~He is Alive~

CAPITOLO 5

Il giorno dopo.....
Clarke aprì gli occhi, sentì un respiro vicino al suo viso, Bellamy era distante pochi centimetri da lei e a quanto pare stava ancora domendo. Molto probabilmente quella specie di sedia era scomoda per dormire e si era sdraiato sul letto.
Lei rimase lì a guardarlo, era così tranquillo e per poco lei gli sorrise, Bellamy improvvisamente sbadiglió, si stava svegliando.
Clarke velocemente chiuse gli occhi e purtroppo lui fece quello che lei temeva, si alzò di colpo e si allontanò da lei risendendosi sulla sedia.
Dopo poco aprì gli occhi e facendo finta di niente si mise seduta a guardarlo.
"Comoda la sedia?" Disse la ragazza rimettendosi gli stivaletti e lui alzò le spalle, ovviamente fece il finto tonto.
"Te hai dormito bene?" Domandò Bellamy, una domanda che spiazzió del tutto Clarke "C'è intento dire, anzi no nulla" il ragazzo si corresse subito passandosi una mano fra i capelli, era ancora scosso.
Clarke fece un respiro profondo e finalmente tirò fuori l'argomento.
"Come sei finito dell'anomalia?"
Il ragazzo cambiò subito umore, non voleva parlarne e cosi fece, stette in silenzio tenendo lo sguardo fisso sui suoi occhi.
"Bellamy ti prego parlami" lei si alzò e si avvicinò a lui "Ti prego" ridisse abbassando il tono di voce, era devastata.
"Cosa dovrei dirti? Ehy principessa sai che appena mi hai sparato sono traaceso ma per via della modalità in cui sono morto sono rimasto bloccato dell'anomalia!" Disse improvvisamente avvicinandosi di più  a lei, erano distanti pochi  passi.
Clarke rimase pietrificata,  l'aveva chiamata principessa...ancora...
"Non voglio più parlarne, voglio passare il tempo che mi resta con mia sorella e con tutti quelli che amo!" Abbassò la voce e si avvicinò del tutto a lei che quasi rabbrividì.
"E sopratutto non farmi pentire di averti salvato ieri" lui le alzò il mento per far incotrare i loro sguardi, il contatto anche se minimo li fece rimanere così per qualche secondo.
"Tu non farmi pentire di non averti scaraventato giù dal letto stanotte" Clarke gli lanciò un sorrisetto, non era il caso ma sotto sotto nascondeva ancora un fascio di senso di colpa.
Bellamy stette per ribattere ma la porta della tenda si aprì e da li spuntò fuori Octavia.
"Alla fine la hai salvata Bell!"
I due ragazzi erano ancora viso contro viso ma appena videro Octavia subito si staccarono.
"Che intendi Octavia?" Chiese Clarke voltandosi verso Bellamy che intanto faceva segno di tagliare corto alla sorella.
"Bellamy non è entrato nelle camere perché è corso subito da te per proteggerti e a quanto pare salvarti"
Octavia non su lascio sfuggire un solo dettaglio, Clarke si rivoltó verso il ragazzo che continuava a tenere lo sguardo basso e naacondendo il rossore delle guance.
"Vado ad aiutare a construire le altre tende" Bellamy uscì velocemente dalla tenda ma prima di farlo si voltó verso Clarke facendo incrociare per la centesima volta i loro sguardi e poi lasció le due ragazze da sole.

Bellamy non poteva credere alle sue orecchie, sua sorella aveva rovinato il suo piano da menefreghista, aveva appena rivelato a Clarke il vero motivo del suo ritorno alla spiggia.
Continuó a camminare, incrociò Echo, con lei non aveva più niente a che fare, l'aveva lasciata quando erano su Bardo e a quanto pare era davvero finita.
"Bellamy dove è Clarke?" Si avvicinò a lui Jackson "voglio visitarvi insieme" continuó prendolo per il polso per poi dirigersi nuovamente alla tenda di prima.
"Siete passati entrambi in una nube acida e sappiamo quali sono gli effetti collaterali, non voglio che accada nulla ora che siamo l'ultima generazione sulla terra"
Ultima generazione...faceva strano sentirlo.
Entrarono entrambi nella tenda, Octavia era già andata via mentre Clarke era ancora lì.
"Si?" Chiese la ragazza girandosi e appena rivide Bellamy si irrigidì.
"Controlli medici stile arca signori Blake e Griffin" disse scherzando Jackson ma d'altro lato i due ragazzi non ridevano per niente, si scambiarono sguardi che probabilmente solo loro riuscivano a capire.