.8.
SILENE
Ero esausta, stanca, e spossata. L'orologio a muro segnò le tre del mattino quando mi addormentai. L'acqua calda fu una tentazione troppo dolce per resistervi, cullandomi in un sonno ristoratore prima ancora che lo potessi meditare, e placando almeno in parte la mia angoscia. Dopotutto non ero mai sveglia a notte fonda.
Successe all'improvviso. Un ruggito squarciò la quiete profonda, svegliandomi di soprassalto. Soffocai uno strillo quando qualcosa di morbido e avvolgente mi piovve in faccia, oscurandomi la visuale.
«Copriti invece di dormire! Il tuo corpo mi ripugna», urlò incattivito Seth, colpendo la porta con un calcio, e spezzandola a metà col minimo sforzo.
Sobbalzai, atterrita dallo scatto d'ira. Lo vidi allontanarsi come una furia. Frastornata e spaventata, rimasi ammollata nell'acqua, ormai tiepida, rannicchiata, e impaurita. Aggrappata alle ginocchia, come se fossero state la mia ancora di salvezza, il cuore in tumulto, e il respiro concitato, sbarrai gli occhi. Cosa diavolo era appena successo?!
***
Prendendo il coraggio a due mani, indossai il semplice abito bianco deposto sul letto, mi legai qualche ciocca umida con un nastro di raso – rubato alla tenda – e, piena di timore, uscii scalza.
Mi guardai attorno con circospezione. Fuori dalla stanza, tutta la struttura somigliava a una reggia. Gli interni lussuosi, l'arredo modernizzato, e i lunghi tappeti, ostentavano la ricchezza del luogo; persino l'architettura finemente incisa richiamava lo stile barocco. Immersa nello sfarzo e nel lusso, riuscii solo a porre qualche passo esitante, prima di scorgere... Lui.
Era poco più avanti di me, l'espressione persa nel vuoto, e appoggiato mollemente alla parete del corridoio, drappeggiato di bordeaux e vimini. Non sembrava il carnivoro pericoloso di poc'anzi, tutt'altro. Un principe nel suo castello. Parve troppo giovane e bello per essere un killer. Eppure lo era. Lo era eccome, rammentai a me stessa. Le urla dei soldati echeggiarono nella mente, ammonendomi. Una bestia nel suo covo. Azzerai con cautela la poca distanza che ci separava, sperando quantomeno che si degnasse di fissarmi. Non successe.
«Scendi». Il suo, fu un ordine impietoso. Mi costrinsi ad agguantare la gonna della veste per non prenderlo a sberle.
«Dì per favore», fui ferma, come se non mi importasse di rischiare la vita, facendo la tragica fine della porta del bagno. Adesso sì che mi avrebbe guardata.
Mi rivolse un'occhiata piena di ribrezzo, pronto a sputare sentenze con la solita arroganza che ostentava; ma quando mi vide, squadrandomi da capo a piedi, preferì assecondarmi: «Scendi, per favore».
«Potresti anche scusarti per prima già che ci sei», borbottai sottovoce, accingendomi a superarlo.
Percepii una morsa sull'avambraccio sinistro, trovandovi la mano di Seth a ghermirlo: «Solo perché ho promesso che non ti avrei torto un capello, questo non toglie che altri non possano, o vogliano farlo», spiegò, sondando il mio sguardo con crudele apatia, «Tieni a freno la lingua, altrimenti te la caverò io stesso», mormorò prima di lasciarmi andare.
Trattenni il fiato, provando a placare la tachicardia assillante: «Hai detto che non mi avresti torto un capello».
«Ho mentito». La paura affondò i suoi artigli, calandomi dalla gradinata di scale in un mutismo forzato. Inghiotii l'orgoglio, e pregai gli dei per la mia incolumità. Quante possibilità c'erano che potessi salvarmi?
Gli altri, i suoi compagni, assassini, attendevano disotto, davanti a un portone semiaperto. Parve essere una cerimonia funeraria. La mia.
Mi bloccai, terrorizzata. Cosa ne sarebbe stato di me?
L'unica femmina fra loro, la pantera, che poteva avere al massimo un paio d'anni in più rispetto a me, mi artigliò il polso, strattonandomi dentro con forza. Mentre tentavo invano di resisterle, sentii una carezza leggera sul capo, e afferrare il nastro usato per i capelli, sfilandolo via.
Volsi il viso appena in tempo per scorgere l'alfa portarselo al naso, e nasconderlo.
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Savage // Vol. 1
Romance• 𝓕𝓸𝓻𝓫𝓲𝓭𝓭𝓮𝓷 𝓡𝓸𝓶𝓪𝓷𝓬𝓮. • 𝓔𝓷𝓮𝓶𝓲𝓮𝓼 𝓽𝓸 𝓛𝓸𝓿𝓮𝓻𝓼. • 𝓢𝓹𝓲𝓬𝔂. VOL. 1 "Come ci si può innamorare del proprio nemico naturale?!" La trama la trovate all'interno. *** Iscritta a Patamù, il sito che tutela le mie opere da pos...