7.

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Lunedì mattina mi alzo appena sento la sveglia, sono super carica di iniziare l'università. Mi preparo velocemente e lego i miei lunghi capelli color nocciola in due trecce che partono dalla testa e corrono fino alla punta dei capelli, lasciando libera un po' di frangetta.

Quando arrivo in cucina sono già le 7.30. Joe mi aveva spiegato che per arrivare in tempo nei posti a Los Angeles si doveva sfruttare la cosiddetta rush hour  ossia l'orario in cui le strade erano meno trafficate e ci si poteva muovere più velocemente. Fortunatamente Joe lavora in una grossa azienda di managment con sede vicino Malibù dove si trova la Pepperdine University quindi era ben contento di darmi un passaggio, almeno non avrebbe fatto tutto il viaggio da solo.

Sono le 8.30 quando arrivo al college, ho una mezz'oretta di tempo libero prima delle lezioni così decido di prendermi un caffè alla caffetteria del campus. Il posto è magnifico, gli edifici sono enormi e moderni, l'erba del prato è stata appena tagliata e il profumo dell'oceano Pacifico invade tutto l'ambiente. Sono emozionatissima, è tutto proprio come me l'ero immagino, mi guardo intorno e vedo decine e decine di ragazzi che chiacchierano, studiano o si incamminano verso le aule, ma mi soffermo su una in particolare. E' Nessa.

"Ciao Alli" risponde lei al mio saluto abbracciandomi "Questa acconciatura ti dona parecchio"

"Grazie, io adoro la tua felpa" le sorrido indicando la felpa nera larga che stava indossando. Il dettaglio che mi piaceva di più era la stampa dell'angioletto con le corna da diavolo che aveva sul retro.

"E' il merch di Jaden" mi fa l'occhiolino lei. Ma perchè me lo ritrovo sempre in mezzo? E' come se quel ragazzo mi perseguitasse. Fino a poco tempo fa l'unica cosa che sapevo di lui era Comatose, la canzone.

"Che c'è? Ho detto qualcosa di sbagliato?" mi chiede lei notando la mia espressione pensierosa.

"No" rispondo vaga iniziando a camminare verso l'aula "E' solo che quel tipo mi perseguita" rido imbarazzata.

"Non penso ti dispiaccia" sulle labbra di Nessa si dipinge un sorriso malizioso.

"Che?" alzo un sopracciglio.

"Nessuna gli è mai riuscita a resistere" 

"Beh io si"

"Sei solo troppo cocciuta per ammettere che un po' ti intriga" ride lei sotto i baffi, ma poi torna seria "Solo stai attenta"

La frase finale mi fa preoccupare un po', cosa intendeva dire? Ma alla fine, cosa importa a me? Lui non mi interessa e non cambio idea.

Le lezioni passano velocemente e fortunatamente riesco a concentrarmi e a prendere appunti, nonostante il pensiero di Jaden rimanesse fisso nella mia mente. Appena esco dall'aula vedo Nessa che mi sta aspettando e mi fa cenno con la mano di raggiungerla.

"Sei pronta?" chiede lei con entusiasmo.

"Per cosa?" erano le 16.30, non certo ora di cena.

"Dobbiamo fare la spesa prima di cena, i ragazzi non hanno quasi niente nel frigo" 

"Classico" ridacchio io "Pensavo di poter tornare a casa per cambiarmi prima di venire da voi" sbuffo.

"Ora che sei dei nostri, sappi che i tuoi piani verranno incasinati molto spesso" ride Nessa, mentre io sospiro rassegnata anche se ero davvero felice di essere dei loro.

Quando usciamo dal college Nessa si dirige verso una bella macchina sportiva nera, molto probabilmente quella dei ragazzi. Sale sul sedile anteriore del passeggero visto che Josh è alla guida e io apro lo sportello posteriore trovandomi davanti Bryce e Jaden. Appena lo vedo il mio cuore perde un battito, ma che cavolo impreco tra me e me. Mi siedo accanto a lui, senza ottenere neanche un saluto. Wow, davvero insopportabile, non si smetisce mai.

"Dov'è Kio?" chiedo non appena Josh inizia a muoversi.

"E' a casa con gli altri, stanno mettendo a posto la cucina per noi" Bryce è sempre così gentile, Jaden dovrebbe solo imparare da lui.

"Non pensavo fossi il tipo a cui manca l'amichetto" la voce del ragazzo accanto a me mi fa sussultare. Un sorrisetto compiaciuto appare sulle sue labbra mentre si aggiusta il folto ciuffo scuro.

"Scusa Alli, questa volta il punto va a Jaden" ride Bryce lanciandomi un'occhiata complice.

"Mi rifarò" rispondo solo io, non volevo discutere con Jaden. La frase che lui aveva pronunciato mi aveva toccato nel profondo. Non mi fido facilmente delle persone visto il mio trascorso con il bullismo alle medie, per me gli amici erano davvero pochi e Kio si era aggiudicato un posto speciale, visto che era stato estremamente gentile con me quando mi trovavo in difficoltà, nonostante lui sia una persona parecchio famosa e io una ragazza qualunque.

Sentivo lo sguardo di Jaden puntato su di me, forse si era accorto che ci ero rimasta male, ma fortunatamente il viaggio in macchina dura poco quindi scendo velocemente senza guardarmi dietro dopo che Josh aveva parcheggiato.

"Allora, cosa ci prepari oggi?" Bryce mi prende a braccetto e insieme entriamo nel supermercato seguiti dagli altri.

"Bryce ti confesso un segreto" dico avvicinandomi al suo orecchio "So cucinare davvero poche cose, l'unico mio piatto di cui vado fiera è la pizza" Mia madre mi aveva insegnato a prepararla quando ero bambina e da allora la cucinavo ogni sabato sera a cena.

"Ho sempre desiderato assaggiare della vera pizza italiana" mi rassicura lui, poi si rivolge agli altri "Ragazzi stasera pizza, quella seria però"

"Un po' scontato" Jaden sbuffa, il suo modo di fare mi ha davvero stancato "Vuoi chiudere il becco?" gli dico con una linguaccia.

"Beh, direi che hai recuperato" interviene Josh ridendo.

"Alli siamo a tua disposizione, dicci cosa serve e noi la andiamo a prendere" Nessa interrompe la discussione e si posiziona accanto a me. Strappo un foglio dalla mia agenda e ci scrivo tutti gli ingredienti per la pizza affidandone uno ciascuno, poi ci separiamo ognuno con un cestino in mano.

Io avrei dovuto cercare la passata di pomodoro, ma era difficile trovarla in quel posto gigante. Dopo aver girato senza senso per un po' mi ritrovo nel reparto di snack e caramelle. Ho sempre desiderato assaggiare quella roba ipercalorica americana; prendo in mano un sacchetto di caramelle gommose dalla forma strana, ma la sua voce mi fa sussultare e per poco non faccio cadere a terra il pacchetto.

"Non penso quelle servano per la pizza"

"No" rispondo io secca, non avevo proprio intenzione di starlo a sentire e poso a posto il pacchetto di caramelle.

"Ecco perchè non ti piaccio. A te piace la roba dolce" Mi giro verso Jaden con un sopracciglio sollevato, doveva smetterla di provocarmi.

"Non mi piaci perchè odio la roba arrogante" gli rispondo fulminandolo con lo sguardo e camminando il più velocemente possibile per allontanarmi da lui.

Quel suo modo di fare mi ricordava troppo il mio bullo delle medie e non lo sopportavo.


Comatose - Jaden HosslerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora