Capitolo 33- il funerale di Mr. Mercer
Anno 2019, 31 gennaio, h 12,30
Paesino sperduto in provincia di Pisa, Italy (cimitero)
‹‹L'era propri'un brav ragass›› (traslitterazione dialettale malamente riuscita)
‹‹Era così giovane!››
Il primo senso che Mr. Mercer riacquistò una volta rinvenuto, fu l'udito. Inizialmente le parole gli giunsero sotto forma di suoni intermittenti e sconnessi tra l'oro e poi, quando riuscì ad intenderne il senso, non capì chi le stesse pronunciando. Eppure aveva sempre goduto di un'ottima memoria da quel punto di vista.
Ancora confuso, tese l'orecchio, nella speranza di riuscire a comprendere qualcosa di più. La sua vista lo tradiva e gli arti parevano ancora intorbiditi. Al momento non riusciva a capire bene dove si trovasse e, del resto, non aveva un'idea molto chiara di cosa gli fosse accaduto. Ricordava vagamente di aver accompagnato la mocciosa a trovare un vecchietto svitato in un negozio di bare, ma poi il vuoto più totale.
La prima voce che riconobbe fu proprio quella della mocciosa: ‹‹Vabbè, dai, non esageriamo: era già sulla cinquantina›› Non l'avesse mai detto: tale frase suscitò subito il biasimo della folla, costituita prevalentemente da ultra ottantenni: ‹‹Vuoi forse insinuare che siamo vecchie?››
‹‹Ma assolutamente, ci mancherebbe... Le signore, pardon, signorine invecchia... hem, volevo dire crescono sempre più lentamente degli uomini, lo sanno tutti›› si salvò lei in extremis, vedendo già borsette, bastoni, stampelle e riviste di "Gente" arrotolate, protese minacciosamente verso di lei.
‹‹Hmm...›› mormorò la più arzilla, poco convinta. La signorina Fogliani aveva ricoperto per oltre 57 anni l'ambita carica di maestra del paese (nel dopo guerra significava essere l'unica con lo stipendio fisso, in quanto impiegata statale, e, dunque, l'unica ad essere dotata delle più innovative attrezzature tecnologiche. Tanto per fare un esempio, la televisione. La sua abitazione, diventava, quindi, per acclamazione popolare, centro di ritrovo durante le trasmissioni più in del momento, come San Remo) ed era abituata a fiutare le menzogne dei suoi sfortunati studenti.
A salvarla dall'ingrata situazione, tuttavia, intervenne il deus ex macchina... letteralmente, dato che Don Emanuele Traversa scese dalla Panda per proseguire il rito funebre. E si sa, per i credenti il prete durante le celebrazioni, benedizioni e somministrazioni dei sacramenti rappresenta Gesù Cristo, ergo Dio. ‹‹Maria Vittoria, cara, vuoi condividere con noi qualche pensiero sul tuo caro defunto?››
"Defunto a chi?" pensò Mr. Mercer, in un misto di confusione e risentimento.
‹‹Sì, certo, grazie Don Emanuele... Intanto ci tenevo a ringraziare tutti i presenti per esservi radunati con così poco preavviso. Sono certa che Ianiro Mercenario riesce a sentire tutto il vostro affetto anche nel posto in cui si trova in questo momento... SIG, SOB, SIG, SIG... Scusate, ho bisogno di un momento... il dolore è troppo forte›› si interruppe lei, con voce spezzata.
La mocciosa lo credeva davvero morto? Mr. Mercer sorrise, diabolico, al pensiero di poter udire che cosa lei pensasse davvero di lui. Quasi quasi aspettava ancora qualche minuto, prima di palesarsi.
Don Emanuele si apprestò a confortarla, passandole un fazzoletto e ponendole una mano sulla spalla per infonderle un po' di coraggio: ‹‹Non piangere, Mary-vì1, il tuo amico si trova sicuramente in un posto migliore in questo momento››
Le sue parole, tuttavia, ottennero l'effetto opposto: Mary riprese a singhiozzare con ancora più forza: ‹‹N-non lo so... E' proprio questo il punto! SIG, SOB! Mr. Mercer non ha condotto proprio una vita esemplare. Ha tradito, torturato tante persone... Ha perfino ucciso degli innocenti! Non ha risparmiato neanche i bambini... SIG, SIG!››
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Una nerd, tre liguri e un mare di guai!
Fiksi PenggemarQuattro ragazze trovano, per caso, un passaggio che collega il loro mondo a quello di certi pirati di nostra conoscenza e, ben presto, si renderanno conto che, forse, la Disney non ha raccontato proprio tutto... ***** Tratto dalla storia: "Allora è...