Capitolo 32- Segreti svelati

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Capitolo 13- Segreti svelati

Di quando un becchino tentò di seppellire Mercer ante tempo


Anno 2019, 31 gennaio, h 23,30

Genova, Italy (casa di Mary)


Due settimane erano ormai trascorse da quel fatidico giorno. Maria Vittoria non aveva più avuto occasione di confrontarsi seriamente con il suo coinquilino, che aveva ripreso a snobbarla, ma il loro strano rapporto stava migliorando a vista d'occhio. Mr. Mercer si stava lentamente abituando ai nuovi ritmi che fare da balia ad una ragazzina implicava e, anche se non l'avrebbe ammesso neanche sotto tortura, l'idea di non dover tornare in una casa vuota dopo una lunga e faticosa missione non gli dispiaceva poi così tanto. A Port Royal tutti lo temevano e, all'infuori di Lord Beckett, nessuno aveva l'ardire di avvicinarsi a lui, a meno che non fosse stato strettamente necessario. "Lo scozzese" lo additavano gli altri soldati, invidiosi per i suoi successi e troppo codardi per parlargli faccia a faccia. E i civili non erano da meno. Come dargli torto, dato che le voci sui suoi "metodi" per estorcere confessioni ed eliminare gli ostacoli sul cammino del suo padrone erano riuscite ad arrivare persino nel "Nuovo Mondo". Non che la prospettiva di essere circondato da un branco di codardi ed esseri inetti lo allettasse, ma restava comunque il fatto che una vita di solitudine poteva essere piuttosto noiosa.

Intendiamoci, continuava a non sopportare il suo lato infantile ed il piangersi addosso tipico dei rampolli di nobile stirpe, ma al mondo c'era decisamente di peggio. Tipo le mocciose che giravano con delle scarpe perfino più alte ed instabili di quelle settecentesche, mezze nude e con dei pigmenti in volto che avrebbero dovuto servire per farle "sembrare più belle", ma il cui unico risultato era quello di rendere difficile il riconoscimento anche da parte dei famigliari più stretti. Oppure le donne della sua età che si atteggiavano da ragazzine cretine, invece di occuparsi della casa, dei figli, del marito e del lavoro. Perché sì, a quanto pare le donne erano così astute da aver lottato affinché, oltre ai loro già numerosi doveri, potessero avere anche il diritto a ammazzarsi di fatica in ambito lavorativo in cui si facevano il c**o quadro, ma venivano comunque discriminate dai colleghi. (Ma Mr. Mercer, non siamo più nei primi del Novecento! Nd: Mary) L'uomo aveva come la vaga impressione che le fondatrici dei movimenti a favore dei diritti delle donne avessero avuto in mente un modello di donna più simile a quello della madre di Maria Vittoria. Non l'aveva ancora conosciuta di persona, ma da quanto aveva potuto capire, era una donna di classe, intraprendente e capace in ambito lavorativo e per niente frivola o dedita ad atteggiamenti stupidi. Una donna consapevole di valere in quanto individuo e, per nulla preoccupata all'idea di dover dimostrare qualcosa a qualcuno. Una donna fiera di essere donna e di dare il meglio di sé, nell'ottica secondo cui per quale motivo si dovrebbe dimostrare di valere quanto un uomo, se tanto uomini e donne hanno già pari dignità? (Lettrici che lo guardano scioccate da un ragionamento così elaborato per un uomo del '700... A quanto pare, è vero il detto che viaggiare apre la mente)

Maria Vittoria, dal canto suo, aveva, involontariamente fatto delle scoperte che l'avevano portata a rivalutare Mr. Mercer e a smettere di fare incubi su di lui. In primis, il fatto (svelatole dalle sue amiche che, prima della partenza di Lucia, erano riuscite a fare un salto in camera di Beckett per salutarla e scusarsi per il loro atteggiamento egoista) che l'uomo avesse fatto una bella lavata di capo a Lucia e Francesca, raccontato che cosa aveva dovuto subire Maria Vittoria da quando aveva scelto di rimanere in prigione per loro e minacciate di morte se le avessero riferito qualcosa. Inutile dire che dopo dieci minuti lo sapeva perfino il garzone che vendeva ostriche davanti al porto... E avete presente quando Maria Vittoria era rimasta scioccata all'idea che nessuno fosse venuto a sapere del suo rifiuto in diretta da parte di Francesco? Indovinate un po' chi gli era piombato in casa alle tre di notte, assicurandosi che avrebbe tenuto la bocca chiusa? Quando Maria Vittoria aveva sentito per caso i maschi che ne parlavano (il loro spogliatoio era separato da quello delle femmine da una sottile parete di cartongesso, che non avrebbe concesso l'anonimato neanche ad una mosca), non riusciva a crederci.

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