Cap. 35 ~Apprezzato o sfortunato?~

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Quando riaprii gli occhi ero in ospedale e vidi un infermiera con una siringa in mano accanto al mio letto. Dentro c'era un liquido verde trasparente, notai mentre cercavo di guardami intorno. Erano le 14:30.
- Cosa è success... - cercai di dire ma mi girò la testa.
- Oh, presto te lo spiegherà il medico. Devo farle un iniezione, posso? - disse indicandomi il braccio sinistro.
- Prego, faccia pure... - riuscii a dire ancora frastornato.
- Non ti mentiró, farà male. - disse tranquilla facendo uscire una gocciolina dall'ago. Aveva un sorriso che sembrava alquanto sadico.
"Rassicuranti queste infermier-" non riuscii a finire di pensarlo che provai un lancinante dolore al braccio. Sentii il liquido scorrermi e bruciare nelle vene. La testa tornò a girare e persi di nuovo i sensi. Mi risvegliai alle 18 circa. Sentivo ancora un forte dolore ma cercai di ignorarlo. Avevo la gola tremendamente secca, mi sentivo pesante e stanco. Vidi il medico entrare in stanza e gli chiesi dell'acqua.
- Finalmente si è svegliato! Si è fatto colpire perché le ero mancato?- disse mentre me la versava.
- Ma... Mi ero già svegliato... - sussurrai. Nonostante mi fossi praticamente scolato l'intera bottiglia ancora quella sensazione di gola asciutta mi perseguitava.
- È anche venuta un infermiera... - ricordai.
- Probabilmente sognava, quando si perde i sensi capita! È stato aggredito alle spalle. La botta non era forte, ha solo preso precisamente il nervo. Se se la sente se ne può anche già andare. Non ho avvertito i suoi familiari, vuole che lo faccia per farla venire a prendere? - mi chiese.
- Faccio da solo. - risposi facendo cenno al dottore di uscire.
- A mai più rivederci, spero! - esclamò facendomi l'occhiolino. Risi mentalmente alla battuta e mi vestii. Mentre tornavo a casa sentii di nuovo quell'improvvisa sete attanagliarmi così comprai due bottiglie di acqua e le finii ancora prima di arrivare a casa. Il braccio anche non doleva più. "Probabilmente il medico aveva ragione davvero, del resto un'infermiera che per fare la puntura prende la vena al primo colpo è davvero un sogno!" pensai mentre bussavo. Ad aprirmi venne Izuku, che aveva i giorni di ferie. Mi saltò letteralmente al collo, poi si staccò e mi fece entrare.
- Ma si può sapere che fine hai fatto?! Mi sono preoccupato! È tardi, dovevi tornare alle 11 di mattina!- esclamò mentre andavo i cucina. Avevo una stranissima sensazione allo stomaco. Mi sentivo voglioso. Prima lo guardai di sottecchi, poi mi girai ed iniziai a seguire le sue curve del corpo con gli occhi. Era perfetto. Iniziai ad immaginare le miei mani che gli scorrevano addosso. Lo stavo bramando come poche altre cose in vita mia. Mi leccai il labbro.
- We, ci sei? - mi chiese avvicinandosi.
- MH mh... - risposi perso, poi mi ripresi. - Si certo! Cioè in realtà no... - non feci in tempo a finire la frase che quella sensazione tornò. Cercai comunque di concludere il discorso.
- Mi hanno dato una botta in testa, ero in ospedale, niente di che, ora sono sano come un pesce.-
- A me sembri strano... - sussurrò facendo uno strano broncio, sospettoso e preoccupato, toccandosi il mento. Sembrava un cucciolo. Ebbi l'impulso di mangiarlo di baci. Sentii il mio amico svegliarsi e mandai giù la saliva cercando di contenermi.
- I-I ragazzi sono in casa? - domandai sentendo il labbro inferiore tremare leggermente.
- Si?- disse notando la mia erezione.
"Bhe, sono in punizione del resto, deficente."
Alzò lo sguardo con occhi sgranati, per poi sorridermi malizioso.
- Dovrebbero star facendo i compiti in camera loro...- sussurrò in modo sexy con voce roca al mio orecchio dopo essersi avvicinato ancheggiando come tanto mi piace, per poi riallontanarsi. Non ci vidi più. Feci due passi sicuri e lo presi per il bacino facendo scontrare le nostre intimità. Lo sentii gemere. Iniziai a baciarlo con foga innata e lo trascinai in camera da letto, poi chiusi la porta a chiave. Gli tolsi la maglia e lui mi interruppe per scrivere un messaggio ai ragazzi in cui li avvertiva che avremmo cenato più tardi. Mentre lo faceva mi tolsi la maglietta e continuai a stuzzicarlo.
- FAHH il bravo... - gemette mentre gli strizzavo un capezzolo. Era turgido. Sentii il bisogno primitivo di saperlo muoversi dentro di me. Più immaginavo il suo sperma nella mia cavità più sentivo di non poter resistere. Avevo la vista annebbiata ed iniziai a produrre molta più saliva del solito. Quando vidi che stava poggiando il telefono mi ci fiondai di nuovo sopra. Inizia a dargli tanti baci umidi sul corpo. Non lasciai un punto scoperto fino al l'elastico dei pantaloni che intanto gli avevo già tolto. Gli sfilai le mutande senza fare troppi ringraziamenti ed andai dritto al punto del suo piacere. Lasciai la mia lingua vagare sul suo membro, che conoscevo a memoria. Lo leccavo con prepotenza.
- KAHcchAAAAHn... Lo faccio io il pAAAAH-AHssivo per primo, quindi? - disse con voce roca. Con la punta della lingua premetti ogni singola vena presente sulla sua erezione, poi giocai leggermente con i suoi testicoli. Sentii quello che aveva detto e rimasi in silenzio. Mi andava bene, improvvisamente però quella sensazione allo stomaco tornò.
Non dissi nulla. Ripresi a baciarlo. Io gli stavo sopra, ma decisi di invertire le posizioni. Prese a farmi succhiotti su tutto il petto. Con una mano mi stimolava i capezzoli come solo lui sapeva fare, l'altra me la lasciava scorrere sulla schiena. Intanto continuava a pigiare con il suo corpo, per non dire bacino, sul mio. Sentii l'erezione cercare di farsi spazio nei miei boxer più del solito. Gemevamo entrambi con voce mascolina e roca fino a che non riposizionai di nuovo una mano sul suo membro. Iniziai a fargli una s*ga e riprese a gemere con un tono di voce più acuto, che però non ricordava più quello di una donna come quando eravamo ancora giovani. Ormai conoscevamo il corpo dell'altro alla perfezione, non c'era una piega della sua pelle che non avessi sfiorato e che non riuscissi a riconoscere, e lo stesso vale per lui.
- BimbOHH... Ti prego...- ansimai.
Con la mano con cui mi stava massaggiando la schiena cercò di slacciarmi la cintura, poi alzò il viso dal mio petto già pieno di segni rossi e mi chiese di aiutarlo con lo sguardo. Lo feci e finì di spogliarmi. Lo posizionai meglio tra le mie gambe e iniziai a mordergli le labbra fino a farle sanguinare. Lo sentii staccarsi leggermente, fece per scendere ma lo bloccai.
- Cos...? - sussurrò guardandomi confuso mentre lo zittivo rimettendo le mie labbra sulle sue.
- Non lo voglio un p*mpino. - risposi secco mentre gli prendevo il bacino. Posizionai la mia entrata direttamente sulla sua cappella. Tornò su di me e mi infilò due dita in bocca. Le ciucciai e mordicchiai per bene.
- Direi che vanno bene... - sbiascicai poco prima che portasse la mano tra le mie gambe.
- Ne hai proprio bisogno eh? - sussurrò prima di pemetrarmi con il medio. Si mosse un po' e poi aggiunse anche l'indice. Tra un gemito e l'altro lo pregai di entrare e così fece. Sostituì le dita con il suo membro e iniziò a dare decise e precise botte. Puntava dritto al punto del mio piacere maggiore e lo raggiunse subito. Avevo ragione quando dicevo che mi conosce a memoria.
Iniziai ad orgasmare e dopo qualche minuto venne. Io ormai avevo imparato a trattenermi finché non era il turno di Izuku, ma lui spesso non ci riusciva, per questo faccio sempre io per primo. Il fatto che oggi si fosse proposto voleva dire che se la sentiva, ma io lo avevo bellamente ignorato. Mentre continuavamo mi sentii improvvisamente in colpa. Mi accorsi di essere tornato in me ma non interruppi quello che stava succedendo. Era il mio turno di farlo godere, non potevo certo rifiutarmi. Mentre ciò accadeva però io avevo la testa da un'altra parte.
"Cosa mi è preso? Cos'era quella sensazione di bisogno improvviso..."
-Com-AH Aaaah ah... Come ce lo hai duro oggi... - gemette prima di orgasmare.
Decisi di non dare peso a cosa mi fosse preso e tornai a concentrarmi a pieno su uno dei motivi della mia intera esistenza.
Quando finimmo lui si lasciò andare distrutto sul letto con il fiatone, mentre io semplicemente mi rivestiti e mi diressi verso la cucina, dove iniziai a scaldare qualcosa di pronto. Dopo cena mi assicurai che i mocciosi filassero a letto prima di tornare dal mio partner. Lavava i piatti e sembrava molto contento, anche se un po' deluso.
- Oggi eri... Distante... All'inizio sembravi dolce e scherzoso come al solito, poi appena abbiamo iniziato eri strano, apparivi come un lupo che ha appena sgozzato l'agnello, davvero, mettevi paura... Quegli occhi... Sembrava mi volessi mangiare vivo... Ma non come fai sempre, sul serio! Sembrava non ti bastasse mai... - lo vidi riacuotersi da un brivido.
- Appena sono venuto improvvisamente sei rimasto qualche minuto con la testa tra le nuvole. Poi sei tornato in te. - concluse la riflessione ad alta voce. Nemmeno io sapevo cosa mi fosse preso, ma sentivo di dovermi far perdonare.
- Scusa, non era mia intenzione. Non sono stato di tuo gradimento? - dissi con voce seria ma preoccupata, dolce.
Si girò e mi guardò con degli occhi tristi, poi sorrise.
- Cosa sei diventato, una prostituta, che chiedi come è andata la prestazione?- scherzò con ancora un po' di confusione mentale negli occhi.
- Veramente sei stato tu a parlare, ma fa niente. Dai vieni qui che a te ci penso io. - dissi sorridendogli dolce e facendo cenno di sedersi accanto a me sul divano. Non se lo fece ripetere e mi si accoccoló al petto. Ci coprii con una coperta e gli diedi il telecomando per scegliere un film.
- Wall-E... Quanto tempo...- sussurrai. Mentre premeva play parlai ancora.
- Che ne dici se per farmi perdonare dopo ti faccio da Camgirl?-
Sentii un leggero pugno colpirmi seguito da una risatina. Per tutto il film gli feci solo coccole, trattandolo con ogni premura. Prima di andare a dormire a letto continuai e lo sentii dire:
- Mi sento perfino troppo apprezzato e fortunato ora... -

MY SPACE
Raga, ma solo io quando ho scritto che Deku gli dava un leggero pugno mi sono immaginata un Kacchan spiaccicato alla parete da uno SMASHONE? Okay scusate, spero che questo nuovo capitolo vi sia piaciuto, visto che me lo chiedevate da tempo, commentate e seguitemi! A proposito, il titolo non è scritto male, sfortunato è proprio la parola che volevo usare. PICCOLO SPOILER. Noi ci risentiamo, vi lascio con ben 1738 parole per voi!

~Ci sarò...~ ¦Bakudeku¦Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora