-Chapter 1-

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Alcuni mesi prima...
Mi svegliai grazie alla solita sveglia e mi rigirai sul letto per alcuni minuti prima di sentire le grida di mia madre che mi obbligava a scendere per fare colazione. Dovetti aprire gli occhi e non ricordai dove mi trovavo. Forse da mia nonna? Impossibile. Ma poi ricordai subito. Non mi trovavo più in Michigan ma bensì in California a poche ora da Los Angeles.

Scesi di malumore per la nostalgia delle persone a me care lontane. Sarei stata la ragazza nuova e avrei dovuto farmi delle amicizie, per non sembrare proprio asociale.

La mamma mi salutò con un cenno e mi chiese se volevo solo una fetta di pane tostato e succo d'arancia, la mia colazione tipica del sabato mattina quando dovevo andare in palestra e della domenica per non appesantirmi troppo alla gara. Annuii e poco dopo entrò mio padre portando con se le mie due valigie, lo zaino di scuola e il borsone di ginnastica. Mentre passava accanto a me mi sorrise.

<<Ciao tesoro, pronta per oggi? Inizi una nuova vita qui>>

Anche se il motivo principale per cui ci eravamo trasferiti dall'altra parte del paese era l'azienda di papà, dato che ad ovest aveva più acquirenti, io addocchiavo da tempo la Saint Ville high school. La squadra di ginnastica artistica era una tra le più forti del campionato scolastico e oggi ci sarei entrata ufficialmente. Solitamente gareggiavo da individualista anche se qualche gara in squadra l'avevo fatta, ma qui era tutto diverso. Non sapevo se dopo il mio trasferimento alla Saint Ville avevo ancora qualche possibilità nel giro nazionale per partecipare ad alcune gare ma volevo sperarci perché mi sentivo proprio abbastanza vicina dal coronare il mio sogno.

Le ginnaste della SV abitavano tutte in un cottage praticamente davanti alla scuola, vicino al campo da football. Accanto allo stadio di basket invece, si trovava la nostra palestra che avevo solo visto in foto ma sembrava un po' come quella dei college.

Arrivammo con alcuni minuti d'anticipo davanti all'abitazione ma dato che le luci del cottage erano accese mio padre mi obbligò ad andare a suonare il campanello. Mi aprì una ragazza alta circa un metro e 55 splendida. Aveva i capelli marrone chiaro ed era tutta muscoli. Mi abbagliò con il suo sorriso dolce. <<Ciao, tu devi essere Ashley, io sono Alice>> dietro di lei comparvero le altre ragazze che con dei gridolini si presentarono una ad una. Erano nove oltre ad Alice e insieme avevo già capito che componevano una bellissima squadra. Erano tutte carinissime e mi salutarono con dei sorrisi perfetti.

La segretaria con cui avevo parlato già in precedenza mi aveva spiegato che ero la più piccola del gruppo e che le altre frequentavano tutte il quarto anno,  la cosa però, non mi dava poi così fastidio e neppure mi spaventava. Avevo già gareggiato con moltissime ragazze più grandi di me ed essendo una molto solitaria probabilmente non avrei neppure passato moltissimo tempo con loro.

Prima che mio padre potesse portarmi i bagagli le ragazze mi avevano tutte già abbracciato e mi avevano già detto di avermi vista in tv, nelle gare trasmesse in tutta la nazione e mi citavano le mie medaglie che neanche io ricordavo. Io invece non avevo mai visto una di loro in nessuna competizione.

Dopo che le mie nuove compagne mi accompagnarono nella mia camera seguite dai miei genitori, Alice e Georgia, anche lei più bassa di me ma in compenso con due occhi blu oceano meravigliosi, si fecero avanti e con un sorriso così ampio che servivano gli occhiali da sole per poterle guardare senza rimanere abbagliati, mi indicarono un letto singolo piazzato davanti ad altri due letti uguali e mi dissero <<Noi siamo le tue compagne di stanza>> e poi Georgia spiegò <<Questi due letti vicini sono i nostri mentre questo da quest'altra parte è il tuo>>.

Finito di sistemare i miei bagagli e dopo che i miei genitori ritornarono a casa scesi dalle altre ragazze che stavano discutendo allegramente e ridendo nella sala da pranzo della squadra, tutta impregnata da foto delle squadre degli anni precedenti, scudetti, bandierine e la frase "forza Saint Ville" dipinta al muro. Mi sedetti sull'unica sedia libera vicino a una ragazza che mi sembrava si chiamasse Amy. Appena mi fui accomodata le ragazze si girarono verso di me e Victoria mi chiese <<Allora tu sei la famosa Ashley Wilson, ti allenavi alla Michigan Academy of Gymnastics, giusto? Sei una ginnasta di interesse nazionale. Sai già se continuerai la carriera nazionale?>> sinceramente non lo sapevo neppure io. Quando papà mi aveva detto che ci trasferivamo e aveva trovato la Saint Ville non mi ero posta queste domande, così dissi <<Devo ancora discuterne bene con il mio allenatore>> e le sorrisi cordialmente per non farle capire che mi irritava il fatto che volesse farsi i fatti miei. Stavo già partendo con il piede sbagliato.

Dopo alcuni minuti arrivò in casa una ragazza di circa vent'anni che sorrise a tutte e le scrutò una ad una, ma quando arrivò a me si illuminò e si diresse nella mia direzione presentandosi.

<<Allora tu devi essere Ashley Wilson! Piacere io sono Megan e sono una delle allenatrici di queste ragazzacce qui>> tutte quante risero e io pure. Poi mi porse un foglietto con gli orari dei miei allenamenti. Dovevo andare in palestra tutti i giorni dal lunedì al sabato come nella vecchia palestra solo che qui facevo solamente tre ore e mezza invece delle mie solite cinque per la scuola.

Le ragazze si radunarono intorno al mio foglietto probabilmente per sbirciare se eravamo insieme ma vidi solo facce scioccate così chiesi <<E' tutto apposto ragazze?>> e una ragazza di nome Brooklyn alzò il mento e rivolgendosi a Megan disse <<Perché lei fa allenamento tutti i giorni?>> ci fu un silenzio di tomba, non capivo cosa ci fosse di sbagliato ma poi un'altra, Everly intervenne <<Beh Brook, devi riconoscere che lei ha una carriera a livello nazionale e noi altre no quindi mi sembra giusto che si alleni più di noi>> le sorrisi e lei ricambiò. Brooklyn anche se un po' irritata diede ragione alla compagna.

Poco dopo Megan si schiarì la voce e disse rivolta a tutte <<Forza ragazze che oggi è il primo giorno di scuola! Portate tutto l'occorrente sia per scuola sia per la palestra e portate via anche dei soldi che per festeggiare l'inizio dell'anno scolastico ceneremo tutte insieme da Bud's>> dopo di che se ne andò e tutte quante salirono le scale, verso le rispettive camere.

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