❁𝟗

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➹Chapter 9: Are you smiling?

Quella mattina Han arrivò in ritardo per la prima volta in vita sua.
La sera prima a causa del suo continuo pensare dimenticò di mettere la sveglia per il giorno dopo infatti, si ritrovò a correre come un matto per le strade di Gimpo e una volta nel dipartimento, sperò che Chan non si accorgesse di nulla.

Entrò nella sala riunioni e si sedette accanto Jinyoung che in quel momento stava smanettando come un matto al computer, come era il suo solito fare.

"Sei in ritardo zuccherino." esordí il minore senza staccare gli occhi dallo schermo.

"Lo so." rispose Han col fiatone sbottonando i primi bottoni della sua camicia nera per il troppo affanno.

"E Chan è furioso."

Jisung gemette buttando la testa all'indietro "Purtroppo so anche questo."
Disse sbuffando.

Jinyoung ridacchiò segnando degli appunti su un foglio accanto a lui. "Stai esagerando, non sarà così arrabbiato quando ti vedrà."

"Lo spero, è stata una mattinata orribile." disse Jisung.

"Ti ho preso un frullato al cioccolato."
Jinyoung prese il bicchiere poggiandolo accanto a Jisung che sorrise nell'afferrarlo.

"Grazie sei il mio eroe ragazzino."

Nell'esatto momento in cui Jisung bació la guancia di Jinyoung per ringraziarlo del gesto gentile nei suoi confronti, la chioma bionda di Chan spuntò fuori dalla porta della sala.
Il maggiore dunque, nel vedere quella scena si irrigidí.

"Jisung, sei in ritardo."

Han lo guardó in faccia mentre si scolava il suo amatissimo dolce "Si lo so, scusa Chan. Non accadrà più." si scusò poi.

Minho entrò in stanza seguito da Hyunjin, Seungmin e Youngjae. Han lo guardò di sfuggita.
Erano due giorni che Minho non gli rivolgeva la parola, di solito non si sarebbe stupito, dato che comunque i due non erano in bei rapporti, ma sapeva che se Minho avesse scoperto che Jisung sapeva praticamente ogni singola cosa riguardante la sparizione della sorella, la sua reazione sarebbe stata anche peggio di quella di adesso.
Fatto sta che iniziarono la riunione facendo parlare solo ed esclusivamente Chan e Hyunjin, lanciandosi qualche occhiata alcune volte.

Jinyoung continuò a stare al computer anche dopo la fine della riunione, ormai tutti erano tornati nelle proprie postazioni per fare delle ricerche, il minore sentii qualcosa poggiarsi sulla sua spalla e non appena voltò il viso di lato si ritrovò il volto di Chan a pochi centimetri dal suo.

"Che scrivi ancora?" gli chiese Chan sedendosi accanto a lui.

"I-io ecco faccio delle ricerche su quel che mi hai chiesto."

Jisung ridacchiò e si alzò dalla sua postazione per lasciare un pò d'intimità ai due.

Jinyoung dopo essere arrivato a Gimpo, aveva raccontato a Jisung del bacio che Chan gli aveva dato prima di partire.
Aveva ammesso poi, che avrebbe tenuto gli occhi aperti, perché fino a prova contraria, Chan non aveva ancora detto o dimostrato di provare qualcosa per lui quindi non poteva sapere se stava solo giocando con i suoi sentimenti o altro.

Jisung tenne il fascicolo in mano mentre si avvicinava alla scrivania di Minho il quale era girato di spalle con gli occhi puntati sul computer.

Han si sedette accanto a lui e prima che il maggiore potesse mandarlo via lo bloccò: "Ascolta, so che sei arrabbiato con me, cosa che non mi interessa minimamente, ma dammi loppo di spiegarti del perché io abbia tirato fuori Sooyeon nel discorso."

Minho si morse l'interno guancia e gli fece un cenno per farlo continuare.
"Ho chiesto a Jinyoung una lista di amici e parenti stretti che aveva tua sorella, e li ho interrogati uno ad uno personalmente. Sono certo al 99% che Songhae e Taehyung siano coinvolti nella sua sparizione, ma, ho anche trovato qualcosa in più."

Jisung poggiò i fogli proprio davanti Minho per farglieli vedere.
"La carta di credito di tua sorella non viene utilizzata dal giorno della sua scomparsa, ma si dia il caso che una delle donne rapite abbia fatto un bonifico proprio indirizzato a lei prima degli ultimi omicidi. La carta è stata riutilizzata circa tre settimane fa in un cantiere per compare dei materiali, pare lo stiano ristrutturando."

"Sono salito al nome del proprietario e indovina un pò di chi si tratta." aggiunse poi.

"Park Songhae." rispose Minho.

"Esattamente." sorrise Jisung.

Han chiuse il fascicolo e guardò un ultima volta Minho prima di alzarsi definitivamente dalla sedia.

"So che non ti ho mai fatto promesse del genere, ma puoi fidarti di me quando ti dico che ritroverò tua sorella a tutti i costi. Lee Minho. E solo allora sarai felice di avermi rivisto dopo quasi cinque anni."

Non appena Han se ne andò da lì, Minho non riuscì a trattenere un piccolo sorriso, ma poi scosse la testa e riprese a lavorare.

༄𝐏𝐫𝐨𝐟𝐢𝐥𝐞𝐫 ~𝐌𝐢𝐧𝐬𝐮𝐧𝐠Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora