puoi dire addio per sempre alle tue adorabili fughe d'amore perché in carcere, potrai vivere solo di seghe."

Songhae smise immediatamente di ridere, e prima che Jisung potesse uscire definitivamente dalla stanza sentii un: "Te la farò pagare, Han Jisung."

Jisung non ci diede molto peso, si affrettò invece nel raggiungere Minho per vedere se si fosse calmato, non appena entrò nel raggio visivo di quest'ultimo il maggiore si alzò e venne verso di lui puntandogli un dito contro.

"Non parlare mai più di Sooyeon con quei bastardi, non so cosa tu stia cercando di fare ma stanne fuori, Han Jisung."

𝐍/𝐀

𝐬𝐢 𝐦𝐚 𝐬𝐭𝐚𝐢 𝐜𝐚𝐥𝐦𝐢𝐧𝐡𝐨

-𝐌𝐢𝐧𝐡𝐞𝐞

༄𝐏𝐫𝐨𝐟𝐢𝐥𝐞𝐫 ~𝐌𝐢𝐧𝐬𝐮𝐧𝐠Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora