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CARNE, OSSA E SANGUE


Sentii i piedi urtare terra all'improvviso; tentai di mantenere l'equilibrio, ma finii a carponi tra l'erba incolta e fui in grado di mollare finalmente quella dannata Coppa

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Sentii i piedi urtare terra all'improvviso; tentai di mantenere l'equilibrio, ma finii a carponi tra l'erba incolta e fui in grado di mollare finalmente quella dannata Coppa.

«Dove siamo?» sentii Harry chiedere. Alzai la testa e lo individuai a poca distanza da me, nella mia stessa posizione. Mi guardai in giro e quasi mi sentii soffocare.

Lapidi. Lapidi dappertutto, ricoperte di edera e consumate dal tempo.

La Visione...

«No, non è possibile» dissi agitata, mettendomi in piedi a fatica e raggiungendo Harry «non dovremmo stare qui!»

«Sì, ma qui dove?» chiese Cedric, gli occhi fissi sulla Coppa «Qualcuno vi aveva detto che la Coppa era una Passaporta?»

«No» rispose Harry «fa parte della prova, secondo voi?»

«No» replicai secca «dobbiamo andarcene, cazzo, e subito, non siamo al sicuro!»

Il mio gemello mi rivolse uno sguardo penetrante. «L'hai Visto?» mi chiese.

«Sì» risposi tesa, aiutandolo ad alzarsi «non era piacevole. Cedric, prendi-»

«Arriva qualcuno» mi interruppe lui all'improvviso.

Tutti e tre tirammo fuori le bacchette. Aguzzando la vista vidi una sagoma che avanzava decisa tra le tombe, verso di noi. Era incappucciato, perciò non riuscii a vedergli il viso, ma era basso e pareva piuttosto fuori forma. Man mano che la distanza si riduceva e il cuore rischiava di schizzarmi fuori dalla gola vidi che tra le braccia teneva un fagotto, che poteva essere di abiti come poteva trattarsi di... un neonato?

Si fermò accanto ad un'alta lapide di marmo, ad un paio di metri di distanza. Per un attimo ci limitammo ad osservarci.

All'improvviso Harry urlò, lasciando cadere la bacchetta e portandosi le mani sul viso. Crollò in ginocchio. Sembrava in preda ad un dolore lancinante. «Harry!» strillai, accovacciandomi di fianco a lui e afferrandolo per un braccio «Harry! Che c'è?! Harry!»

E poi una voce fredda ed acuta che mi fece gelare il sangue nelle vene parlò.

«Uccidi l'altro»

Alzai la testa appena in tempo per vedere la figura incappucciata che alzava la bacchetta verso Cedric. «NO!» urlai.

«Avada Kedavra!»

Un lampo di luce verde saettò a pochissima distanza da me, e immediatamente dopo Cedric cadde a terra con un tonfo sordo. Sentii le lacrime annebbiarmi la vista mentre osservavo con orrore il suo viso e i suoi occhi spalancati, vacui e privi di espressione. Non ebbi il tempo materiale di accettare ciò che avevo davanti agli occhi; mi senti afferrare saldamente per i capelli e trascinare con violenza.

[1] 𝙒𝙞𝙩𝙝 𝙊𝙥𝙚𝙣 𝙀𝙮𝙚𝙨 » Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora