CAPITOLO 27

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Bellamy sentì le urla di Clarke e anche gli altri.
"Bellamy almeno liberala" disse Murphy. Lui scosse la testa e si voltò verso l'amico
"Se di mezzo ci fosse stata Emori che avresti fatto?" Disse sicuro di se e facendo così Murphy non rispose.
Molto probabilmente avrebbe fatto la stessa cosa.
"Alla faccia del facciamo meglio" Sospirò Jordan e a quelle parole Bellamy si bloccò.
Si, stava facendo la cosa giusta....o no... "questo è fare meglio, non perderemo nessuno" ripeté lui, provò a convincere gli altri ma l'unico da convincere era solo se stesso.
"Ovviamente uccideremo almeno 20 persone" si intromise Octavia  e si mise accanto al fratello  "so che la ami Bellamy" continuó mettendogli una mano sulla spalla "Ma facendo così non risolverai nulla"
Bellamy guardò la sorella e subito dopo guardò la tenda dove c'era Clarke; si sentiva ancora la sua voce urlare il suo nome.
"Che cosa dovrei fare eh? Far uccidere la donna che amo? O' ormai manca 1 ora, non abbiamo più tempo" disse Bellamy impugnando una pistola e poi si mise in posizione.
"Scappate, prendi Clarke e nascondetevi, ci inventeremo una scusa e così avremo più tempo per decidere sul da farsi" disse Echo fecendo un passo in avanti, l'idea era buona...perché non ci avevano pensato prima?
"Andate Bellamy! Octavia ha fermato una guerra poche settimane fa, lo rifarà di nuovo" si aggiunse Raven ridendo, il gesto fece alleggerire la tensione ma di colpo l'atmosfera calò quando Jackson puntò il suo sguardo alla navicella, lo fecero tutti e non fecero a meno di notare tutto il gruppo avvicinarsi....non avevano buone intenzioni ovviamente.
"Corri!" Urlò Murphy  e Bellamy finalmente si convinse.
Corse fino alla tenda e appena entrò la ragazza lo guardò con un misto di stupore e disprezzo, più che disprezzo era rabbia.
"Hai cambiato idea?" Chiese lei indicando con lo sguardo le manette e lui scosse la testa.
"Cosa della frase 'non ti lascerò andare incontro alla morte' non ti è chiara?" Disse lui facendole un piccolo sorriso e poi la liberò.
Clarke si massaggió i polsi e si mise davanti al ragazzo.
"Dopo mi insulterai ma ora abbiamo altre questioni" disse  Bellamy prendendola per il polso e insieme uscirono di corsa.
Clarke non capí, stava accadendo tutto così in fretta, si voltò verso la spiaggia e vide subito il gruppo di 20 soldati davanti a loro amici.
Di colpo incroció lo sguardo dell'uomo che ara a capo.
L'aveva vista.
"Bellamy fermati mi hanno vista! È inutile!" Urlò Clarke ma facendo così attirò l'attenzione di altri cinque uomini che in un secondo si voltarono nella loro direzione.
"Niente è inutile" Bellamy la prese nuovamente per mano e continuarono a correre.
Correre a per di fiato fino a quando non entrarono nella foresta.
"Il bunker è il primo posto dove cercherebbero, smettila siamo morti adesso" disse Clarke stufa delle continue fughe
"Non andiamo nel bunker infatti"
I due consero fino a una specie di valanga.
Clarke la riconobbe subito, lì Bellamy aveva rischiato grosso.
"Qui!" Il ragazzo la prese per la vita e la spinse dietro alle rocce.
Una grotta.
"Questa valanga ha creato una grotta, nascondiamoci qui" ribatte lui sfregando due rocce, provò ad accendere un fuoco e in meno di un minuto ci riuscì.
Rimasero in silenzio per qualche instante, sentirono i passi pesanti dei soldati a pochi metri dalla grotta.
"Sono qu-" provó a dire lei ma Bellamy le mise una mano sulla bocca, i passi erano sempre più vicini.....poi vicini....poi lontani....poi nulla.
"Sono andati a destra" disse il ragazzo spostando la sua mano e si voltò verso di lei "ora possiamo parlare" continuó  e Clarke rimase in silenzio per qualche secondo poi parlò,  o meglio, parlo a modo suo.
Gli diede uno schiaffo.
"Questo è per avermi ammanettata"
Bellamy sorrise, se lo sarebbe aspettato sinceramente.
"Questo è per aver cambiato idea" aggiunse lei prendendogli il viso fra le mani e lo baciò.
Molto coerente.











Spazio autrice
Ehy! Che ne dite?
Mancano si e no 3 capitoli alla fine!

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