CAPITOLO 10

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"Smettila Clarke è inutile" Jackson le staccó i tubicini dal braccio di colpo, avevano usato tutto il sangue necessario ma non il cuore aveva smesso di battere.
"Bellamy!" Octavia spinse tutte le persone attorno alla tenda e si precipitò sul fratello e poi guardó il sangue nero sulle sue braccia.
"Clarke perché non mi hai chiamato! Potevo fare una trasfusione io!" La ragazza si avvicinò a Clarke che intanto era sulla sedia.
"Nessuno deve più morire Octavia Basta!" Le rispose e si alzò di colpo, cominciò a fare dei messaggi cardiaci, Jackson la guardava, sapeva sarebbe stato inutile.
"ANDIAMO" Urlò la ragazza continuando a fare il movimento più velocemente "TU NON TE NE ANDRAI CHIARO?" Gli colpì forte il petto, una...due volte.
"È morto" Murphy entrò a sua volta e si avvicinò a Clarke "ti prego basta".
Clarke se ne fregó, spinse Murphy e si rimise a fare i massaggi cardiaci e poi cominciò a fare delle respirazioni bocca a bocca.
"TU NON MI LASCERAI HAI CAPITO?" Ripeté Clarke, non avrebbe mai avuto il coraggio di dirlo "Ho bisogno di te"
Clarke continuò per diversi minuti fino a quando improvvisamente sentì una mano sulla sua schiena.
Si sposto leggermente ecco che la vide.
La mano di Bellamy.
Octavia scoppió in lacrime e corse ad abbracciarlo.
Sembrava tutto un dejavu.
Murphy si avvicinò a Clarke.
"Direi che siete pari adesso" disse per poi avvicinarsi ai due fratelli.
Erano pari?
"Jackson che succede?" Octavia si voltò verso Clarke e Jackson e poi indicò Belllamy, lentamente stava chiudendo gli occhi.
"Serve ancora il tuo sangue Clarke" disse e la ragazza annui, tutti quanti uscirono.
"Gli hai salvato la vita" sospirò Jackson "ogni volta che pensiamo sia morto tu lo salvi" continuó per poi sorriderle "si dovrebbe sveglire fra poco, chiudo"
Prese ago e filo e cominciò a ricucire la ferita e dopo averlo fatto uscì lasciandoli soli.

Dopo un ora...
Bellamy aprì gli occhi, aveva malissimo al torace, che cosa era successo?
Ricordava le macerie cadere, il sangue, le urla, il dolore.
Sgranò bene lo sguardo e si guardò intorno, poi abbassò gli occhi sulle sue braccia e poi sulla sua mano.
Clarke era appoggiata a lui.
Non ci fece molto caso, pensò probabilmente che si era preoccupata come tutti ma appena vide una piccola ferita sul suo braccio rimase letteralmente a bocca aperta.
Sangue nero.
Era un sangue nero.
Clarke lo aveva salvato.
"Grazie a dio!" La ragazza gli saltò addosso, a quanto pare si era svegliata anche lei "grazie grazie grazie" continuó a ripetere più volte.
Bellamy la allontanò per guardarla, aveva ancora gli occhi arrossati dalle lacrime.
Le accarezzó le guance e le asciugò le lacrime, la prese per la vita e se la ristrinse a se.
In quel momento non importava altro.
"Mi hai salvato" disse lui ancora immerso nell'abbraccio, aveva ancora la voce strozzata.
"Stai zitto" Clarke si allontanò e senza pensarci due volte gli diede un bacio sulla fronte "Vado a chiamare Octavia e gli altri" continuó per poi alzarsi ma Bellamy la fermò.
"Grazie principessa" disse e poi le sorrise, lo stesso fece lei per poi uscire dalla tenda.









Spazio autrice
Ehy! Beh che dire spero vi piaccia ahahah (preparatevi per i prossimi)

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