6.La famiglia riunita

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Scesi le scale e rimasi a guardare il fuoco per qualche minuto.

Klaus scese le scale, mi girai e lo salutai.

"Posso tornare a casa?" chiesi dopo un po'.
"No, potresti fare del male a tua zia" rispose guardando il fuoco.
"Non lo farei mai." dissi.
"Oh si che lo faresti. Quando si ha fame non si rende conto di quello che fai, ti renderai conto di cosa hai fatto solo dopo che sarai tornata in te poi arriverà il senso di colpa, spegnerai l'umanità, farai cose peggiori e poi quando riaccenderai l'interruttore ti sentirai il triplo in colpa." rispose.
"L'umanità? L'interruttore?" chiesi.
"I vampiri di solito quando muore qualcuno a cui vogliono bene spengono l'umanità, io l'ho fatto una volta e ho visto molte persone farlo. Quando spegni l'umanità non provi niente, felicità, dolore, sensi di colpa, amore non provi niente non ti importa di nessuno." rispose.
"E rimarrai per sempre così?" chiesi.
"No, per riattivare l'interruttore devi provare qualcosa, qualsiasi sentimento." rispose.

La porta si spalancò di colpo.

"Nik siamo tornati, ti sono mancata vero?" chiese una ragazza bionda.
"Rebekah, Elijah, Freya cosa ci fate qui?" chiese Klaus alzandosi.

La bionda corse verso di lui e lo abbracciò, sembrava felice del suo ritorno, mi sentivo strana, provavo un sentimento che non avevo mai provato, sembrava che fossi gelosa di quella ragazza, andai di sopra senza dire niente.

Klaus mi raggiunse subito dopo, ma io non lo notai perché troppo occupata a guardare quel dipinto che aveva fatto Klaus prima.

"Perché sei andata via?" chiese.
"Mi sembrava una conversazione privata, pensavo non volessi farti vedere con me davanti alla tua fidanzata" risposi riferendomi alla bionda.
"Mi stai dicendo che ho una ragazza e non lo so?" chiese confuso e ridendo.
"La bionda." dissi.
"La bionda? Rebekah? Per carità no, è mia sorella." disse.
"Tua sorella? Oddio che figura, scusa"
"Per caso sei gelosa?" chiese sorridendo.

"Tua sorella? Oddio che figura, scusa""Per caso sei gelosa?" chiese sorridendo

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"No, ero solo... ti stanno chiamando non senti?" dissi cambiando discorso.
"Oh si che lo sento, ma voglio una risposta" disse sedendosi accanto a me.
"Niklaus non senti quando ti chiamiamo? Oh scusa non sapevo avessi compagnia." disse entrando in camera quello che presumo fosse suo fratello.
"Si fratello che sento è solo che non me ne frega di ascoltare le storie di Rebekah mentre parla di ragazzi che ucciderò." disse accennando un sorriso.

Mi alzai e andai a presentarmi

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Mi alzai e andai a presentarmi.

"Ciao io mi chiamo Giulia Smith, piacere."
"Piacere mio, mi chiamo Elijah Mikaelson sono il fratello di Nik."
"Dovresti dire queste parole con più felicità, dovresti essere onorato di essere mio fratello." disse Klaus, sorrisi.
"Scendiamo? Ci stanno aspettando." disse Elijah.
Klaus mi guardò e annui.

Scendemmo giù e notai che la bionda mi fissava.

"Chi è lei?" chiese guardando me e Klaus.
"Mi chiamo Giulia, tu sei Rebekah?" chiesi
"Si, la sorella preferita di Nik e lei è Freya la sorella maggiore strega."
"Sei modesta, mi piaci." risposi sorridendo.
"Certo io piaccio a tutti. Nik come l'hai conosciuta?" chiese Rebekah.
"Mi ha sporcato la giacca di caffè fuori dalla discoteca. Per tua informazione è ancora sporca" rispose guardandomi
"E tu mi hai trasformata. Nessuno è perfetto." risposi.

Iniziarono tutti a ridere.

"A dir la verità io non ti ho trasformata" disse facendo spallucce.
"Si ma mi hai uccisa"
"Me l'hai chiesto te, e sono piuttosto sicuro che mi avevi detto che preferivi morire piuttosto che essere la schiava di uno stronzo assassino del cazzo" disse.
"Beh nessuno è perfetto" dissi facendo spallucce e andandomene.
"Questa ragazza mi piace Nik" sentì dire Rebekah toccandogli una spalla e lui sorrise.

Iniziai a cercare per casa delle sacche di sangue, entrai in una stanza e vidi un frigo, lo aprii e trovai le sacche.

Iniziai a berne una, poi un'altra, un'altra ancora, non riuscivo a smettere, avevo perso il conto di quante ne avevo bevute, bevevo una sacca dopo l'altra finché non sentì una voce da dietro.
"Giulia fermati!" urlò Klaus.

𝕀𝕠 𝕥𝕚 𝕒𝕞𝕠 ℕ𝕚𝕜𝕝𝕒𝕦𝕤 𝕄𝕚𝕜𝕒𝕖𝕝𝕤𝕠𝕟Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora