La mattina dopo sentii la sveglia delle 5 squillare e mi misi seduto ancora un po' intorpidito. Nella stanza entravano le prime luci della mattina e alla mia destra vidi sdraiato nel letto Izuku spegnere l'aggeggio infernale. Lui iniziava a lavorare mezz'ora prima. Mi alzai anche io e mi misi a prepararci la colazione, poi mentre era in doccia mi vestii. Quando mi vide pronto per andare a lavoro sgranò gli occhi.
- Tu oggi a fare l'Hero non ci vai. - disse pronto ad impuntarsi.
- Nemmeno io ci vorrei andare però...-
- Niente però! - disse iniziando a mangiare.
- Fammi parlare. Mi sento molto meglio, questo sonno mi ha fatto bene, era solo un po' di stress, e comunque oggi abbiamo una riunione con altre due agenzie per valutare se creare un team up, non solo tra noi, ma tra molti altri eroi. Sembrerebbe una cosa grossa, non posso mancare. Poi torno a casa. Lo giuro. - spiegai.
- Mh, va bene... Anche io ero stato avvertito, ma mi hanno detto che sarò invitato a partecipare solo se verrà ritenuto necessario. Tu invece sei tra quelli che decide, come mai?- cercò di cambiare discorso.
- Credo che gli ultimi avvenimenti della faccenda siano accaduti nel nostro quartiere, quindi hanno convocato qualcuno del posto, anche se non so ancora di cosa si tratta. - spiegai.
- E perché tu e non io? Operiamo ad un quartiere di distanza! -
- Suppongo ritengano che un eroe per ora basti e hanno preferito non disturbare o turbare con probabili problemi inesistenti il pilastro della pace. Essere un pezzo grosso ha i suoi svantaggi!- scherzai.
- Va bene, io devo andare, riguardati!- disse dandomi un bacio a stampo prima di uscire. Di lì a poco mi diressi verso la stazione dei treni ed arrivai finalmente all'agenzia prescelta dall'altra parte della città vicina, quella di Red Riot. Non avevo idea di chi fosse il terzo a fare team up, ma ero già sufficientemente contento di ristringere i rapporti con uno dei pochi miei vecchi amici. Entrato nella hall lo vidi. Mi corse incontro e mi abbracció. Ricambiai scocciato e poi gli sorrisi.
- Dai andiamo, Denki è già in sala! - disse.
- Kaminari? È lui la terza agenzia?- chiesi incuriosito. Non lo avevo mai visto davvero in azione.
- Eh già... Destino eh?- rise.
Scherzarono qualche minuto e gli diedi anche corda.
- Credo che dovremmo iniziare. - conclusero le loro battute.
- Ti ascolto. - risposi lasciando andare lo schienale della sedia indietro e poggiando i piedi sul tavolo guardandolo.
- In realtà è una situazione parecchio seria e, anche se non sembrerebbe, molto pericolosa, per questo non sapevo se chiedere un team up, così ho chiamato voi. - iniziò.
- Per farla breve una psicopatica è a piede libero, solo che ha un potere davvero impressionante, e temiamo che possa usarlo nel modo sbagliato, ecco... - disse guardando verso la sua assistente, nonché moglie, Pinky. Gli avevo anche fatto da testimone. Io non avevo portato Kendou perché pensavo sarebbe stata più utile in città, mentre Kaminari aveva portato con sé Jiro, anche perché loro facevano ufficialmente team, avevano anche le carte dell'agenzia divise perfettamente a metà.
- E se volessimo farla lunga? - domandai improvvisamente incuriosito.
- Ora vi spiego i particolari. La ragazza in questione si chiama Satou Kirigaya, ed è una nota dottoressa e ginecologa di 25 anni. La sua unicità si chiama Fertility. Consiste letteralmente in un liquido che rende una persona fertile, che sia sterile, troppo giovane o troppo vecchia per avere figli, come dice il nome, ma non in modo normale. Non sappiamo come o cosa faccia di preciso, visto che tutte le sue pazienti hanno firmato un patto di segretezza, che non potremo contrastare finché non arriveranno i documenti giusti dalla stazione di polizia, fatto sta che tutte loro sono rimaste incinte al primo colpo dopo aver fatto una visita da lei. Questa cosa però è pericolosa, perché la gravidanza, come il parto, può essere fatale per un corpo inadatto, e lei stessa ne era consapevole, per questo ha studiato medicina. Sembrerebbe aver presentato i primi squilibri mentali circa 2 anni fa, quando morì suo figlio di 19 anni. Sì, lo ha partorito quando aveva solo 4 anni, poiché lui è letteralmente il modo in cui si è presentata la sua unicità, lei stessa è sopravvissuta per miracolo a tutto ciò. Fatto sta che da quel momento, come dichiara la sua assistente, non è più stata la stessa. Ha mosso una proposta all'A.S.E. in cui chiedeva di poter provare la sua Unicità su un individuo di sesso maschile per scoprire se era possibile si attivasse anche su di lui, ma naturalmente non hanno accettato. Troppi rischi. Da quel momento è scomparsa, ed è stato proprio un ministro ad avvertirci di ciò. Ultimamente sembrerebbe essere stato avvistata nella tua zona Bakubro, e sembra stia tramando qualcosa per avviare il suo piano. Questo è quanto sappiamo, che dite? - concluse.
- Prima avrei una domanda, perché ha fatto richiesta proprio all'A.S.E.? Cosa c'entrano gli eroi, poteva chiedere prima al ministero della salute pubblica!- feci notare.
- Bella domanda, la aggiungeremo agli interrogativi su cui indagare in caso decidessimo di occuparcene. Ora che si fa? - chiese Mina.
- Direi di discutere sul perché creare un team up, fare varie ipotesi su quello che potrebbe combinare ed i rischi. - propose Jiro.
Fu così che per la settimana e mezzo successiva continuai a fare avanti ed indietro da casa all'agenzia di Red Riot. Intanto le settimane di vacanza estiva erano terminate ed i miei ragazzi stavano per trasferirsi nei dormitori della Yuuei.
- Hai preso tutto Ken? A te nemmeno lo chiedo Mits... So che non scordi mai niente!- disse all'ingresso di casa Izuku dando un bacio sulla fronte al figlio minore. Doveva andare due giorni da All Might dall'altra parte del giappone lui e quindi non li accompagnava fino alla fermata dei bus come avrei fatto io prima di prendere il treno.
- Alla fine il team up è stato confermato amore, ma per un po' non ci potrò essere purtroppo... Ho da fare con un'altra associazione criminale, come sai!- disse Izu prima che uscissi.
- Stai attento! - dissi dandogli un bacio a stampo e tornò a fare le valigie.
Abbracciò anche Mckendra e ci salutò.
- Mi mancherete Matusa!- mi disse Ken saltandomi addosso per abbracciarmi con gli occhi lucidi quando arrivò il bus. Ebbi un giramento di capo ma lo nascosi. Erano giorni che andavo avanti così, eppure durante il tempo libero mi riposavo spesso, anzi mi sentivo molto infiacchito.
- Guarda che ci rivedremo presto eh!- scherzai dandole un bacio sulla fronte. Abbracciai mio figlio e li salutai. Se avessi saputo che ci saremmo rivisti così presto...
Andai come sempre da Kirishima.
Due mattine dopo però, uscendo, trovai fuori dalla porta, per terra, un foglio. Era praticamente bianco, c'era solo scritto in un angolo una parola. Lo presi per leggere.
STAI LEGGENDO
~Ci sarò...~ ¦Bakudeku¦
Fanfic[Bakudeku completa] Una non esattamente comune storia che narra di un amore solenne, imprescindibile, per cui vale la pena di lottare, piena di colpi di scena e sentimenti contrastanti. -Eppure anche quando sembrava che tutto stesse andando allo s...