Capitolo 29- Un nuovo lato di Mr. Mercer

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Capitolo 29- Un nuovo lato di Mr. Mercer

Anno 2019, 19 gennaio, h 02,00

Genova, Italy (caruggi di Genova)

Nonostante Maria Vittoria si fosse fermata solo per pochi secondi, già si sentiva gli inseguitori addosso, come cani da caccia che inseguono la preda. Quando aveva spiegato ad Emanuela che si sarebbe nascosta finché non l'avessero sorpassata, non stava mentendo, ma se questi le stavano così addosso, non ne avrebbe avuto la possibilità. Provò, allora a seminarli, ma pur spingendo il proprio corpo ai limiti estremi, la sua velocità era quello che era. I suoi inseguitori, al contrario, erano veloci e, soprattutto, non parevano avvertire il peso della fatica. E poi dicevano che le droghe erano dannose per gli sportivi... Seriously? Ma se questi correvano come delle lepri!

Mary provò a svoltare in un vicolo un po' più stretto dei precedenti, sperando di rallentarli. Non che avesse molta altra scelta, dato che doveva comunque avvicinarsi alla strada principale, se voleva sperare di farsi individuare dalla polizia prima che avvenisse il peggio. La tattica sembrò, effettivamente funzionare, dato che li sentì imprecare e rallentare visibilmente. Accorgendosi di non essere più inseguita, cadde preda dei dubbi, come suo solito: non avrò sbagliato strada? Avrò preso un vicolo cieco? Avranno chiuso la strada per dei lavori?

Colta da un'improvvisa insicurezza (Strano... Nd: Marta, Francesca e Lucia), fomenta tra l'altro dal panico per la brutta situazione in cui si era cacciata, fece la cosa peggiore da fare in questi casi: si voltò per controllare. L'astuta fanciulla pensò che non sarebbe stato un peccato capitale, se mentre si voltava avesse continuato a correre, ma non aveva calcolato né la possibilità di spaventarsi ulteriormente (cosa che avvenne, dato l'aspetto inquietante dei suoi assalitori), né quella di andare a sbattere contro un ostacolo inaspettato. Non fece nemmeno in tempo a voltarsi per accertarsi della natura dell'impedimento, che fu spintonata in avanti e per poco non cadde a terra. A quanto pare l'ostacolo era un energumeno non particolarmente alto, ma ben pizzato. Come avevano fatto a prevedere i suoi movimenti?

Non fece in tempo a pensare ad un piano di fuga, che si ritrovò la strada sbarrata da ambo i lati. Non che ci volesse molto, dato che si era andata a rintanare in una stradina secondaria strettissima. Mannaggia a lei e alle sue idee stupide! In una situazione normale avrebbe anche potuto sperare di sfruttare il poco spazio per mettere in difficoltà i suoi inseguitori, dato che erano molto più grossi di lei, ma andiamo: non era mica Rambo! Sette uomini sarebbero stati troppi per lei anche se fossero stati disarmati. E poi, persino gli Ateniesi nella battaglia dell'isola di Salamina erano riusciti a sfruttare questo stratagemma solo perché le navi nemiche li attaccavano solo da un lato.

Si guardò intorno per vedere se ci fosse una scaletta d'emergenza, una finestra nascosta o, per lo meno, qualche sporgenza delle pareti, ma anche lì non ebbe fortuna. Perché nei film americani c'era sempre qualcosa di utile per filarsela sui tetti e lì niente? Persino Fantozzi aveva più fortuna di lei!

Il primo colpo arrivò dopo meno di tre secondi, ma Maria Vittoria era già pronta, con i riflessi tesi per schivarlo, mossa che, però, la portò a sbilanciarsi e ad essere più vulnerabile per un prossimo. Mary sapeva che la mossa più sicura per evitare di farsi male sarebbe lasciarsi colpire, ma scaricare la potenza dell'impatto il più possibile, grazie al movimento del corpo. Il problema è che, per quanto potesse avere i sensi all'erta, non era perfettamente in grado di stabilire in che punto l'avrebbe colpita o se, in realtà, si trattasse di una finta per afferrarla e bloccarla. Il rischio era troppo elevato e, in più, sperava di utilizzare a proprio favore il fatto che la stessero evidentemente sottovalutando, per riuscire a scansare l'unico che l'attendeva alla sua sinistra e fuggire. L'uomo in questione, tuttavia, non si fece cogliere impreparato e dopo la sorpresa iniziale, fece uno scatto in avanti e, con una poderosa manata, la sbatté di faccia contro una parete.

Una nerd, tre liguri e un mare di guai!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora