La stanza era immersa nel silenzio, fatta eccezione per il rumore regolare e ripetitivo prodotto dalle goccioline d'acqua che filtravano dal soffitto e cadevano rimbombando al suolo.
Il pavimento era ricoperto da una sottile patina di muffa mista a muschio e ciò lo rendeva melmoso al tatto e notevolmente scivoloso, tanto che il ragazzo perse più volte l'equilibrio e fu costretto ad aggrapparsi agli scaffali arrugginiti per non cadere.
<Jimin dove ti sei cacciato...> mormorò seccato, ripulendosi le mani dallo sporco.
Arrivò davanti ad una macchina che riconobbe essere quella del biondo, abbandonata non molto lontano dalla parete di fondo. Ci girò attorno e vide finalmente le famose pedane di cui aveva tanto sentito parlare.
Sapeva già cosa fare, perciò si avvicinò all'automobile, aprì lo sportello e salì al posto del conducente. Notò con suo grande dispiacere che le chiavi non erano inserite e, dopo una breve ricerca, constatò che non si trovavano all'interno del veicolo. Jimin doveva averle portate con sé per evitare che gliela rubassero o che la spostassero.
Jungkook si guardò attorno con aria pensierosa, decidendo in quale modo fosse meglio procedere. Scese infine dalla macchina e si avvicinò alla parte posteriore, dove mise le mani e con tutta la forza che aveva in corpo la spinse. Dopo vari tentativi intervallati da pause per riprendere fiato, il corvino si dovette arrendere. Non si era spostata nemmeno di un centimetro."Mh...okay...passiamo alle maniere forti" pensò risalendo a bordo.
Cercò nel vano portaoggetti qualcosa che fosse in grado - una volta posizionato nel punto giusto - di alzare e staccare la parte bassa del cruscotto, quella con tutti i fili e le prese. Trovò un coltellino svizzero con una punta simile ad un cacciavite, così la posizionò tra le giunture delle due placche in plastica e fece leva, staccando la parte che gli interessava.
"Dai, quanto potrà essere difficile?"
Lo aveva visto fare nei film mille volte, perciò pensò che fosse stata una buona idea smontare la macchina per avere libero accesso ai cavi e metterla così in moto in stile criminale.
Si sbagliava di grosso.
Si ritrovò tra le mani fili in rame di tutti i colori, attorcigliati tra di loro, e non aveva la minima idea di cosa farci.
Ripensò alle scene che aveva visto in tv e si ricordò che bisognava tagliare i cavi da un lato e dall'altro è unirli insieme per metterla in moto. Così cambiò la punta del cacciavite con una lama affilata e tagliò un paio di cavi.
Nel rimettere apposto il coltellino svizzero si accorse di un particolare che sarebbe stato meglio aver notato sin dall'inizio. Gli si gelò il sangue nelle vene.
"Jimin mi ucciderà...è sicuro" pensò coprendosi il volto con le mani, immaginandolo mentre gli sbraitava contro per aver compiuto una simile cazzata.
<Sono un cretino> disse ad alta voce, mentre abbassava il freno a mano che era rimasto inserito fino a quel momento.
Si maledisse in tutte le lingue possibili per non aver controllato quel piccolo quanto importante dettaglio e per l'impulso con il quale aveva agito tagliando i cavi, pur non sapendo effettivamente cosa farsene.
Il ragazzo appoggiò il capo sul volante e lasciò uscire tutta l'aria che aveva nei polmoni per cercare di non perdere la calma, poi scese nuovamente e ripetè l'operazione di spingere la macchina.
Con non troppa fatica questo si mosse e nel momento esatto in cui tutte e quattro le ruote si posizionarono sopra le pedane, quest'ultime si abbassarono innescando un meccanismo.
Si sentì un colpo forte e subito dopo dalla parete di fondo apparve una porta nascosta, che si aprì pian piano verso un corridoio buio e profondo.
STAI LEGGENDO
Protection || jikook
FanfictionJimin stava camminando lentamente verso casa quando un ragazzo si scontrò con lui. Qualche parola di scuse da parte di entrambi, nulla di più. Presero direzioni opposte, convinti di non rivedersi più. Jimin si girò indietro e guardare il ragazzo che...