Passarono forse 2 ore, il silenzio stava diventando straziante ma finalmente la porta si aprì.
Bellamy e due guardie erano sulla porta.
"Alzatela" ordinò e con forza i due la misero in piedi.
Clarke lo guardò dalla testa ai piedi e notò nei pantaloni una pistola.
Cosa ci faceva con una pistola?
"La ho perché le spade sono molto all'antica" disse lui seguendo il suo sguardo.
Clarke rimase immobile.
Non voleva supplicarlo, non più.
Aveva ben altro in mente.
"Chiedimelo" disse lei avvicinandosi a lui che in pochissimi secondi esaudí la richiesta.
"Inginocchiati o muori" disse abbozzando un sorriso.
Clarke esitò e lentamente si inchinó.
Bellamy si avvicinò ancora di più e la fece rialzare prendendola per la spalla.
In quel momento la ragazza velocemente prese la pistola nei suoi pantaloni e gli e la puntò contro, le due guardie sia allarmarono e a loro volta gli puntarono le armi.
"Fermi" ordinò Bellamy e poi alzò le mani "sparami di nuovo, uccidimi di nuovo" disse abbassando il tono di voce.
Clarke sentiva nuovamente le lacrime agli occhi, un dejavu.
Un orribile dejavu.
"Mi dispiace" disse lui "anche a me" ripeté.
Stava ripetendo le frasi dette prima dello sparo a sanctum.
"Ti ho promesso che non ti avrei più sparato ricordi?" Clarke sparò, i due colpi andarono sulle due guardie.
Ne rimaneva uno.
"Bella mossa devo dire" disse il ragazzo incrociando le braccia.
"Vieni con me o ti giuro che ti estraggo la fiamma qui e Ora!" Urlò Clarke e Bellamy alzò le mani.
"Se mi vuoi imprigionare nel bunker sei davvero un illusa, è il primo posto in cui mi cercherebbero" disse lui e Clarke ci pensò un attimo.
Era vero.
Subito però gli ritornò in mente il mini bunker trovato da Finn anni fa, sperando ci fosse ancora.
"Come non detto" Bellamy fece uno scattò e provò a uscire dalla stanza ma prima di farlo Clarke lo colpì.
Perse i sensi.
"Mi dispiace"
Prima di andare spostò i cadaveri delle guardie in uno sgabuzzino e lo chiuse a chiave.
Prese un specie di barella lo portò fuori.
Erano tutti quanti alla spiaggia.
Doveva muoversi, se l'avrebbero vista sarebbe finita male.
"Ritornerai in te, te lo prometto" ripeté continuando a tenergli la mano.
Lui era ancora Bellamy, il suo Bellamy.
Arrivarono al punto dove c'era il bunker, con i piedi Clarke provò a sentire suoni metallici di una possibile botola e finalmente la trovò.
Il bunker esisteva ancora.
Prese con fatica Bellamy in spalla e lo mise sulla brandina, subito dopo chiuse la botola.
In quel momento Bellamy si svegliò.
Applaudì divertito.
"Ora che siamo soli che intendi fare? Proprio non riesci a rinunciare a lui?"
Clarke gli lanciò un'occhiata e poi capì tutto.
Non era Bellamy......un altro dejavu...come quello successo a Madi.
"E non ci rinuncerò mai" disse la ragazza frugando in un cassetto in cerca di attrezzi medici.
Bellamy rimase in silenzio ma poi lo sbloccó di colpo con una domanda spinosa.
"Come sta Madi? Trascesa?" Disse alzandosi e andando verso di lei.
"Non osare nominarla" Clarke lo prese per il colletto e lo spinse verso di se, le distanze erano minime.
"Tutte le persone che ami muoiono" continuó a stuzzicarla "O meglio le uccidi"
La ragazza perse il controllo e gli tiró un calcio allo stomaco, lo fece piegare dal dolore.
"Ora stai zitto" disse lei riempiendo una siringa di anestetizzante.
"Non mi ignetterai quella cosa e fidati che non ho intenzione di farmi toccare" si voltò dall' altra parte dandole le spalle.
"E fidati che io non ho intenzione di perdere Bellamy"
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~He is Alive~
Fanfiction\\Bellarke\\ Una domanda che ci siamo posti tutti dopo la fine della 7×16 di the 100: E ora? che cosa succede ora? Bene, in questa Fan Fiction ho voluto ricreare una possibile ottava stagione, fin ora tutto okay, ma se vi dicessi che Bellamy è vivo...