Jungkook aprì lentamente gli occhi, mettendo a fuoco poco a poco quella che aveva tutta l'aria di essere una stanza d'ospedale.
Mosse le dita dei piedi, poi quelle delle mani e infine - ripreso il controllo del proprio corpo - si tastò il volto, trasalendo dal dolore che il livido fresco gli aveva procurato. Per il resto era tutto intero, ma non era questa la sua vera preoccupazione.
Senza pensarci due volte, alzò le coperte azzurro chiaro con un gesto brusco e scese con un balzo dal letto, appoggiando i piedi nudi sulle mattonelle fredde.
Si incamminò un po' vacillante verso la porta e prima che potesse afferrare la maniglia una voce proveniente dall'interno della stanza lo fece quasi morire di infarto.
<Jeon>
Il ragazzo si portò la mano al cuore, sentendo un martellare continuo contro il palmo, per poi voltarsi sconvolto verso il commissario Lee. Quest'ultimo se ne stava seduto sulle poltroncine ad angolo e lo osservava di sott'occhio, con il volto parzialmente nascosto dal quotidiano che stava leggendo.
Era sempre stato lì, fin da quando il corvino si era svegliato, ma non se ne era minimamente accorto perché troppo preso dall'evadere da quel posto per andare da...
<Dove stai andando?>
<Io...ho un po' di fame...perciò->
<Non mentire> lo interruppe, chiudendo definitivamente il grande giornale, arrotolandolo in mano e puntandolo contro di lui <Sappiamo entrambi chi stai cercando>
<Se lo sapeva non doveva chiedere allora> disse piatto Jungkook.
L'uomo sorrise e si sistemò meglio sulla poltrona.
<Starà bene, non preoccuparti> disse guardando il ragazzo negli occhi finché questo non annuì, poi spostando lo sguardo altrove riprese a parlare.
<Stamattina hai fatto tutto il tragitto fuori dall'edificio insultando l'agente che ti stava scortando>
<Non mi ricordo molto> disse aggrottando lievemente la fronte.
<Gli hai detto ripetutamente di riportarti indietro da Park...con termini poco gentili ovviamente>
<Mi dispiace...posso solo dire che lo avrei fatto anche da completamente lucido> ammise senza preoccupazione.
<Non avevo dubbi>
Jungkook sembrò esitare per qualche secondo prima di parlare.
<Come sono arrivato qui?>
<Dopo aver sprecato così le tue ultime forze sei svenuto. Se ti tocchi la fronte - si, proprio lì - sentirai un bernoccolo. Sei scivolato via dalla presa dell'agente e hai sbattuto la testa contro la parete. Deve essere proprio cocciuta perché te la sei cavata con poco, nemmeno una minima commozione celebrale>
<La mia testardaggine serve a qualcosa allora>
<Vedila come vuoi, ma questa volta non ti basterà. Torna a letto>
Il ragazzo stava per controbattere, ma l'uomo fu più veloce.
<Non è una proposta, è un ordine>
Jungkook lo guardò con occhi di sfida e si riavvicinò al suo letto senza controbattere, stendendosi nuovamente.
<Non stavo scherzando sull'avere fame. Le dispiacerebbe andarmi a prendere qualcosa da mangiare?>
L'uomo sembrò pensarci su un attimo, prima di rispondere <Va bene, parlo con le infermiere e vedo cosa posso portarti>
<La ringrazio...per tutto>
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Protection || jikook
FanfictionJimin stava camminando lentamente verso casa quando un ragazzo si scontrò con lui. Qualche parola di scuse da parte di entrambi, nulla di più. Presero direzioni opposte, convinti di non rivedersi più. Jimin si girò indietro e guardare il ragazzo che...