CAPITOLO 20

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Clarke cadde in ginocchio, si avvicinò a Lea, era morta e lo stesso Heizel.
"Clarke dobbiamo trovare Bellamy" Raven le mise una mano sulla spalla e la ragazza si irrigidì, doveva vedere se la fiamma era ancora lì.
"Ho già visto io, della fiamma non c'è traccia" Murphy abbassò lo sguardo e poi si passò una mano fra i capelli.
No, non poteva essere stato Bellamy a ucciderli.
"Se non è qui allora..." iniziò Raven e Clarke concluse "Bellamy è il comandante"
Lo era diventato davvero.
I tre ragazzi corsero verso la spiaggia e notarono subito il gruppo attorno al fuoco, erano così tranquilli e in pace.
Ma purtroppo durò poco, Murphy si precipitò verso Emori e gli altri e cominciò a raccontare tutto nei minimi dettagli.
Clarke non riuscì a parlare, aveva tutti gli occhi dei suoi amici addosso.
"Dobbiamo trovarlo in fretta!" Gaia si alzò in piedi e si avvicinò a Clarke che finalmente alzò lo sguardo per guardarla.
"È spaesato, una nuova entità nel suo cervello può causare confusione" disse per poi voltarsi verso Echo "Lea e Heizel quando ti parlavano dei comandanti di che posto discutevano maggiormente?"
Echo ci pensò  e dopo poco si voltò verso la foresta.
"Nel bunker ci sono gli oggetti del comandante, li starà cercando" disse d'un colpo per poi avvicinarsi a Clarke.
"Andiamo a prenderlo" disse e la ragazza senza pensarci due volte annuì, lo stesso fece Octavia, lei conosceva perfettamente il Bunker e sapeva dove erano gli oggetti del comandante.
"Voi rimanete qui nel caso Bellamy tornasse" Clarke disse l'ultima parola.
Le tre ragazze si diressero senza fermarsi verso il bunker e quando arrivaro non fecero a meno di notare chiazze di sangue nero sulle rocce.
"È qui" disse Clarke facendo un passo verso l'entrata ma Echo la fermò.
"Questo posto è gigante, dovremo dividerci" ordinò Octavia, mossa stupida dividersi ma era l'unico modo per trovarlo.
Entrarono tutte e tre in punti diversi del bunker.
Clarke proseguì per il corridoio principale, c'erano ancora le macerie dovute all'esplosione della pietra.
Camminò per diversi minuti ma dopo poco notò sulle pareti del sangue.
Seguì le impronte fino alla ex stanza di Madi, era ovvio, era ovvio che volesse andare lì.
In quel momento la ragazza non pensò alle conseguenze, sfondó la porta e non rimase sorpresa nel vedere il ragazzo rovistare nei cassetti della stanza.
"Bel-" Clarke gli si avvicinò lentamente ma appena gli mise una mano sulla spalla Bellamy si voltò di colpo e con uno scatto gli puntò un coltello alla gola.
Quello non era lui.
Clarke rimase ferma a guardarlo, i suoi occhi erano vuoti.
La cosa impiantata nella sua testa non era la fiamma...o meglio, la brutta copia della fiamma fatta male.
Lui la guardava e non diceva nulla, Clarke lo sapeva, Lea l'aveva avvisata che temporaneamente lui non avrebbe ricordato nulla dei giorni precedenti.
"Li hai uccisi tu?" Disse la ragazza tenendo lo sguardo ancora su di lui, ovviamente si riferiva a Heizel e a Lea.
"Si" rispose nettamente per poi allontanarsi da  Clarke "non si sono inchinati" continuó per poi prendere il sigillo da comandante.
Clarke rimase scioccata.
Quella frase.
Non poteva essere Sheideda a controllarlo, insomma, Indra lo aveva ucciso...e poi Bellamy l'aveva chiamata Wanheda...faceva strano.
"Bellamy ti prego fatti togliere quella cosa dalla testa" supplicò lei ma ricevette solo uno scuotimento di testa.
"No" disse per poi rivoltarsi.
Clarke ne approfittò, gli saltò letteralmente addosso e lo fece cadere a terra, Bellamy replicò bloccandole i polsi con entrambe le mani.
Era troppo forte.
"Non me la toglierai" disse continuando a tenerla ferma.
In quel momento entrarono Octavia e Echo.
"Bellamy!" Disse Octavia avvicinandosi a lui che finalmente lasciò la ragazza.
"Stai bene?" Chiese Echo a Clarke e lei rispose solamente guardando il suo ragazzo, o meglio, guardava quello che era diventato con quella fiamma nel cervello.

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