❁𝟐𝟑

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➹Chapter 23: You're an asshole!

Tutta la squadra lavorò senza sosta per poter risolvere il prima possibile il caso della sparizione della sorella di Minho, e delle altre ragazze.

Hyunjin e Seungmin rimasero tutto il tempo in ospedale, il minore era stato ferito gravemente con un colpo di pistola e i dottori gli avevano severamente vietato di fare qualsiasi tipo di movimento dato il brutto colpo preso, mentre Youngjae, venne trasferito all'ospedale di Seoul per poter stare con la sua famiglia.

Era sera tardi, in ufficio erano rimasti solo Han e Minho.

Gli altri erano tornati a casa già da un bel pò, ma Han e Minho erano gli unici che non volevano assolutamente fermare le ricerche, neanche per riposarsi.

"Trovato niente?" gli chiese Minho con tono annoiato, buttando il fascicolo sulla scrivania.

"Ancora nulla." sospirò Han "Però rispetto a prima abbiamo molte più nformazioni!" esultò lui sorridendo per i risultati ottenuti.

Minho lo guardò storto non riuscendo a capire le 'molte più informazioni' che avevano, dato che sapevano solo che la sorella di Minho fosse in mano al padre di Taehyung e tutta l'allegra combriccola.

"Non abbiamo niente, Han. Sappiamo pochissimo rispetto a quello che dovremmo veramente sapere."

Jisung incrociò le braccia al petto e voltò la sedia girevole verso di lui fulminandolo con lo sguardo.

"Non è vero che non abbiamo nulla, sono moltissime informazioni!"
Ribattè invece il minore fiero di sé.

E Jisung avrebbe anche continuato a lavorare tranquillamente si... se Minho non avesse pronunciato la frase seguente, infatti il minore si incupí e lo guardò con sguardo atroce e offeso, non avrebbe mai dovuto dirlo.

"Se avessimo avuto più informazioni a quest'ora mia sorella sarebbe a casa sana e salva." sbottò Minho sospirando.

"Aspetta aspetta aspetta, come?! Che hai detto?" disse Han alzandosi verso di lui.

"Ho detto quel che hai sentito, se avessimo avuto qualcosa, anche il minimo indizio, a quest'ora Sooyeon sarebbe a casa con m-!"

Non poté finire la frase che Han si era già gettato su di lui per dargli uno schiaffo in pieno volto mentre sentiva lo sguardo appannarsi per le troppe lacrime.

Minho si toccó la guancia rossa, appena colpita, e guardò il minore sentendo un piccolo peso poggiarsi sul suo petto.

"Ho lasciato la mia città, la mia casa, i miei amici e la mia famiglia per venire qui a risolvere questo stupidissimo caso e rimanere ore e ore sui fascicoli per poi sentirmi dire che non abbiamo nulla? Ma sei scemo?!"

"Non capisco perché te la stai prendendo tanto.." disse Minho dispiaciuto.

"Minho? Sei serio?! Aish ma c'è l'hai un pò di buon senso in testa? No, certo, non c'è l'hai e non l'hai mai avuto, proprio come a quantico eh? ti divertiva tantissimo mettermi in imbarazzo davanti ai nostri compagni proprio come stai facendo adesso, bravo, complimenti, come sempre hai dimostrato di essere un grandissimo stronzo."

Jisung si asciugó le lacrime dalle guance e raccolse tutte le sue cose ma prima di lasciare definitivamente l'ufficio e tornarsene a casa sua a Seoul, si avvicinò a Minho spintonandolo.

"E io di questo stronzo mi sono pure innamorato." sussurrò col cuore spezzato per poi andarsene via da lì, lasciando Minho in piedi a fissare il vuoto, consapevole del fatto, di aver detto una grandissima cazzata.

༄𝐏𝐫𝐨𝐟𝐢𝐥𝐞𝐫 ~𝐌𝐢𝐧𝐬𝐮𝐧𝐠Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora