𝑾𝒐𝒐𝒚𝒐𝒖𝒏𝒈
«Un tuo amico ti ha lasciato questo.»
Il proprietario mi accolse così quella mattina, assieme ad uno splendente e gentile sorriso. Non seppi di quale amico stesse parlando, probabilmente Yunho, che poteva aver riportato indietro l'ennesimo libro che aveva preso in prestito da lì, ma non fu quella la risposta che ricevetti.
«Era un ragazzo gentile con dei lineamenti molto particolari e marcati. È entrato chiedendomi di lasciarti quel libro di poesie. Abbiamo chiacchierato un po 'su di te e si è preso qualche istante a guardare i libri di Hermann. E poi è andato via»
Rimasi qualche istante nel fissare il piccolo libro giallo di poesie giapponesi adagiato silenziosamente sul bancone di legno laccato. Quel ragazzo era stato lì ancora? Mi faceva molto strano il pensiero di averlo mancato di poco, ma sembrava farlo apposta sfuggirmi in quel modo silenzioso. Non dissi nulla al mio capo, lo ringraziai e rimasi fermo, dietro al bancone, finché non se ne andò. Per la curiosità aprii il regalo lasciatomi e scorsi velocemente le pagine in cerca di qualcosa, ma era vuoto. La delusione comparve visibile sul mio viso prima di scomparire in pochi attimi: aveva chiesto i miei libri preferiti. Un dubbio mi assalì all'istante, ebbi quasi la sicurezza che mi avesse lasciato qualcosa, in quegli scambi c'erano stati troppo segreti nascosti da parte sua, era troppo scaltro per non avermi lasciato nessuna traccia.
"Narciso e Boccadoro" , conoscevo a memoria, ormai, i segni presenti su quel libro e mi balzò subito all'occhio una frase nuova, Sottolinea con la penna:"𝐶𝘩𝑒 𝑠𝑎𝑟𝑒𝑏𝑏𝑒 𝑙'𝑎𝑚𝑜𝑟𝑒 𝑠𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑙𝑎 𝑛𝑒𝑐𝑒𝑠𝑠𝑖𝑡𝑎̀ 𝑑𝑖 𝑛𝑎𝑠𝑐𝑜𝑛𝑑𝑒𝑟𝑠𝑖? 𝐶𝘩𝑒 𝑠𝑎𝑟𝑒𝑏𝑏𝑒 𝑙'𝑎𝑚𝑜𝑟𝑒 𝑠𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑝𝑒𝑟𝑖𝑐𝑜𝑙𝑜?"
Sorrisi a leggere quella frase. Le mie gambe cedettero e lentamente mi sedetti a terra con gli occhi fissi su quelle pagine. Quel ragazzo era brillante, intelligente e romantico, surreale per essere lì per me. Mi leggeva nella mente senza avermi parlato più di una ventina di minuti, mi catturava pezzo per pezzo. Sembrava scavare nella mia intimità con quelle frasi pubbliche ma rubate agli occhi altrui e mostrate solamente a me; I suoi flirt erano particolari e adatti alla mia persona. Era complicato non pensare a tutto quello come un gioco del destino.
Ero certo che quel gioco fosse portato a durare poco, eppure, con qualche giorno di distacco da quella sua ultima, invisibile, dichiarazione, ricevetti indietro il mio Demian. Me lo fece trovare davanti alla porta della libreria, ben impacchettato in una busta gialla, chiusa con un filo da cucina, in modo che non si rovinasse. Pochi giorni prima gli avevo spedito Narciso e Boccadoro, assieme al suo libro di Haiku, mi era piaciuto veramente molto, difatti gli avevo lasciato piccoli post-it disseminati tra le poesie come qualche riflessione o frase.
Quando apri il pacchetto per curiosare nelle note che aveva aggiunto al mio libro, nelle prime pagine mi si presentò un fiore secco: un Narciso per la precisione, abbinato ad un piccolo pezzo di carta rovinato. Era il suo primo biglietto. Lo lessi con avidità ed un sorriso stampato in viso, come se avessi visto il suo nome per la prima volta."𝐴𝑙 𝑓𝑖𝑜𝑟𝑒 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑏𝑒𝑙𝑙𝑜 𝑐𝘩𝑒 𝘩𝑎 𝑖𝑛𝑐𝑟𝑜𝑐𝑖𝑎𝑡𝑜 𝑖𝑙 𝑚𝑖𝑜 𝑐𝑎𝑚𝑚𝑖𝑛𝑜, 𝑐𝘩𝑒 𝑡𝑖𝑒𝑛𝑒 𝑠𝑣𝑒𝑔𝑙𝑖𝑎 𝑙𝑎 𝑚𝑖𝑎 𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑙𝑎 𝑛𝑜𝑡𝑡𝑒 𝑒 𝑐𝘩𝑒 𝘩𝑎 𝑟𝑢𝑏𝑎𝑡𝑜 𝑙𝑒 𝑚𝑖𝑒 𝑝𝑎𝑟𝑜𝑙𝑒.
𝐴𝑙 𝑚𝑖𝑜 𝑁𝑎𝑟𝑐𝑖𝑠𝑜. "Quella fu la sua prima dichiarazione, il vero inizio del nostro scambio segreto di dichiarazioni, gesti e parole. Il libro che gli mandai e che stette via per un po ', fu proprio "Narciso e Boccadoro", con una frase ben evidenziata che poteva lontano, in un minimo senso, trapelare i miei sentimenti per lui, per fargli intendere come fosse onnipresente nella mia mente.
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Egeo Woosan
FanficWooyoung e San hanno vent'anni ed entrambi abitano a Seoul. Si incontrano un giorno sul treno per puro caso e fin da subito nasce un interesse l'uno nei confronti dell'altro, ma si lasciano senza nomi o collegamenti per ritrovarsi, San ha solo un pi...