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OCCHIATE ASSASSINE


Le occhiatacce erano sensibilmente aumentate, ma c'ero piuttosto abituata

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Le occhiatacce erano sensibilmente aumentate, ma c'ero piuttosto abituata. Non ero esattamente la studentessa più amata di Hogwarts, ecco. Mi limitai ad ignorarle, anche se era piuttosto strano essere fulminati con lo sguardo dai solitamente docili e amichevoli Tassorosso. Comprensibile, se si considerava il fatto che era stato Cedric il campione designato per primo, e quindi il "Campione Legittimo" agli occhi di tutti (pure dei miei, ad essere sincera).

A Harry, invece, le attenzioni negative pesavano molto di più. Era seduto al tavolo dei Grifondoro con la testa infossata tra le spalle, accanto ad Hermione. Sospirai, raggiungendoli. «Come va?» domandai al mio gemello, posandogli una mano sulla spalla.

Lui sospirò, scuotendo la testa. «Di merda» rispose, accigliandosi subito dopo «Ron non mi parla. Pensa che sia stato io a mettere il nome nel Calice e che non gli abbia voluto dire come fare»

Alzai gli occhi al cielo. Anche Hermione sospirò. «E' solo geloso, Harry, te l'ho già detto. Gli passerà»

«Se pensa che ce l'abbiamo messo noi è un grandissimo imbecille» dissi «insomma, che cosa crede, che abbiamo qualche perverso desiderio di morte? E' assurdo, cazzo. Persino Malfoy ci è arrivato»

«Ha una schiera di fratelli con cui deve continuamente competere, e viene sempre messo da parte. Lo so che non ve lo cercate voi, che non volete la popolarità, ma essere messo in ombra per l'ennesima volta è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso» lo giustificò Hermione, che evitò accuratamente la mia occhiata eloquente.

«Be', puoi dirgli che per conto mio possiamo fare cambio quando vuole» disse Harry amaramente.

«Non gli dico proprio un bel niente, devi farlo tu» disse lei decisa «è l'unico modo per risolvere la situazione»

«Non ho intenzione di corrergli dietro per dirgli di crescere!» protestò Harry.

«Siete assurdi» commentò Hermione, scuotendo la testa «siete in due che dovreste crescere. E comunque, devi scrivere a Felpato per dirglielo»

«Non se ne parla neanche!»

Inghiottii un chicco d'uva con l'aria colpevole. «A dire il vero...»

Harry mi lanciò un'occhiataccia. «Lydia Petunia Potter...!» tuonò.

Feci una smorfia infastidita. «Eddai, Harry» brontolai.

«Perchè cazzo glielo hai detto?!» sibilò «Stava volando qui solo per un dolorino alla cicatrice, immagina che cosa fa se viene a sapere che qualcuno sta cercando attivamente di ucciderci!»

«Gli ho detto che ci saremmo guardati le spalle a vicenda, come facciamo sempre!»

«Siamo due quattordicenni, Lydia!» esplose, alzandosi in piedi e attirando più sguardi di prima «Non posso credere che tu l'abbia fatto! Se viene catturato...»

[1] 𝙒𝙞𝙩𝙝 𝙊𝙥𝙚𝙣 𝙀𝙮𝙚𝙨 » Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora