Special 1k- Di quando Mary riuscì a rovinare l'infanzia di Mercer.
Mai discute con una classicista disperata alle due di notte.
‹‹Perché?›› il silenzio che avvolgeva le strade a quell'ora tarda fu spezzato da Mercer.
Maria Vittoria, per alcuni secondi rimase spiazzata dall'iniziativa dell'uomo. Il signor Mercer era di indole taciturna: non che fosse timido o quant'altro, semplicemente non riteneva opportuno utilizzare più parole del necessario. Per quanto Mary avesse tentato di spezzare il silenzio pesante che aleggiava nella casa dall'arrivo del nuovo ospite, quest'ultimo non pareva per nulla interessato ad intrattenere una conversazione con una nullità come lei. Si esprimeva a grugniti, e stava a lei capire se stesse esprimendo il suo dissenso o il suo consenso nei confronti di un determinato argomento. Apriva bocca solo per rivolgerle critiche taglienti, ed anche lì non si dilungava più del dovuto.
‹‹A cosa vi riferite, Mr. Mercer?›› fortunatamente era riuscita a reprimere l'impulso di sbottare un semplice "Cosa?". Sapeva quanto il signor Mercer detestasse chi non gli si rivolgeva in maniera educata, e non aveva nessuna intenzione di farlo arrabbiare. Era già abbastanza inquietante sapere che fosse seduto dietro di lei, intento a lucidare dei coltelli da lancio*, senza, tuttavia, distogliere gli occhi da lei per un solo istante. La sensazione di essere osservata da un sadico assassino mentre faceva una versione sulla concezione dell'aldilà di Platone non era di certo confortante, specie se ci si trovava da soli in una casa isolata nel cuore della notte. Ogni tanto si voltava, nella speranza di non vedergli compiere mosse sospette, ma, dopo che le aveva rivolto un ghigno inquietante (aveva inclinato il labbro inferiore di quasi due millimetri verso il basso), mentre lucidava con voluta lentezza un corto spadino, non aveva più avuto il coraggio di controllare. "Ti seguirà ovunque, sarà la tua ombra e i miei occhi" le parole di Cutler Beckett continuavano a tormentarla in quei momenti. A quanto pare era abituato a seguire gli ordini alla lettera.
‹‹Perché vi dannate su quel mucchio di fogli inutili, traducendo da lingue inutili su argomenti ancora più inutili?›› nonostante il tono di disprezzo con cui aveva pronunciato quelle parole, Maria Vittoria non poté fare a meno di notare il cambiamento di atteggiamento nei suoi confronti. Per la prima volta, invece di trattarla alla stregua di una mocciosa o di una sguattera ("apprendista... apprendista sguattera" nd: Maria Vittoria; "perché mi ricorda Jack Sparrow quando non lo chiamano capitano?" nd: me), era passato dal tu al voi¹. Che fosse riuscita a guadagnarsi il suo rispetto, almeno in parte? Strano. Non aveva fatto nulla che potesse apparire "meritevole di encomio" agli occhi di un uomo i cui canoni etici erano leggermente sfasati rispetto all'opinione comune. Solo poche ore prima le aveva fatto una filippica sul perché, per una mocciosa incapace, frapporsi tra una ragazza e cinque uomini fosse un'azione idiota. Cosa poteva essere cambiato in così poco tempo? Forse gli era piaciuto l'arrosto al latte? Sì, quella era decisamente l'idea più plausibile.
‹‹Conoscete il greco antico Mr. Mercer?›› domandò, sempre più stupita, la ragazza. In quel momento la sorpresa aveva sovrastato il suo orgoglio classicista.
‹‹No, ma lavorando per Lord Beckett ho avuto modo di impararne l'alfabeto ed i termini più utili per le sue ricerche sugli antichi manufatti. Tra questi rientrano il termine "aldilà", "morte" e
"anima"››
‹‹Devo dedurre che la morte non sia un argomento di vostro interesse? Eppure ero convinta che un uomo del vostro calibro (per non dire del vostro mestiere) lavorasse a stretto contatto con essa›› ribatté, mentre fingeva di cercare un vocabolo sul dizionario, mostrando una calma ed una nonchalance che non possedeva affatto. Del resto, concentrarsi sul libro era certamente meglio che attendere una reazione violenta da parte dell'uomo, qualora le sue parole lo avessero contrariato.
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Una nerd, tre liguri e un mare di guai!
FanfictionQuattro ragazze trovano, per caso, un passaggio che collega il loro mondo a quello di certi pirati di nostra conoscenza e, ben presto, si renderanno conto che, forse, la Disney non ha raccontato proprio tutto... ***** Tratto dalla storia: "Allora è...