CAPITOLO 2

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Erano tutti attorno al fuoco, tutti uniti e finalmente in pace.
Clarke si guardò in torno e pensò subito a Madi, la trascendenza per lei era stato un bene, se fosse rimasta non si sarebbe sentita a suo agio insieme a tutti gli adulti.
"Jordan dí quello che hai raccontato a me forza" Hope si girò verso il suo ragazzo ma lui scosse la testa.
"Dai!" Si unì anche Murphy, la curiosità in poco tempo fece interessare tutto il gruppo.
"Vi avviso che non è fattibile, la ho letta in quella specie di spiegazione in codici mentre ero su Bardo"  sospiró il giovane bloccando il suo sguardo su Clarke "tradotti i codici dicevano: chi è degno trascenderá, vivo o morto che sia l' umanita saprá chi lo è" sospirò "Ma lasciamo perdere, non voglio parlare mai più di queste cose divine" concluse Jordan continuando a bere la sua zuppa.
Clarke come il resto degli amici rimanne imbambolata, tutti volevano sapere di più ma probabilmente aveva ragione Jordan, basta guardare indietro.

Finirono tutti di mangiare e uno alla volta si posizionarono vicino a una roccia.
"Io vado a prendere delle legna per domani" Clarke si alzò velocemente dal tronco e senza guardare nessuno in faccia si addentró nel bosco.
Camminò forse per un Kilometro ma ovviamente il suo percorso non fu casuale, non stava cercando la legna ma bensì la pietra dell'anomalia.
Per una strana ragione credeva alla teoria detta da Jordan, ma ormai si era aggrappata a ogni speranza che Bellamy fosse trasceso.
Arrivò al bunker, camminò per gli infiniti corridoi e poi entrò nella stanza della pietra.
Clarke chiuse gli occhi e mise la mano sul simbolo dell'infinito, quel simbolo portava a Sanctum, Cadogan era morto, erano trascesi tutti e quindi il pianeta era vuoto.....la ragazza voleva vedere il corpo di Bellamy, se non era trasceso il suo corpo era ancora lì.
Fece un respiro profondo e dopo aver aumentato la pressione sul simbolo riaprì gli occhi.
"Non farlo principessa" una presa alla sua mano sinistra la fece girare di colpo.
Clarke si massaggió la tempia.
Solo una persona la chiamava principessa e quel qualcuno era Bellamy.
"Non è possibile, sto impazzendo basta" la ragazza si mise il casco, aveva la testa rivolta verso il basso, inserí le coordinate ma appena lo fece  davanti ai suoi occhi ancora bassi comparvero dei pieni.
Delle scarpe da uomo.
Clarke alzò lentalmente lo sguardo,  non c'erano dubbi, era una persona.
Alzò lo sguardo del tutto ed ecco che lo vide.
Bellamy.
Di colpó si tolse il casco e lo gettò con forza per terra.
Si ruppe.
Sgranò gli occhi ma lui non c'era più.
Se lo era immaginato?
Stava diventando pazza?
"Okay Okay Clarke, ritorna in te" riprese il casco e se lo rimise.
C'erano delle crepe ma si vedeva ancora.
Alzò di nuovo lo sguardo ed eccolo di nuovo, Bellamy.
Non diceva nulla.
Sta volta non si tolse il casco e continuò a squadrarlo...era davvero lui.
"alla fine mi hai sparato veramente"
A quelle parole Clarke rabbrividì, lo sguardo della ragazza si fermò sul suo petto.
Sangue.
"Io io-"  balbettò , non riusciva a dire nulla.
Quello non era lui.
"Clarke!!!" Dalla porta della stanza della pietra entrarono Jordan e Raven.
"Oh mio dio che cavolo fai Clarke!"  Raven gli tolse il casco e si mise a guardarla.
Lo sguardo della bionda era ancora rivolto verso destra.
"Lo vedete?" Disse improvvisamente ma da entrambi i ragazzi ricevette uno scuotimento di testa.
"Clarke, Jordan ha messo nella zuppa di alghe della tossina del solo rosso di Sanctum per renderla più 'saporita', la porzione che è toccata a te era più concentrata" esclamò Raven e Jordan annuì.
"NO io rimango qui" Clarke insistette e si aggrappò alla pietra "finché non lo rivedo non me ne vado" continuó incrociando le braccia.
"Clarke è morto! Smettila! Non tornerà più!" Raven esplose del tutto.
"Non è morto, lo ho visto!" Sospirò guardandosi intorno, si, stava impazzendo.
"Ti prego Clarke basta! Andiamo avanti con la nostra vita" Raven insistette di più e dopo aver scambiato uno sguardo con Jordan la presero entrambi per le braccia e la trascinarono via.
"Bevi questo ti farà sentir meglio" Jordan le diede un provetta, l'aveva vista nel laboratorio di Russel.
All'inizio esitò ma dopo se la prese in pochissimo tempo.
"Sto impazzendo vero?"
"Nah anche io sarei nelle tue condizioni se avessi ucciso la persona che am-"
Bellamy.
Poi buio

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