CAPITOLO 23

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Bellamy sentendo quelle parole si mise seduto.
"Perché ora non vuoi che muoia?" Sospirò "Qualche settimana fa gli hai sparato al cuore senza esitare"
Clarke incrociò le braccia, era inutile parlare, inutile parlare con un uomo che non sapeva minimamente cosa significasse l'amore.
"Sai una cosa Clarke?" Ridisse di nuovo lui e si risdraglió per la millesima volta "Bellamy è qui" continuó mettendosi una mano al petto.
La ragazza gli si avvicinò e mise la sua mano sulla sua, Bellamy alzò gli occhi e il loro sguardo si incrociò, non parlarono, nessuno fiató.
Clarke sentiva qualcosa di strano, sentiva ancora che quello era Bellamy, senza pensarci due volte gli prese il viso e gli si avvicinò.
Le loro bocche erano distanti pochi millimetri.
Con un movimento lento la ragazza fece toccare le loro labbra, lui ricambiò.
Se lo aspettava.
Si staccarono lentamente ma prima di poter dire qualsiasi cosa Clarke gli ignettó l' anestesia
"Ritornerai in te" disse accarezzandogli i capelli, poi chiuse gli occhi.
"Mi serve un coltello" disse fra se e se e cominciò a frugare nei cassetti del bunker.
Ne aprì tantissimi ma nessuno conteneva un misero oggetto affilato.
Provò ad aprirne un altro ma il rumore d'apertura del bunker la fece spaventare.
Spostò lo sguardo sulla botola e notò subito che la maniglia stava girando.
Qualcuno stava cercando di entrare.
Di colpó Clarke si nascose dietro al muro e appena sentì dei passi prese la pistola che aveva nei jeans e la puntò verso l'ospite.
"Wo ferma!" Murphy per poco non cadde a terra e mise le mani in segno di resa.
La ragazza fece un respiro di sollievo e rimise la pistola dei pantaloni.
"Stavo per estrarre la fiamma ma non ho gli attrezzi giusti, non ci avevo pensato" disse lei girandosi verso Bellamy, era ancora 'addormentato'.
"Le guardie si sono accorti che Bellamy è sparito, hanno catturato tutti, io sono l' unico che è  riuscito a scappare" disse Murphy mettendosi una mano in tasca.
Avevano poco tempo.
"Fai in fretta" le passò una borsa con dentro gli attrezzi medici di Jackson "li ho trovati nella sua tenda"
Clarke prese la borsa e subito dopo lo abbracciò "Grazie John" aggiunse per poi girarsi verso Bellamy.
"Come ti aiuto?" Chiese il ragazzo sedendosi sulla brandina.
"Tienilo fermo, non so che effetti abbia l' anestesia su un comandante"
Clarke prese il bisturi mentre Murphy mise Bellamy a pancia in giù, la ragazza fece un respiro profondo e poi fece un segno sul collo.
"Clarke si sta svegliando!" Murphy lo prese per i polsi e lo bloccò,  stava cominciando ad agitarsi.
"Non mi toccate!!" Urlò Bellamy scalciando e dimenandosi.
"Clarke vai!!" Murphy insistette su Clarke che intanto era immobile, non riusciva a fare nulla.
"Clarke fai tornare Bellamy" supplicò e subito dopo la ragazza incise sulla pelle una linea, ce l'aveva fatta.
"No no n-" provò a dire Bellamy e poi chiuse nuovamente gli occhi.
"Estrai quella cosa"
Murphy le passò un asciugamano e subito dopo la ragazza estrasse la fiamma.
Era a pezzi.
Appena la ebbe fra le mani in un secondo la gettò per terra frantumandola ancora di più.
"E ora?" Disse Murphy guardandola e  Clarke sospirò prendendo la mano del suo ragazzo.
"Aspettiamo"

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