Apro istantaneamente gli occhi quando sento un sobbalzo dell'aereo, un vuoto d'aria. Mi sento lo stomaco fino in gola e le orecchie mi si tappato: odio i vuoti d'aria, ma non mi spaventano visto che ormai sono abituata, ho sempre viaggiato sin da bambina grazie soprattutto a mia madre che amava esplorare sempre posti nuovi.
Non sapevo quanto avessi dormito, speravo che fosse passata almeno la metà del viaggio. Mancano cinque ore all'atterraggio secondo il mio orologio così decido di accendere il piccolo televisore quadrato inserito nello schienale del sedile davanti al mio per guardare un paio di film.
L'atterraggio va liscio come l'olio, fortunatamente.
Appena scendo dall'aereo mi stiracchio un po' prima di dirigermi al ritiro bagagli. Ho la fobia di questo momento nei viaggi perchè ho proprio il terrore di perdere la valigia e, visto che stavolta ne avevo portate due con me, speravo di essere abbastanza fortunata da riceverle tutte e due sane e salve.
Nell'attesa mi metto a controllare il telefono: Joe mi aveva appena scritto che era arrivato in aereoporto e mi stava aspettando all'uscita del gate. Poi chiamo i miei e li avviso di essere atterrata. Qui c'è il fuso orario di nove ore quindi mentre da me ora sono le 15.00 in Italia è circa mezzanotte.
Dopo aver aspettato circa venti minuti riesco a scorgere la prima delle due valigie, gialla canarino, poi la seconda, un po' più sobria. Con enorme sforzo riesco a metterle a terra e me le carico una con la mano destra e l'altra con la sinistra, sto iniziando a stancarmi, fa troppo caldo qui e penso che dall'esterno la gente trovi questa scenetta davvero buffa: una ragazzetta alta un metro e sessanta che si tira dietro due valigione più pesanti di lei.
Dopo neanche cinque metri mi fermo e sbuffo legandomi i capelli in uno chignon disordinato sopra la testa.
"Serve una mano?"
Un ragazzo non troppo alto con un berretto calato sugli occhi e dei grossi occhiali da sole mi si para davanti... sembra davvero strano conciato così.
"Dici a me?" Rispondo cercando di non sembrare troppo sgarbata.
"Si, mi chiamo Kio" mi porge la mano che stringo prontamente.
"Io sono Allison, Allison Grey" sorrido, non sembra così inquietante come immaginavo. Il suo sorriso è davvero rassicurante così tiro un respiro di sollievo e mi rilasso.
"Quindi, vuoi aiuto?" Kio continua a sorridermi, mi sembra di aver già sentito questo nome, ma non so proprio dove.
"Ehm si grazie" rispondo tentennando e porgendogli la mia valigia più sobria.
"Allora, non sai chi sono?"
La sua domanda mi coglie completamente alla sprovvista "Dovrei saperlo?" rispondo alzando un sopracciglio.
Il ragazzo sorride divertito "No, tranquilla"
"Sembra che stai scappando da qualcuno così conciato" rido io soffermandomi sulla sua figura.
"Potrebbe essere" sorride "Tu non sei di qui vero?"
"Lo hai capito dall'accento?" Gli chiedo un po' offesa, pensavo di avere una buona pronuncia.
"No" ride lui "Parli molto bene in realtà, intendevo che non sembri di Los Angeles"
Mi sento sollevata e gli rispondo ridendo "Sono italiana in realtà, più precisamente del Sud Italia. Sono qui per l'università"
Mentre concludo la frase arriviamo alle porte del gate che si aprono in automatico. Kio sembra agitato e mi lascia la valigia appena varchiamo la porta.
"E' stato un piacere conoscerti" esordisce Kio porgendomi la mano "Ci si vede in giro"
Prima ancora che potessi rispondergli, il ragazzo era già sparito nella folla. Era davvero strano quel tipo.
La voce di Joe mi distoglie dai mie pensieri. Vedendolo il mio cuore si riempie di gioia, mi faceva sentire accolta vederlo sorridere e agitare la mano nella mia direzione. Lo raggiungo trascinando a fatica le mie valigie.
"Alli tesoro come stai?" Mi chiede abbracciandomi e togliendomi le valigie dalle mani.
"Sto bene dai, anche se mi sento un po' stanca"
"Lo credo bene dopo questo viaggio così lungo. Andiamo a casa, Jasmine e Carla ci stanno aspettando".
******
Il viaggio in macchina era stato abbastanza veloce, stranamente. Los Angeles è nota per essere parecchio trafficata, ma è comunque bellissima. Guardavo incantata dal finestrino ogni strada, ogni palazzo, ogni macchina che passava, non posso crederci di essere qui.
"Alli siamo arrivati, vai dentro casa, mi occupo io delle tue valigie".
Ringrazio Joe con il sorriso stampato sulle labbra e corro dentro la grandissima villa che sarebbe stata casa mia da oggi in poi. Appena varcata la soglia mi trovo Carla davanti con le braccia tese verso di me per abbracciarmi. Jasmine invece è seduta sul divano e mi rivolge un semplice cenno con la testa, iniziamo bene, penso tra me e me.
"Come sei cresciuta Alli" esclama Carla dopo essermi girata intorno "Sei diventata una ragazza stupenda"
La ringrazio imbarazzata, poi lei mi fa vedere la casa.
Si sviluppa su due piani. Al piano terra ci sono il soggiorno e la cucina, entrambi spaziosi e arredati in perfetto stile americano con delle enormi porte finestre che si aprono sul giardino con piscina. Salendo delle splendenti scale di marmo si arriva al piano di sopra dove si trovano le camere da letto e i bagni.
Carla mi indica una porta sorridendo dicendo che quella sarebbe stata la mia camera, era bellissima. La grande finestra dava direttamente sulla strada e una scrivania era stata messa proprio sotto di essa. Sulla sinistra c'era una poltrona di velluto color panna dall'aria estremamente comoda rivolta verso un mobiletto di legno con sopra una tv, mentre sulla destra si stagliava un grosso armadio dello stesso colore della poltrona con accanto un letto da una piazza e mezzo. Un sogno in confronto alla mia piccola stanza a casa mia, anche se al momento mi stava mancando quel piccolo spazio che tanto amavo.
"Spero ti piaccia Alli"
"Scherzi?" rivolgo a Carla un enorme sorriso "E' stupenda"
"Puoi metterti comoda allora, io scendo giù e ti preparo qualcosa da mangiare"
Dopo aver ringraziato Carla chiudo la porta dietro di me e corro in bagno a farmi una doccia.
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Comatose - Jaden Hossler
FanfictionAllison, 19 anni, italiana, vita tranquilla. Decide di trasferirsi in California per frequentare l'università, ma sarà proprio qui che inizieranno i suoi problemi. E' una fanfiction su Jaden Hossler quindi se vi piace il personaggio e il mondo dei t...