➹Chapter 35: Meow
La mattina dopo Minho si svegliò e, ancora assonnato, allungò un braccio sull'altro lato del letto per cercare il suo bellissimo ragazzo, ma al posto del corpo di Han la sua mano toccò qualcosa di molto più peloso e morbido.
"Ji?" lo chiamò con voce profonda, ma non sentì risposta.
"Meow."
Doongie si alzò dal materasso e si strusciò sul braccio del suo padrone facendo subito le fusa.
Minho ridacchió e poggiò il micio sul suo petto, lasciandogli un sacco di baci sulle guance.
"È per caso un avvertimento per dirmi che hai rapito il mio ragazzo e nascosto da qualche parte?" chiese Minho sorridendo, rise ancora di più quando il suo gatto gli leccò il naso.
"Come pensavo." mormoró con voce roca poggiando Doongie accanto a lui.
Neanche due secondi e il micio era di nuovo barcollato sul letto e si iniziò a leccare la zampa passandola poi sulla fronte.
Minho si stiracchiò, si grattò il collo e non appena fu più sveglio si tolse le coperte dalle gambe e si alzò.
Scese velocemente le scale-inciampando quasi sui suoi stessi piedi-e cercò il suo ragazzo iniziando a chiamarlo.
"Jisung?"
"Sono in cucina Min!"
Minho emise un sospiro di sollievo e si affrettò a raggiungere la cucina a piedi scalzi. Subito sentii un irrefrenabile odore di dolci, capì che Han aveva sicuramente preparato qualcosa per colazione.
Jisung si trovava di spalle davanti ai fornelli, la maglietta lunga di Minho gli arrivava fino alle ginocchia nonostante indossasse già i boxer, gli faceva praticamente da vestito.
Minho gli si avvicinò mentre un sorriso si formava sul suo viso e lo abbracciò da dietro stringendo la vita piccola del suo ragazzo a sé.
"Non svegliarti più prima di me. È stato orribile non trovarti con me nel letto." mormorò il più grande affondando il viso sul collo di Jisung lasciandogli sopra dei caldi baci.
"Scusa.. Volevo prepararti la colazione, so che sei triste per tua sorella." disse Jisung afferrando le braccia di Minho per stringerle, alzò lo sguardo verso di lui e poggió la testa sul suo petto.
Minho gli accarezzò il collo con la mano notando come Jisung si stesse mordendo il labbro nel guardare attentamente le sue di labbra e si avvicinò ancora a lui per poi baciarlo con passione.
Jisung ridacchió nel bacio ricambiandolo accarezzando la mano di Minho che a sua volta gli stava accarezzando il collo.
"Non sono io la colazione." sussurró Han staccandosi con uno scocchio tornando a spalmare la nutella sulle crêpes.
Minho scoppiò a ridere e baciò più volte la guancia del minore facendolo ridere rumorosamente.
"Dai Min mi fai il solletico!"
Esclamò Jisung piegando lentamente il dolce per far sì che Minho potesse mangiarlo, sotto lo sguardo attento di quest'ultimo."Sei bravo a cucinare, dove hai imparato?"
gli chiese Minho iniziando a mangiare quel che il suo ragazzo aveva preparato per lui."Quando avevo diciassette anni cucinavo per mio fratello e per mia madre. Mio padre se n'è andato di casa quando ero piccolo per i problemi psicologici che aveva mia madre, poi quando mio fratello ha vinto una borsa di studio non ha perso tempo a lasciarmi lì da solo con lei."
Sospirò Jisung mangiando anche lui.Minho lo ascoltò in silenzio e quando fini di parlare gli fece una domanda.
"È per questo che piangevi l'altro giorno? Era tuo fratello al telefono?"
Han annuí lievemente, e si pulí le mani per poi poggiarsi all'isola della cucina.
Minho poggiò il piatto nel lavandino a si avvicinò al suo ragazzo allacciando le braccia ai suoi fianchi mentre Han prese ad accarezzargli il petto nudo guardandolo negli occhi.
"Han?" lo chiamò Minho passando poi la mano sulla sua guancia.
"Mh?"
"Mi dai un bacio?" chiese subito dopo mettendo il broncio.
Han ridacchiò alla richiesta del suo ragazzo e annuí velocemente prendendo il viso di Minho per poterlo abbassare alla sua altezza e allacciò le braccia al suo collo mentre il ragazzo dai capelli corvini sorrideva, subito dopo Han fece unire le loro labbra in un bel bacio dolce.
Jisung infilò le dita nei suoi capelli che strinse più forte quando Minho lo prese in braccio facendolo ridacchiare.
Il corvino lo portò in camera da letto dove Doongie dormiva ancora beatamente e venne appunto svegliato dall'impatto che Jisung ebbe sul materasso.
"Forse lo abbiamo disturbato." ridacchiò il minore notando Doongie alzarsi e stiracchiarsi.
"Non darci peso, tanto dorme sempre."
sussurró Minho facendo sedere il suo ragazzo sul suo bacino, cercò con gli occhi il suo sguardo mentre si lasciava sfuggire un sorriso e gli prese il mento con due dita baciandolo per l'ennesima volta.Jisung gli accarezzò delicatamente le guance con le mani beandosi di tutte le carezze che il più grande gli stava dando in quel momento, non voleva staccarsi mai.
Ormai Minho era diventato una parte fondamentale della sua vita.
Si staccarono dal bacio solo per riprendere fiato e Minho afferró il viso del suo ragazzo per guardarlo negli occhi.
"Ji, ora voglio che mi ascolti per bene mh?"
disse lentamente, Jisung annuí un pò preoccupato."So che è un periodo difficile, prima Sooyeon, poi l'esplosione alla centrale e adesso tuo fratello. Ma voglio che quando sei con me non pensi a nessuna di queste cose, io ti amo e vederti così triste mi si spezza il cuore."
Jisung annuí e abbassò lo sguardo mentre Minho afferrava una sua mano intrecciandola alla sua non smettendo di sorridere nemmeno un istante.
Han guardó le loro mani intrecciate e poggiò lentamente la testa sul petto del più grande sospirando mentre Minho gli baciava la fronte, stringendolo di più contro il suo petto.
"Ti amo anch'io." sussurrò Jisung accarezzandogli piano il dorso chiudendo gli occhi, rilassandosi sotto le dolci parole dell'altro.
𝐍/𝐀
𝐔𝐥𝐭𝐢𝐦𝐨 𝐜𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝟐𝟎𝟐𝟎
-𝟓
:)
-𝐌𝐢𝐧𝐡𝐞𝐞
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༄𝐏𝐫𝐨𝐟𝐢𝐥𝐞𝐫 ~𝐌𝐢𝐧𝐬𝐮𝐧𝐠
Fanfic⋇⋆✦⋆⋇ ⋇⋆✦⋆⋇ ⋇⋆✦⋆⋇ ⋇⋆✦⋆⋇ 『 Han Jisung, agente speciale dell'analisi comportamentale dell'FBI, inizia a lavorare con la sua squadra ad una serie di sparizioni e omicidi su delle donne in un quartiere di Gimpo. La cosa inizierà a non piacergli affatto...