CAPITOLO 4

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Clarke camminò fino alla spiaggia, durante il tragitto non fece altro che pensare a quello che era appena accaduto, Bellamy era trasceso a quanto pare.
Giunse vicino alla tenda ma un forte suono stridulo la fece cadere in ginocchio, alzò lo sguardó e vide che in cielo nella direzione del Bunker c'era fumo e soltanto fumo.
Avevano distrutto la pietra, per sempre.
Il suono continuò per diversi minuti, non voleva cessare, i suoi amici non erano ancora tornati e questo la fece preoccuppare, si alzò in piedi e corse di nuovo verso il bunker ma una nube verde/azzurra si avvicinó.
Che fare?
Clarke si butto attraverso, sentiva la pelle bruciare, ma questo non le importava, percorse pochi metri, il dolore era lancinante e si accasciò a terra.
"CLARKE!" dall'altra parte una voce la chiamava.
"VIENI QUI FORZA" Bellamy la prese in braccio e la condusse fuori da quella nube tossica.
L'aveva appena salvata? Di nuovo? Ma che ci faceva li?
Giunsero entrambi al campo e dopo aver sbarrato la tenda lui appoggiò la ragazza su una specie di letto.
"Stavo venendo da voi!" Esclamò Clarke toccandosi entrambe le braccia, aveva la pelle secchissima e lo stesso Bellamy davanti a lei.
Bellamy non le rispose ma si limitò a dare una semplice spiegazione logica.
"Abbiamo distrutto la pietra ma è esplosa causando quella nebbia acida, gli altri sono tutti nel bunker nascosti nelle loro camere" sospiró lanciandole una garza trovata nell' infermeria del bunker "io non ho fatto a tempo e sono uscito" concluse
"Perché mi hai salvato Bellamy?"
Senza girarci intorno Clarke sganció una bomba, una domanda spinosa che appena la disse sentì un nodo alla gola.
Il ragazzo non rispose, si voltò dandole le spalle e aprì un piccolo varco nella tenda.
"Andrà avanti per le lunghe, sono stanco" disse girandosi e incrociando finalmente lo sguardo della ragazza, rimasero per qualche secondo a guardarsi fino a quando Bellamy scosse la testa e si avvicinò a lei.
Clarke si alzò, voleva parlare di quello che era successo a Sanctum?
"Mi hanno detto di Madi, so che era importante per te" continuó abbassando lo sguardo.
"Anche tu lo sei!" Lei ribbatte quasi urlando, era vero, lui era una delle persone più importanti della sua vita.
"Così tanto che mi hai sparato con l'intento di uccidermi" alzò di nuovo lo sguardo, i suoi occhi erano vuoti, in quel momento si sentì pugnalare dritta al petto.
Clarke rimase in silenzio, non replicò,  per quanto fosse difficile ammetterlo aveva ragione ma lo aveva fatto per salvare Madi anche se alla fine non era servito a niente.
"Come non detto, il minino che potessi fare era quello di lasciarti morire dentro quella nebbia ma ti ho salvato"  sbuffó mettendosi seduto "buonanotte"

Mezz'ora prima...
Bellamy
"Chiudetevi nelle stanze!!" Bellamy si voltò verso tutti e poi guardò la pietra.
Stava per esplodere e quindi significava cenere radioattiva.
"Entra Bellamy, entra con noi" Octavia tese la mano al fratello ma lui la rifiutò.
"Clarke è là fuori, morirá, vado a prenderla"  lo disse spontaneamente chiudendo alla sue spalle la porta di Octavia e Levitt.
"Non ti posso perdere ancora!" Octavia per poco quasi urlò
"Non mi perderai" disse l'ultima parola per poi correre  all'esterno del bunker, la nube stava aumentanto e l'aveva quasi alla spalle.
Mentre correva non pensava a nulla se non a Clarke, ma perché lo stava facendo? Andiamo lei gli aveva sparato! È grazie alla trascendenza se ora stava camminando sul suolo.
Arrivó quasi alla spiaggia e ovviamente vide la ragazza correre verso il lato opposto, stava ritornando da loro....la solita Clarke...
Appena la vide accasciarsi a terra pensò subito al peggio.
"CLARKE!"








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Spazio autrice
Ehy eccomi con il doppio aggiornamento.
P.s. sisi Bellamy, l'avresti lasciata morire sisi

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