DECRETO DIDATTICO NUMERO 24
Passai gran parte della mattinata di domenica chiusa nel Laboratorio a distillare altro Antidoto al Veritaserum, visto che avevo il sentore che presto ne sarebbe servito molto di più di così. A pranzo feci per uscire, ma mi trovai davanti Draco. Lo feci entrare. «Che ci fai qui?»
«E' ora di pranzo, Lydia» disse «sono venuto ad assicurarmi che tu venga a mangiare»
Alzai gli occhi al cielo. «Non ce ne era bisogno» dissi «comunque, già che ci sono, finisco qui. Poi possiamo andare, d'accordo?»
«Va bene» disse. Mi diede un bacio sulla guancia che mi fece arrossire prima di sedersi sullo sgabello di fianco a quello a cui avevo appena preso posto.
Ne seguì un silenzio che, tutto sommato, era piuttosto confortevole. «Oi» dissi ad un certo punto, lanciandogli un'occhiata fugace «perchè i tuoi ti hanno chiamato "Draco"? E' un nome un po' inusuale»
«I Black hanno la fissazione per i nomi legati all'astronomia. Mio padre voleva chiamarmi Abraxas, come mio nonno, ma mia madre ha insistito per Draco» spiegò.
«Sinceramente non so quale dei due sia peggio» commentai con una mezza risata.
«Nemmeno io» concordò lui «ma Draco non è poi tanto male. Poteva andarmi peggio»
«Mia madre ha pensato bene di chiamarmi Petunia di secondo nome» dissi «stando a quello che mi hanno detto, voleva che fosse il primo. Mio padre si è opposto. Non potrò mai essergli grata abbastanza»
«Non sapevo avessi un secondo nome»
«E' quello di mia zia Babbana» spiegai «non so come mia madre potesse voler bene ad un soggetto del genere a tal punto da voler chiamare la sua unica figlia come lei, sinceramente»
«La zia con cui vivi, giusto?»
«Purtroppo sì» risposi con un piccolo sospiro «aberra qualsiasi cosa sia fuori dall'ordinario, in special modo la magia. Lei e zio Vernon sarebbero un esempio perfetto per sostenere la tesi dell'inferiorità babbana di Voldemort». Ridacchiai amareggiata. «Comunque, credo che fosse solo gelosa di mamma, perchè agli occhi dei miei nonni lei aveva qualcosa di speciale. Quell'unica volta che ha parlato di loro lo ha fatto con un certo risentimento... fu quando Hagrid venne a prendere me e Harry per portarci a Hogwarts. Zio Vernon ci aveva fatti trasferire in una capanna in mezzo al mare»
Draco inarcò un sopracciglio. «E perchè mai?»
«I gufi continuavano a portare le lettere di ammissione» risposi con un mezzo sorriso «ovviamente loro sapevano che cosa erano, io e Harry non ne avevamo idea. Gli zii ignoravano il fatto che sarebbero continuate ad arrivare in qualunque posto ci saremmo spostati. Ad un certo punto a Silente e alla McGranitt doveva essere risultato lampante che i Dursley non ci avrebbero mai fatti iscrivere a Hogwarts, così hanno mandato Hagrid. Era una notte tempestosa, il mare era molto agitato... quando ha sfondato la porta ho pensato che stesse crollando tutto per via di una tromba marina»
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[1] 𝙒𝙞𝙩𝙝 𝙊𝙥𝙚𝙣 𝙀𝙮𝙚𝙨 » Draco Malfoy
أدب الهواةVi siete mai chiesti cosa si prova a vivere nell'ombra del mitico Ragazzo-Che-E'-Sopravvissuto? Sì? Be', sappiate che c'è una persona che può rispondervi, se siete curiosi. Harry non era l'unico infante presente in casa Potter a Godric's Hollow la...