Capitolo 17

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.17.

SILENE

«Seth, non

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«Seth, non... non ti pare eccessivo?», chiese il suo amico, il falco, attonito quanto me. Accostato allo stipite della porta, sulla soglia della camera da letto, assisteva alla scena. Se ne stava diritto, vestito con l'uniforme nera della Congrega dei Sei.

Il leone era intento a sbarrare il balcone della stanza con massicce assi di legno. Le sollevava e le inchiodava al muro con estrema facilità. Lui al contrario dell'altro, indossava soltanto i pantaloni di tuta grigia, a vita bassa. Mi venne l'acquolina in bocca nel notare come i muscoli delle braccia e dell'addome si flettessero a ogni suo movimento. Buongiornissimo a me. Il sole rosso, del tardo tramonto, infiammava la sua figura, indorandogli i capelli, e rendendolo ancora più attraente di quanto già non fosse.

Ero stata svegliata abbastanza presto per i canoni dei notturni, trovandovi Seth, Gav, e Laila, raggruppati nella mia stanza, a confabulare fra loro. Solo la sera prima c'era stata la stupida sagra di paese; non esisteva il giorno di riposo da loro?! Sospirai. Cosa sarebbe accaduto oggi che avrebbe messo a dura prova i miei poveri nervi?

«Adam ci ha sfidati, riconoscerei il suo putrido odore ovunque. Silene non è più al sicuro in questa stanza, perciò lei dormirà nella mia e io qui, nella sua. In questo modo l'odore coprirà il suo, e se lo squalo tornerà per finire ciò che voleva iniziare, troverà me ad attenderlo», disse pragmatico, assumendo un'espressione che non ammetteva repliche.

Ecco appunto. Sarebbe stato meglio non sapere niente.

Notai quanto fosse nervoso, intuendolo dall'agitazione che traspariva dal tono della voce. All'idea che quel predatore si fosse intrufolato alla reggia, e stesse per ammazzarmi nel sonno, lo divenni anch'io. La pantera, scorgendo la mia inquietudine, mi diede un buffetto col dorso della mano destra, accenandomi un sorriso d'incoraggiamento. Il massimo del conforto da parte di un soldato. Provai a ricambiare, ma fui alquanto deludente.

«Sei serio?! Con la tua dolce metà, Ginevra, a piede libero per la Tana, che si intrufola un giorno sì, e l'altro pure, nelle tue stanze? Squarterà la povera Lene e ci farà un vestito, dai retta a me», intervenne Gavriel. Incrociò le braccia al petto e scosse la testa, contrariato.

Aspetta un attimo... Dolce metà?! Lo guardai stupita, e darmi mentalmente della stupida l'attimo seguente. Di cosa mi sorprendevo in fondo...? Che avesse una vita sessualmente attiva con la sua compagna di vita mentre io, no? Col fisico che si ritrovava Seth, la capivo. Beata lei.

«Stai forse suggerendo che la cerbiattina dovrebbe dormire con uno di noi?», domandò a quel punto Laila, inarcando un sottile sopracciglio scuro.

«Solo io posso chiamarla così», si intromise il leone, puntiglioso.
La pantera lo ignorò mentre io arrossii d'imbarazzo. Perché doveva essere irresistibile?!

«Sì, almeno finché non avverrà lo scambio. In questo modo lei sarà al sicuro», confermò Gavriel, tralasciando il commento dell'alfa.

Seth si irrigidì, e non ne compresi la ragione. Corrucciai le sopracciglia. Perché reagiva in questo modo?

«Potresti dormire tu con lei, Seth», se ne uscì fuori Laila, vendicandosi della battuta precedente. Il mio cuore scordò un battito quando udii quelle parole. Cosa?!

Prima che lui potesse controbattere, Cain - in versione bipede - si precipitò di gran lena all'interno della stanza, e con la delicatezza di un elefante in una cristalleria, urlò : «Fratellone, Fratellone! Nathaniel è sullo schermo gigante. I Diurni hanno fatto una controfferta».

***

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***

Tutti noi ci precipitammo nella "sala conferenze", dov'erano radunati gli altri, a fissare il volto leso del loro compagno, l'orso polare. Albino.

Si respirava un'atmosfera grave e austera all'interno della stanza, immersa nella penombra generale. Adocchiai Seth con la coda dell'occhio, scorgendo la preoccupazione dipinta sul suo viso. Doveva volergli davvero molto bene se l'espressione tradiva ciò che provava.

«Bella a tutti, chi non muore si rivede, eh...», scherzò Nathanilel. Non aveva una bella cera; nonostante questo, accennai un sorriso. Avevamo qualcosa in comune lui e io. «Cosa sono quelle facce? Sto bene; è il mio orgoglio a essere ferito. Mi sento un imbecille per essermi lasciato catturare dal nemico come un insulso principiante», riprese, lamentandosi di sé stesso: «Però non è male qui, celle di prima classe, e c'è un'infermiera erbivora tutte curve che mi fa compagnia, giusto tesoro?», beffeggiò la carceriera che doveva essergli stato affiancato.

Il loro amico era incatenato al suolo, costretto a stare in ginocchio. Gli orsi polari erano pericolosi, il mio clan doveva prestare la massima attenzione con lui se volevano evitare una strage. L'infermiera, altri non era che un soldato. Gli rifilò un colpo sulla tempia col calcio del fucile che aveva strappato dalle mani di un secondino lì vicino, provocando l'ira di tutti; quella del leone in primis. «Osategli fare ancora del male e non ci sarà alcuna trattativa!», ruggì, facendomi rabbrividire. Mi schiacciai contro la parete, provando a essere più piccina possibile.

Helia, il mio compagno, venne inquadrato. Dov'era mio padre?

«Non gli è stato fatto alcun male. Nadia è solo nervosa nell'avere vicino il suo predatore naturale. Il Diurnato ha stabilito che lo scambio avverrà fra quattro giorni», spiegò incolore, ma conoscevo bene il cervo. Era stranito dalla controfferta.

Perché quattro giorni e non uno?

La pantera passeggiò davanti allo schermo, facendomi cenno di mostrarmi alla luce dello schermo. Helia non le staccò gli occhi di dosso. Quando ubbidii, avanzando nell'oscurità, svelandomi incolume, parve tirare un sospiro di sollievo. «Allora, abbiamo un accordo?», chiese deciso.

Seth voltò lo sguardo su di me senza vedermi davvero. Sembrava malinconico, quasi rassegnato a qualcosa che non riuscivo a comprendere: «Lo abbiamo».

 Sembrava malinconico, quasi rassegnato a qualcosa che non riuscivo a comprendere: «Lo abbiamo»

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*Angolino dell'Autrice*

Finalmente ho aggiornato, piaciuto il capitolo?^^ Quattro giorni per stare insieme, i due copuleranno? XD scopritelo presto, nel prossimo capitolo ahahahah

Ho cambiato il mio nome su instagram. Mi trovate come dolcecenere.autrice

Savage // Vol. 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora