E̶p̶i̶l̶o̶g̶o̶ Capitolo 26

3.9K 152 54
                                    

.26.

SILENE

«Buongiorno zucchero mio, il sole splende, e la giornata comincia

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

«Buongiorno zucchero mio, il sole splende, e la giornata comincia. Su su», cinguettò la signora Fey. Una dolcissima colibrì, in sovrappeso, abituata ad accudiva fin da cucciola. Scostò le tende rosa pastello della mia stanza, invitando la luce del giorno a entrare. Erano trascorsi quattro giorni dal soccorso. Una pattuglia erbivora mi aveva trovata vaneggiante, e fradicia, fra i vicoli di periferia. Mio padre fu a dir poco sbalordito nel riabbracciarmi, e persino Helia, il mio promesso, si espresse nel farlo - e lui non era affatto un individuo emotivo.

La verità però, amara come fiele, e celata dietro al mio sguardo, tradiva il pessimo stato d'animo che persisteva. Ero distrutta, fisicamente e moralmente, tornata a casa a pezzi; il mio cuore l'avevo lasciato al leone dagli occhi blu. Pensavo a lui in continuazione, sognandolo tutte le notti. Fingevo di star bene, che finalmente ero al sicuro, ma non mi sentivo affatto felice di questo. Mentivo, ed ero pessima nel farlo.

I capelli brillanti, di un intenso verde pavone, mi coprirono la visuale. Mamma Fey era affaccendata. Mi sollevai dai cuscini con non poche difficoltà. Era diventato faticoso alzarsi ogni mattina e sorridere, ma era inevitabile doverlo fare: «Buongiorno», mugugnai assonnata, mascherando l'infinita tristezza con finta allegria.

«È ora di iniziare la giornata. Stasera si svolgeranno i festeggiamenti del tuo ritorno, cara, e verranno le famiglie più importanti del clan a farti visita. Quindi organizziamoci, voglio vederti felice per la tua grande festa!» enfatizzò arzilla, uscendo di gran lena per prepararmi un bagno caldo.

Mi passai una mano fra i capelli, ravvivandoli un poco: «Va bene...», mormorai a me stessa, ragionando ad alta voce, «Contatterò Gemma e...», mi bloccai. Bunny. Che fine aveva fatto Bianca? Prima che potessi rifletterci oltre, mi precipitai dalla signora Fey: «Non ho visto Bunny in questi giorni. Come mai?». Bunny era la mia migliore amica, come avevo potuto dimenticarmi di lei?!

La balia parve irrigidirsi, continuando a dedicarsi alla vasca: «Bianca, dici? Ecco... Lei è stata arrestata», esitò. L'atteggiamento divenne bizzarro, quasi evasivo

Cosa?! Assottigliai lo sguardo con scetticismo:«Perché?!». E come mai mio padre non mi aveva detto nulla?!

«Non lo so. Nessuno lo sa. Qualunque cosa abbia fatto dev'essere stata molto grave», scosse il capo, contrariata. «È stata condannata all'ergastolo e all'isolamento. Un destino orrendo, l'attende».

Sbalordita, stentai a crederci. Bianca era la creatura più docile e pacifica del pianeta. Com'era stato possibile?!  «Quando è successo?», chiesi ancora sotto shock.

«Il giorno in cui sei stata rapita, zucchero», si rammaricò lei, rammentando quanto fosse stata preoccupata per me.

Corrucciai le sopracciglia. Questo sì ch'era una strana coincidenza.

***

Ammollata nell'acqua, al sicuro nella tinozza in porcellana, ci meditai su. La notizia della carcerazione di Bunny era stata scioccante oltre che ambigua. Decisa a capirne le motivazioni avevo contattato Gemma, una scoiattolina rossa, e migliore amica di Bianca, per venirne a capo. Il padre dell'erbivora infatti era uno dei tre capi del Diurnato; oltre a mio padre, l'unica che poteva saperne di più su questa storia, era lei.

Gemma si presentò a casa mia un paio d'ore dopo. Tra noi non c'era mai stata una forte confidenza, ma ebbe il coraggio di rivelarmi che persino lei aveva trovato strano l'arresto di Bunny. Mobilitò le sue conoscenze in merito. Ciò che l'aveva insospettita, oltre al carattere mite della femmina, era stato il come fosse stata arrestata, e soprattutto il dove visto che, in carcere, lei non c'era. Tra le altre bizzarre coincidenze, non ci fu nessuna notizia in merito, il 21 dicembre. Nulla, nemmeno un trafiletto sul quotidiano diurno. Bianca era sparita; ma nessuno sembrava esserne accorto se non noi due.

Questo, più che ambiguo, era veramente sospetto.

«Sei sicura di quello dici?», replicai per avere una seconda conferma. Mi sembrava impossibile...

La scoiattolina rossa si guardò attorno, verificando che nessuno, all'interno della villa, stesse origliando: «Sono discorsi pericolosi, questi. Soprattutto per te, che sei tornata incolume dall'Ovest. Non è sicuro, qui».

Per la prima volta dubitai del mio governo. Perché nascondere l'arresto di una civile qualsiasi e priva di qualsiasi affetto?

 Perché nascondere l'arresto di una civile qualsiasi e priva di qualsiasi affetto?

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.


*Angolino dell'Autrice*

Tan Tan Tannn. Da qui inizierà la parte riflessiva. Ho sparso diversi indizi in un paio di capitoli. Il quadro ovviamente non è completo, ma io ho voluto avvisarvi prima, così adesso, leggerete con maggiore attenzione x) <3 Si accettano già congetture.

E nulla Raga, la ragazza Russa-coreana, ha vinto quasi su tutta la linea <3

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

E nulla Raga, la ragazza Russa-coreana, ha vinto quasi su tutta la linea <3

Savage // Vol. 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora