-Chapter 22-

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Arrivata a scuola mi fermai a parlare con alcune persone fuori dal cancello, da cui si vedeva il parcheggio scolastico dipinto nei posteggi di quelli del quarto anno.

Ad un certo punto arrivò una macchina che riconobbi subito. Logan parcheggiò la sua vettura accanto a quella di Tom e smontarono insieme. I ragazzi di football che erano lì vicino li salutarono e li raggiunsero. Rimasi impalata nell'osservare quella scena e nel mentre arrivò una biondina che riconobbi come una cheerleader. Si avvicinò a Logan che le mise un braccio intorno alle spalle. Rimasi ancora un po' a guardare, fin quando qualcuno mi parlò.
<<Invidiosa eh? A quanto pare non puoi avere tutto dalla vita>> mi girai verso la ragazza che stavo per strozzare e ovviamente mi ritrovai davanti un'amica della ragazza che era con Logan.

La squadrai e lei fece lo stesso con me. Le risi in faccia facendola irritare. <<Tu sei solo una verginella che cerca un po' di attenzione, ma qui non ne ricevi e non ne riceverai. Nessuno vuole stare con le sfigate come te che vengono dall'est coast>> disse sperando di ferirmi, lei probabilmente era una cheerleader che sapeva soltanto sventolare il pom pom in faccia ai ragazzi, e con pom pom intendevo un'altra cosa.

<<Dovresti informarti prima di parlare, perché nessuno ha chiesto il tuo parere e io non sto chiedendo né a te né a tutti gli altri la vostra attenzione, per me potete anche non calcolarmi, non che la tua voce sia così importante da ascoltare>> le dissi dandole le spalle mentre me ne andavo dentro scuola. Sentii alcune persone ridere alle mie spalle, ma non ci feci caso.

All'interno trovai alcune compagne di corso e mi misi a parlare con loro. Quando finirono gli argomenti le salutai dirigendomi verso il mio armadietto. Nel mentre incontrai Logan che si fermò a salutare alcuni amici qua e là. La gente ovviamente quando passava si scansava dal corridoio e io ne approfittavo per passare più rapidamente.

Quando finalmente arrivai al mio armadietto, riposi alcune cose all'interno tra cui il mio borsone e chiusi l'anta.

Guardandomi intorno vidi Noah in compagnia di alcuni amici. Dopo alcuni secondi arrivò anche il fratello Logan. Ovviamente mezzo corridoio morì alla vista di quei ragazzi, tutti insieme nei pochi centimetri quadrati di quel corridoio e qualche ragazza cominciò a fare cose indecenti per attirare la loro attenzione. Scrutai tutte quelle povere anime in cerca di attenzione come dei cagnolini e facendomi spazio tra la folla passai davanti al gruppetto, le lezioni stavano per cominciare e non avevo di certo voglia di essere quella in ritardo.

Un ragazzo del gruppetto che stava chiacchierando si zittì e tutti gli sguardi del gruppo si spostarono su di me. Il ragazzo che stava parlando fischiò e mi arrestai sul posto. Mi girai verso di lui e lo guardai dritto negli occhi.

<<Che cazzo fischi? Spiegami perché cazzo devi fischiare>> gli chiesi dura, facendo spegnere il sorrisino che aveva sulla sua faccia da idiota.

<<Perché? Non posso?>> mi chiese il deficiente.

<<No che non puoi idiota!>> gli dissi sdegnata. Il mondo era ancora così indietro con la parità dei generi!

Una ragazza si fece avanti. <<Effettivamente sei un coglione>> gli disse lei provocandomi un sorriso, Sophia.

<<Già, lo sei>> disse Noah con tono dispiaciuto. Sophia mi prese a braccetto e io salutai il coglione con un dito medio. Vidi Logan e Noah con un piccolo sorriso in volto.

Arrivammo a lezione giusto in tempo, ma molti fecero ritardo. La professoressa di matematica era visibilmente irritata da ciò e cominciò la lezione un po' di malumore. Sebbene Sophia stesse ascoltando con molta attenzione, io a differenza sua non riuscivo a capire nulla. Non perché non capissi la materia, ma ero molto più concentrata sui miei pensieri. Tra ripassare gli esercizi di gara e il pensiero di quello che mi avrebbe fatto fare Will all'allenamento di quel pomeriggio non riuscivo a stare attenta. Era una delle gare più importanti e se non avessi fatto una buona performance, avrei avuto poche altre occasioni di entrare nella nazionale.

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