Aurora×Kagekao(Lemon)

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Allora questa è per Psycophatyc e lo so la sto pubblicando solo dopo quasi due anni mi dispiace. Ad ogni modo e una lemon quindi se non vi interessa o comunque vi interessa ma non volete leggere quella parte ve la segno così da poterla saltare. Ultima cosa vi prego di non criticare la scena lemon mi sento comunque in imbarazzo a scriverle anche se cerco di farle dettagliate e meglio possibili, per non parlare che ci ho messo un po per decidere di scriverla.

Pov.Aurora

Camminavo tranquilla nei corridoi della magione non consapevole che qualcuno esitante stava tentando di approcciarmi. Arrivai in cucina e mi presi qualcosa da mangiare per poi ripartire in una spedizione più tardi nei boschi, sembrerebbe ci siano degli intrusi e mi è stato richiesto di fare un giro nei dintorni per verificare se sia vero o meno. Quando mi rigirai trovai due calici di vino pieni sul tavolo con al centro la bottiglia di vino, notai anche Kagekao lì che mi fece segno di sedermi sulla sedia che deduco avesse appena spostato per me.

"Kagekao? Che cosa significa questo?"

Chiesi andando comunque a sedere sulla sedia:

"Pensavo di farti una sorpresa con una cena solo noi due. Vino e pasta! Non sono molto bravo in cucina quindi non ho potuto fare molto altro mi dispiace"

Pareva agitato senza motivo quindi gli sorrisi mi alzai e mi andai a sedere sulle sue gambe e gli presi il viso fra le mie mani osservandolo negli occhi attraverso quella maschera che mai ha tolto da quando lo conosco, mi rendeva un po triste ma era una sua decisione in fondo.

"Come mai così agitato? Non è da te! Sei sempre così spavaldo e misterioso con le tue emozioni quasi indecifrabili, mentre adesso mi sembri un'esplosione di sentimenti che non sanno come fuoriuscire in ordine. Mi sembri preoccupato oltretutto, è successo qualcosa?"

Ero curiosa del suo nuovo personaggio, che cosa sta tramando ancora mi è ignoto. Magari centrava con la cena che stavamo per avere, ma poi a che cosa serviva questa cena?

"Aurora io... ecco... sei molto... vicina... sto trovando difficoltà a respirare e... a parlarti..."

Notai piccoli tremolii delle braccia e del corpo e il suo balbettare fece insinuare in me un mezzo pensiero di quello che poteva essere il motivo. Nascosi un piccolo sorrisetto che stava per spuntarla in volto e invece di allontanarmi da lui decisi di avvicinarmi di più, ero curiosa di studiare le sue emozioni e capire se le mie ipotesi erano corrette. Era un azxardo ma tanto valeva tentare, ma una risposta non era certa notando quanto teso era in questo momento, molto più di prima quando ancora mantenevo le distanze.

"Tra poco mi allontano ma prima dimmi, la cena a che cosa lo dobbiamo? Non mi risulta oggi vi sia un evento speciale"

Il dado l'ho lanciato vediamo ora come risponde. Lo vidi esitare non riusciva a trovare le parole per dire nulla, era un ipotesi già tenuta in considerazione motivo per cui decisi di fare una mossa per spingerlo a confessare.

"Qualcuno è ferito?"

"N-no..."

"Ti sei fatto male?"

"N-no..."

"Per caso è una cena di addio?"

"Assolutamente no! Perchè mai vorrei voler andarmene quando..."

"Quando?"

Si risvegliò dalla trans a cui lo avevo sottoposto e tornò taciturno, ormai penso sia palese che il motivo per cui lui voglia rimanere quì è per qualcuno e non per qualcosa. Sentì il mio cuore accelerare i battiti consapevoli di avere una possibilità di essere quel qualcuno, ma allo stesso tempo non potevo essere sicura al cento per cento, poteva solo aver bisogno di consigli e con me si sente a suo agio.

Dark link × reader un'ombra con teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora