Traccia 🎶
Megan Thee Stallion ft Norman - Diamonds"Stupida macchinetta rincoglionita!" mollo un piccolo calcio al maledetto aggeggio che ha deciso di non fornirmi il mio caffè quotidiano.
Sbuffo sonoramente decido di incamminarmi per i corridoi dell'accademia, con un broncio lungo fino ai piedi e la santa voglia di ammazzare chiunque stia utilizzando più decibel di quelli consentiti alla mattina per comunicare. Credevo che almeno le creature della notte sapessero quanto affascinante e rilassante potesse essere il silenzio, e invece no.
In uno zoo ci sarebbero meno versi.Ogni giorno che passa sono sempre più convinta che venire in questa scuola di fenomeni da baraccone sia stata una pessima idea sotto ogni punto di vista. Sono qui da più di un mese, eppure non riesco ad abituarmi al fatto di aver cambiato vita radicalmente in così poco tempo. Quando ero piccola che sognavo una bellissima festa dei diciotto anni, con i palloncini, la musica, i bei ragazzi... E invece il destino ha deciso di prendere la sua mazza da baseball e pestarmela tra capo e collo.
Me lo ricordo come se fosse ieri: lezione di storia, precisamente su Attila e gli Unni, dieci del mattino. Tutto normale, entro in classe, mi siedo, faccio lezione, fin quando non mi arriva un bigliettino sul banco. Mi volto in cerca di un responsabile e vedo che Travis Milton mi guarda. Superpalestrato,pelle di bronzo, bello come il sole. Uno di quelli su cui i sogni spinti di notte sono giustificati insomma.Apro il bigliettino e boom: invito al ballo di primavera. Sento il mio cuore battere come quello di una tredicenne al primo bacio. Le guance mi diventano rosa, poi rosse: arrossisco, di nuovo e di nuovo... E poi boom.
Due finestre scoppiate e quattro feriti non gravi.
Preside, vicepreside,scartoffie, un disastro insomma. Fino a quando, una mezz'oretta più tardi, due uomini dal completo nero e dall'aria strana non si presentano sul posto, prelevandomi e portandomi a casa quasi di peso, da mia zia Bonnie, alias una delle donne più strane e più amorevoli che io abbia mai conosciuto. Ci avrei potuto pensare prima all'esagerazione con cui le stramberie si erano presentate a casa nostra, ma mai avrei immaginato quello che sarebbe successo dopo.Soprattutto perché a nessuno era venuto in mente di avvisarmi in modo delicato. Mia zia mi era semplicemente saltata al collo, gridando:
"Lo sapevo che avevi preso tutto da tuo padre! Che bello! Finalmente hai risvegliato i poteri anche se sei una tardiva! Andremo a comprare le erbe protettive, un grimorio... Probabilmente anche delle bende del prontosoccorso, poi l'uniforme e.. "
Ci avevo messo un secolo per farla smettere di parlare, dopodiché avevo fatto l'amara scoperta: nella nostra famiglia, dalla parte di mio padre, erano tutti degli stregoni. Ho pensato che zia Bonnie fosse impazzita fino a quando non ho visto una lingua di fuoco uscirle dal palmo della mano come se nulla fosse. Inutile dire che sono seguite un sacco di domande, e sono arrivate un sacco di conseguenze.
Zia Bonnie si era assicurata che i capi della Congrega della Magia (credo fossero una specie di sindacato delle streghe ma non ne sono così sicura) cancellassero le mie tracce da ciò che era accaduto a scuola. Da quel momento non sarei potuta più essere una normale mortale, dovevo prendermi le mie responsabilità. Zia Bonnie mi aveva praticamente lanciato addosso un macigno grosso come un carro armato senza volerlo.
Da quel momento sarebbero cambiate abitudini, amici e anche scuola. Sempre che questa si possa realmente chiamare "scuola".
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Quella Pasticciona di una Strega
Teen Fiction[COMPLETA] "Prima regola: niente emozioni. Ogni volta che ti agiti qualcosa detona. Cerca di tenere la mente libera. Seconda cosa: senti la magia e usala al di fuori di te" "Sai molte cose sulla magia" dico, stupita. "È solo il quarantesimo anno d...