𝑾𝒐𝒐𝒚𝒐𝒖𝒏𝒈
Il tocco di velluto mi accarezzò la pelle tra le scapole, scendo poi lentamente in basso, segnando tutta la spina dorsale e fermandosi nella culla che il mio corpo creava naturalmente quando mi appoggiavo sugli avambracci per sostenere il petto. Le pieghe candide del lenzuolo ricadevano tranquillamente sulla mia pelle nuda e su quella del ragazzo affianco a me, intento a disegnare sulla mia pelle. Anzi, i suoi non erano disegni, stava picchiettando leggermente le dita, come se stesse sfiorando dei tasti di piano forte, intento a suonare una melodia. Quando voltai il capo verso San questo mi sorrise. San aveva un sorriso da ebete quando mi guardava innamorato, le sue fossette sembravano diventare più profonde, i suoi occhi brillavano in modo diverso e mi faceva stare bene. Ora non potevo più sfuggire, né da lui né dai miei sentimenti: mi aveva in pugno e non avevo che occasione per liberarmi e farmi amare come avevo sempre sognato.
«Come mai sei venuto fin qua in piena notte?», San mi rivolse un sorriso prima di pronunciare:
« "𝐸̀ 𝑛𝑜𝑡𝑡𝑒: 𝑠𝑜𝑙𝑜 𝑜𝑟𝑎 𝑠𝑖 𝑑𝑒𝑠𝑡𝑎𝑛𝑜 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑖 𝑖 𝑐𝑎𝑛𝑡𝑖 𝑑𝑒𝑔𝑙𝑖 𝑎𝑚𝑎𝑛𝑡𝑖. 𝐸 𝑎𝑛𝑐𝘩𝑒 𝑙𝑎 𝑚𝑖𝑎 𝑎𝑛𝑖𝑚𝑎 𝑒̀ 𝑖𝑙 𝑐𝑎𝑛𝑡𝑜 𝑑𝑖 𝑢𝑛 𝑎𝑚𝑎𝑛𝑡𝑒. 𝐼𝑛 𝑚𝑒 𝑒̀ 𝑞𝑢𝑎𝑙𝑐𝑜𝑠𝑎 𝑑'𝑖𝑛𝑎𝑝𝑝𝑎𝑔𝑎𝑡𝑜 𝑒 𝑑'𝑖𝑛𝑎𝑝𝑝𝑎𝑔𝑎𝑏𝑖𝑙𝑒: 𝑣𝑢𝑜𝑙𝑒 𝑝𝑟𝑒𝑛𝑑𝑒𝑟 𝑣𝑜𝑐𝑒. 𝑈𝑛𝑎 𝑏𝑟𝑎𝑚𝑎 𝑑'𝑎𝑚𝑜𝑟𝑒 𝑒̀ 𝑖𝑛 𝑚𝑒 𝑐𝘩𝑒 𝑝𝑎𝑟𝑙𝑎 𝑙𝑎 𝑙𝑖𝑛𝑔𝑢𝑎 𝑑𝑒𝑙𝑙'𝑎𝑚𝑜𝑟𝑒." »
Si sporse lentamente verso il mio viso, abbandonando sulle mie labbra un bacio casuale, mischiato con il suo sorriso. La sua intelligenza si trasformò in innocenza in breve tempo, parlandomi ancora:
«Mi mancavi» fu l'unica cosa che mormorò, stringendo le sue braccia attorno alla mia vita e avvicinandosi di più a me. Il mio corpo nudo entrò in contatto con il suo e potei risentire lo stesso calore che fino a mezz'ora prima mi stava travolgendo nel piacere. Sorrisi dopo aver soffiato una risata per quella sua uscita.
«Come mai? Non eri a cena con tuo padre?», chiesi volendo raccogliere informazioni su magari una sua futura partenza per i suoi piani di studi. Una parte di me si stava pentendo di averlo baciato quel giorno, sapendo perfettamente della nostra divisione, ma d'altro canto volevo godermi al meglio quell'ultimo periodo con lui.
«Si, ma dopo aver parlato della scuola ho sentito il bisogno di vederti, di averti con me» farfugliò quelle ultime parole nascondendo il viso nel mio fianco, lasciando una scia di baci sulla mia pelle.
«Mi mancavi, sentivo che eri sveglio e ne ho approfittato»
«Approfittato? E di cosa?»,
«Della notte, fa uscire il meglio di te.» mi rifilò così un bacio sulle labbra accompagnato da un suo sorriso soddisfatto sul viso.
«É più semplice che tu non ti imponga certi freni che ti metti durante il giorno ed ora forse posso confermarlo. È una scoperta interessante, ne terrò conto per il futuro» risi alle sue parole, abbandonandomi fra i cuscini mentre San rimase ad osservarmi dall'alto al mio fianco, sempre con il solito sorriso in viso. Non sapevo se fosse vero o meno, non ci avevo mai fatto caso ma era probabile, di notte poche persone potevano vedermi e di conseguenza avevi meno posizione su te stesso. Ma dovevo ammettere che era anche la presenza di San a farmi uscire un po' dai binari, quella sera più del solito, anche a me era mancato, era stata una fortuna che fosse arrivato.
«Parli come se già fosse ovvio il nostro futuro.» feci notare lasciandomi fuggire una breve smorfia sul viso che fu catturata subito dagli occhi attenti di San.
«Conosci il mito del filo rosso?»
Annuii sorridendo e annuendo con il capo, ma San mi chiese se conoscessi anche una vecchia storia associata a quel mito. Ci pensai qualche istante per far mente locale, attorno a quel mito erano nate moltissime storie nei secoli e ne conoscevo molte, ma probabilmente San mi avrebbe stupito con la storia che voleva raccontare e ci sarebbe stato un perché specifico dietro a quella sua scelta. San si sistemò al mio fianco, sdraiato di lato a me e, dopo un profondo sospiro, prese a raccontare:
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Egeo Woosan
FanfictionWooyoung e San hanno vent'anni ed entrambi abitano a Seoul. Si incontrano un giorno sul treno per puro caso e fin da subito nasce un interesse l'uno nei confronti dell'altro, ma si lasciano senza nomi o collegamenti per ritrovarsi, San ha solo un pi...
