CAPITOLO 25

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"Bellamy" Clarke lo strinse ancora piú a se "Sei tu" si staccò lentamente e alzò lo sguardo verso di lui che intanto aveva le lacrime agli occhi.
"Si, si sono io principessa" ribatte lui prendendole il viso fra le mani, lo accarezzó e senza pensarci due volte la baciò.
Quanto le mancavano quei baci.
"Mi dispiace per quello che ho fatto" continuó abbracciandola ancora "Non avevo il control-" provò a dire ma Clarke lo fermò con un bacio "lo so, so cosa si prova" lo rincuoró lei, in effetti sapeva benissimo cosa si provava, lei era stata vittima di Josephine.
Continuarono ad abbracciarsi, baciarsi, il tempo sembrava non scorrere più ma purtroppo dovevano affrontare l'argomento.
"Prima ho fatto finta ma prima o poi scopriranno che non sono più il comandante" aggiunse lui e Clarke annuì.
"Devi far liberare i nostri amici, sono rinchiusi alla spiaggia" sospirò per poi  cominciare a fare avanti e indietro per la stanza "appena li avremo liberati parleremo con tutti i credenti della fiamma"
Più facile a dirsi che a farsi ovviamente.
Bellamy stette per baciarla ma la porta della stanza si aprì.
"Cosa faremo con i ragazzi alla spiag-" la guardia si blocco appena vide Clarke a pochi centimetri da Bellamy e per di più era ancora viva.
"Heda perché la ragazza è ancora viva?" Chiese tirando fuori la spada ma Bellamy provò a giustificarsi.
Doveva reggere la parte del comandante ancora per un po'.
"I piani sono cambiati, con più persone al mio fianco saremo ancora più forti" disse lui girandosi verso Clarke  "Vado a liberarli" continuó per poi superare la guardia che continuava a guardarlo male.
"La ragazza viene con me" Bellamy prese Clarke per il polso e insieme uscirono dalla navicella.
Appena si assicurarono che nessuno li stava seguendo parlarono.
"Sospetta qualcosa" disse d'un fiato Clarke, si riferiva alla guardia.
"Un problema alla volta, liberiamo i nostri amici adesso" Bellamy aumentò il passo e lo stesso fece Clarke.
Arrivarono alla spiaggia e videro immediatamente un recinto costruito all'istante con dentro tutti i loro amici.
"Clarke!" Raven urlò il suo nome ma appena videro alle sue spalle Bellamy si irrigidirono.
Clarke aprì la porta e velocemente li fece uscire, uno a uno squadrarono il ragazzo.
"Bastardo!!" Octavia immediatamente gli sferrò un pugno facendolo cadere a terra , poteva andare a finire peggio ma Clarke la fermò.
"Murphy ci ha raccontato tutto, ci ha detto che non ce l'avete fatta" si intromise Gaia e poi si voltò verso gli altri.
"E invece vi sbagliate" Bellamy si alzò per poi toccarsi la guancia colpita dalla sorella "sono io"  disse abbozzando un piccolo sorriso.
Ricambiò solo Clarke, gli altri non fecero nulla.
Non ci credevano.
"Secondo me hanno fatto il lavaggio del cervello a Clarke" disse Emori incrociando le braccia "di qualcosa che saprebbe Bellamy"  fece un passo avanti Echo.
Il ragazzo ci pensò, e immediatamente gli venne un idea.
"Siamo sbarcati sulla terra in 100 circa 130 anni fa, la prima persona che ha toccato terra è stata Octavia" continuó per poi avvicinarsi a Emori "Skykru"
Quelle parole fecero tornare il sorriso a tutti.
Era tornato.
Clarke lo abbracciò ancora e subito dopo lo fecero anche gli altri.
"Ben tornato fratello" Murphy gli saltò fra le braccia ma appena si staccarono calò il silenzio.
"Che succede ragazzi?" Bellamy si voltò e rimase pietrificato quando vide tre soldati.
Avevano sentito e visto tutto.

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