Capitolo 42-Mr. Mercer in un night (Parte seconda)
Perché non bisogna mai bere un drink offerto in discoteca
Anno 2019, 14 febbraio, h 01,40
Genova, Italy (casa di Mary)
Terminato l'effetto dell'adrenalina, Francesco era completamente crollato. Maria Vittoria, che sospettava di essere, in parte, colpevole di questo suo cedimento emotivo, si era prodigata per supportarlo in quel suo sfogo. Sapeva quanto per un maschio fosse difficile mostrare le proprie fragilità, e mai si sarebbe permessa di giudicare "meno uomo" un ragazzo sensibile. Era per la parità di genere in ambo le direzioni: non a favore delle sole donne.
Dopo quasi 10 minuti di pianto irrefrenabile, il ragazzo si addormentò fra le sue braccia e lei, cogliendo l'occasione, lo trasportò fino all'auto "a mo' di sposa". C'era un qualche motivo particolare, per cui la loro storia d'amore (unidirezionale) si dovesse svolgere al contrario di una qualsiasi fanfiction che si rispetti? Cioè, da quando in qua è la ragazza a dover "prendere tra le sue braccia" l'amato e consolarlo dopo un evento tragico o che, comunque, aveva quasi portato alla perdita della sua virtù? E meno male che lei era in grado di compiere uno sforzo del genere: trasportare 85 chili di peso morto in quel modo non era proprio una passeggiata.
E non si trattava nemmeno di un caso isolato. Avete presente quei film americani in cui la ragazza finge di affogare, sperando di essere salvata dal suo amato? Chi, non ha mai sognato uno scenario del genere, almeno una volta nella sua vita? E Mary poteva orgogliosamente affermare di aver visto realizzare il suo sogno... solo, al contrario. Francesco, come ben potete immaginare, si era sempre distinto per furbizia, responsabilità, prudenza e senso del limite. L'apogeo di queste sue doti caratteriali si era realizzato due anni prima, quando l'astuto fanciullo aveva deciso di andare a nuotare con degli amici (e una bella ragazza) al di là delle boe (gente incivile! Nd: bagnino). Gli amici avevano notato il fatto che il ragazzo fosse particolarmente lento e che rimanesse aggrappato alla palla da beach volley, come se ne andasse della sua vita, ma avevano dato la colpa alla sua abituale stranezza. Del resto, faceva il classico.
E invece era solo un deficiente, la cui incapacità nel rimanere a galla, nulla aveva potuto contro i suoi ormoni adolescenziali. Avete capito bene: un ligure autoctono, indigeno del luogo, che a 17 anni non sapeva fare neanche due bracciate a rana. Proprio di quel paramecio si era dovuta innamorare?
Quel giorno si erano compiuti due miracoli: uno, Maria Vittoria era riuscita a raggiungerlo in tempo, prima che affogasse. Il buon cittadino che era in lei, infatti, le aveva impedito di seguire i suoi amici al di là del confine segnalato dalle boe. Due, la ragazza era riuscita a trasportarlo a riva, senza che lui la "trascinasse sotto", dato che lui si ostinava a muoversi, in preda al panico. Ah, e tanto per la cronaca, non l'aveva mai ringraziata per il salvataggio, troppo occupato a correre dietro alle belle ragazze, probabilmente.
Si era, però, ampiamente sdebitato tutte le volte in cui, dopo una festa, si era accorto che la ragazza aveva "alzato un po' troppo il gomito" e l'aveva portata fino a casa in spalla. Puhahaha, ma chi ci crede? Hahaha! Era sempre lei ad accompagnare a casa lui, anche per cinque o sei chilometri. E poi gli amici si stranivano se soffriva di mal di schiena già a partire dai 14 anni...
I suoi gioiosi ricordi furono interrotti da un ragazzino urlante, lanciato sul sedile del passeggero e, casualmente, direttamente addosso all'appena assopito Francesco. Mr. Mercer non aveva decisamente la stessa pazienza con i mocciosi.
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Una nerd, tre liguri e un mare di guai!
FanficQuattro ragazze trovano, per caso, un passaggio che collega il loro mondo a quello di certi pirati di nostra conoscenza e, ben presto, si renderanno conto che, forse, la Disney non ha raccontato proprio tutto... ***** Tratto dalla storia: "Allora è...