Cap. 38 ~Insicurezze e diversivi~

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Sbiancai ancora di più di prima e mi girai verso i miei amici che mi fissavano confusi.
- Sapete che palazzo era il palazzo in cui è stata avvistata Satou? - chiesi con voce roca. Mi mancava improvvisamente l'aria.
- No? - disse Kirishima.
- Te lo dico io, era il mio! E vuoi sapere di più? Mi ha lasciato questo.- dissi prendendo il foglio di quella mattina per darglielo. Lo guardarono confusi.
-Mi sono anche appena accorto che io l'ho già vista quella ragazza. - conclusi. Li vidi sgranare gli occhi sbigottiti.
- DOVE?!- urlarono. Avevano iniziato a capire. Guardai a terra.
- Era una delle infermiere dell'ospedale dove sono stato ricoverato dopo un aggressione tre settimane fa circa... E mi ha fatto un iniezione... Un liquido verde... Come se non bastasse è da due settimane che sono un straccio. - conclusi alzando lo sguardo per vedere le loro reazioni. Mi guardavano palesemente turbati.
- Non è possibile... - sussurrò il biondo.
- E USCITO DA LÌ AVEVI SETE? HAI AVUTO UNA VOGLIA IRREFRENABILE DI ANDARE A LETTO CON QUALCUNO?! HAI FATTO IL PASSIVO?! NON TI È VENUTO DENTRO IL CUL- iniziò ad urlare, ma lo interruppi tappandogli la bocca.
- SI... Si... MA NON LO URLARE CAVOLO! - mi lamentai.
Vidi Denki farsi improvvisamente cupo.
- Il quirk si attiva soltanto davanti alla persona che ami di più al mondo eh... TI prego Bakubro... Dimmi che era Midoriya... Se non fosse così sarebbe davvero la fine... - sussurrò.
- Certo che era lui. - risposi serio comprendendo la sua preoccupazione.
- Meno male... Cioè! Tutto combacia... Ed ora?!- continuò allarmato il rosso.
- Andiamo a prendere due test di gravidanza, veloce! - rispose Kami.
"La prima volta che ha un idea decente..." pensai, ma non mi venne per niente da ridere.
- Perché due?- chiese confuso Kiri.
- Prontooo! Ce li hai avuti davvero tre figli con Mina? Si fa sempre due volte per essere sicuri!- rispose lui.
- Fai tre... Del resto siamo del tutto incapaci ad usarli...- riuscii a dire mentre mi lasciavo scivolare lentamente al muro.
- Hai ragione... Ti dispiace se faccio tornare mia moglie? Potrebbe aiutarci!- mi chiese sempre il biondo. Annuii arrossendo un po'. Tornarono 20 minuti dopo con tutto il necessario e me lo diedero. Avevano già detto tutto a Jiro e stava per tornare anche Mina, a cui avevano spiegato la situazione per telefono. Mi disse come funzionava e mi lasciarono da solo in bagno.
Presi un gran respiro e a distanza di mezz'ora li feci entrambi senza guardare i risultati. Rimasi dentro per 45 minuti abbondanti senza che nessuno mi disturbasse, anche se ogni tanto mi chiamavano per assicurarsi stessi bene. Aprii la porta lentamente e li guardai. Erano tutti seduti lungo il corridoio e quando uscii si alzarono. Mi vennero subito incontro i ragazzi. Sbuffai lentamente e poi li guardai negli occhi. Avevano delle facce ansiose e preoccupate. Infine annuii. Alzai entrambi i test e glieli passai a sguardo basso. Entrambi positivi. Li passarono anche alle ragazze che li scrutarono a lungo in silenzio. Mi appoggiai allo stipite della porta respirando lento con gli occhi puntati a terra. Dovevo metabolizzare quanto appena appreso.
- Questa cosa è surreale... - sussurrò Jiro.
Pensai al fatto che sia Kaminari che Kirishima avessero già dei figli sangue del loro sangue, rispettivamente uno e tre, e al fatto che non sapessero che anche io avessi due gemelli adottati.
- Un test di gravidanza non basta. Ti prendo immediatamente un appuntamento dalla mia ginecologa di fiducia. Le spiegherò la situazione facendole promettere la massima discrezione e ti farò visitare entro oggi. - concluse Mina andando a telefonare. Aspettammo che tornasse in silenzio. Si erano fatte le 18.
Quando tornò ci disse che me lo aveva dato dopo la chiusura della clinica privata per evitare occhi indiscreti. Dovevo essere lì alle 19:30. Inizia a ragionare.
"Bene... STASERA TORNA IZUKU... CAVOLO! SE NON MI TROVA A CASA ALLE 20 SI ALLARMERÀ. Ora lo chiam..." mi dissi per poi bloccarmi.
"E se non volesse altri figli? E se non se la sentisse di occuparsi anche di me in gravidanza? È sempre impegnato del resto... Il numero uno... Già era indeciso se adottare i ragazzi... No, non posso ancora dirglielo senza averne la certezza. Allora che faccio..." pensai.
Presi il telefono e chiamai mio figlio davanti agli occhi interrogativi di tutti. Feci cenno di tacere e misi il vivavoce.
- Katsuki, pronto...?- rispose dopo 4 squilli interrogativo.
- Ciao amore, ci sono solo io, dimmi siete impegnati?- dissi.
-Di solito non ci chiamate insieme alle 21? Comunque no. È successo qualcosa? - rispose lui.
- Ho bisogno di voi due stasera. Fatti dare un permesso dalla scuola per uscire e rientrare ai dormitori verso le 2 del mattino e cerca un posto appartato dove possiamo parlare tranquilli. Digli che è una grave questione familiare. Chiama anche tua sorella ma non farle sentire cosa ci diremo. Non so come potrebbe reagire, quindi glielo spiegherai tu con calma dopo, okay? Richiamami appena hai fatto. - risposi semplicemente riattaccando. Non volevo preoccuparlo ma se avessi chiesto alla sorella non ce l'avrebbe fatta a mantenere i nervi saldi abbastanza a lungo.
Mi richiamò una quarantina di minuti dopo, mentre ero in macchina per andare dalla ginecologa, visto che si trovava all'entrata della mia città. Lo collegai alle casse della macchina di Kaminari e misi vivavoce.
- Papà? Allora?! Si può sapere che cavolo succede?!-
Vidi tutti i miei amici restare a fissarmi sbigottiti. Sorrisi.
- Ci sei? - ripeté preoccupato.
- Si scusa... È che era da tanto che non mi chiamavi papà... Mi ha fatto piacere... Comunque... - iniziai e gli spiegai velocemente la situazione. Gli diedi anche il tempo di dirlo a Kendra sottolineando il fatto che non fosse certo e poi iniziai a pensare, la voce di Mits mi rimbomba a in testa.
"Papà... Papà... Ma ti immagini un baby Izuku che mi corre incontro chiamandomi così..." sentii il cuore scaldarsi e mi venne d'istinto da sfiorarmi il ventre.
- Ha compreso la situazione... Certo che è davvero una cosa irrazzionale... Cosa dobbiamo fare? - cambiò argomento mentre parcheggiavamo.
- Ho bisogno che teniate vostro padre, che torna alle 20, fuori casa finché non sarò rientrato io, così non saprà che non sono tornato alle 19 come al solito e di conseguenza non scoprirà di tutto ciò.- conclusi.
- Ma dirglielo? - si intromise Kendra.
- Ken, io vi amo, ma non vi coinvolgerò di più di così in questa storia. C'è di mezzo comunque un criminale. Non vi preoccupate, è solo per assicurarmi sia vero prima di fargli prendere dei provvedimenti inutilmente. - mentii.
- Se uscito dall'ufficio gli portiamo dei vestiti di ricambio, ceniamo e poi andiamo al luna park con la scusa di voler star con lui va bene?- disse lei.
- Va bene tutto per stasera, basta che non vi facciate beccare, se no passerete i guai per avermi assecondato e per aver anche fallito. Ora devo fare la visita. Grazie mille! Ciao! - conclusi. Mi salutarono e riattaccarono. Erano le 19:20 ed entrai nella sala d'attesa. Cinque minuti dopo una ragazza mi accolse e mi fece entrare in sala visita. Mi seguirono solo gli uomini naturalmente, mentre Mina e Jiro sistemavano i vari documenti per la visita. Sinceramente imbarazzato mi spogliai la parte inferiore del corpo e mi misi sul tavolo a gambe aperte. Iniziò ad applicarmi delle clip addosso e poi, notando il mio disagio, mi coprì con una coperta. Nessuno mi aveva mai toccato nudo con il mio consenso se non Izuku da quando avevo più di 5 anni, non contando il mio dottore naturalmente. Pensai al suo corpo perfetto e alla nostra prima volta...

<Izuku... Posso guardarti un attimo?> chiesi vedendolo arrossire dopo aver terminato e ripreso fiato.
<Si... Ma anche a me piacerebbe...> rispose. Non fece in tempo a dirlo che ci tolsi le coperte di dosso e mi sedetti.

- Deve rilassarsi signore, è tutto okay!- mi disse lei mentre accendeva il macchinario. Decisi di mettere da parte quei pensieri e cercai di calmarmi. Respiravo lento mentre sentivo la donna spostare uno scanner sul mio basso ventre. Erano due giorni che non vedevo Izuku, ma sentii la sua mancanza, insieme all'impellente bisogno di lui. Di lì a qualche secondo apparvero delle immagini sul monitor che iniziò a spiegarmi. Era tutto vero. Ero ufficialmente incinto di 5 gemelli. Mi stavano anche crescendo pettorali e testicoli. Presi un altro appuntamento ad un mese di distanza, sempre lì, per evitare che altri lo sapessero. Quando uscimmo di lì spiegai chiaro e tondo anche agli altri che dovevano tenere la bocca chiusa e per le 23 fui di nuovo a casa. Avvisai Mits per messaggio che quando volevano potevano tornare.

*MIDORIYA P.O.V.*

Quando uscii dalla stazione dei treni vidi due facce fin troppo familiari sorridermi.
- Che ci fate voi due qui?- chiesi ai miei figli.
- Ci hanno dato una sera libera  e volevamo passarla con te!- mi disse Ken.
- E Kacchan? - chiesi confuso.
- Ehm... Ha detto che ci lasciava fare qualcosa da soli finalmente perché era stanco. Sembrerebbe che la riunione sia stata molto impegnativa, ma sta benone! - disse.
- Okay? Allora andiamo, prima però fatemi fare un salto a casa per cambiarmi! Magari convinco anche papà... ! - cercai di dire.
- Ma no! È andato a dormire presto! Ti abbiamo preso i vestiti apposta per non disturbarlo. Vatti a cambiare nei bagni! - mi interruppe dandomi una busta e spingendomi lentamente. Con la coda dell'occhio ebbi l'impressione che Mits le avesse tirato una gomitata ma quando mi girai sorridevano tranquilli. Seguito da loro rientrai in stazione.
- Voi non me la raccontate giusta! - scherzai mentre mi cambiavo.

MY SPACE
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e pronti con il prossimo aggiornamento della mia seconda FF sulla Bakudeku, che farò uscire oggi! Vi lascio con 1605 parole per voi!

~Ci sarò...~ ¦Bakudeku¦Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora