26.La settimana migliore di sempre

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"Mi faresti anche l'onore di diventare mia moglie?" disse mettendosi in ginocchio con un anello tra le mani.

Lo iniziai a guardare con gli occhi sbarrati senza riuscire a parlare, lo guardavo senza sbattere ciglio, cercavo di conferire parola ma ogni cosa che cercavo di dire mi si bloccava nella gola come se non avessi ancora realizzato cosa stia succedendo.

Ho davanti ai miei occhi la persona che amo, inginocchiata che mi ha appena chiesto di sposarlo e di rimanere al suo fianco per sempre ed io non riesco a riferire parola, non riesco dire un semplice 'si'.

Una lacrima mi rigò il viso per l'emozione.

Ovviamente lei esce come se nulla fosse e invece le parole mi si bloccano in gola, complimenti Giulia.

Chissà quanto lui si sia sforzato a fare un tale passo avanti ed io, beh io sono una stupida che non riesce neanche a parlare.

"Ti prego rispondi iniziano a farmi male le ginocchia." disse sorridendo.

Lo guardai ancora con gli occhi sbarrati e finalmente riuscì a parlare.

"Sì" dissi ridendo "sì"

Klaus mi mise l'anello al dito ed io da perfetta deficiente iniziai a piangere per la felicità.

Si alzò ed iniziò a lamentarsi per il dolore alle gambe, poi mi prese il volto e mi baciò.

Rimanemmo fronte contro fronte per parecchi secondi finché lui mi prese in braccio ridendo e girando parecchie volte su se stesso.

"Nik" dissi dopo un po' cambiando completamente tono di voce.
"Si?" disse aggrottando la fronte capendo che qualcosa non andava.
"Senti io ti devo parlare."
"Mi devo preoccupare?"
"Ora voglio che tu mi ascolti e non parli." dissi copiando la frase che mi aveva detto prima.
"Copi le mie fra-"
"Sh sh sh zitto." dissi appogiando un dito sulle sue labbra.

Lui alzò gli occhi al cielo e poi mi guardò facendo un cenno col capo come per dirmi 'continua'.

Lo guardai, presi un bel respiro e iniziai a parlare senza neanche pensare troppo a cosa dire, anzi senza pensarci proprio.

"Ormai queste cose te lo ho già dette così tante volte ma te le ripeterò ancora e ancora finché non te le ricorderai a memoria. Il giorno in cui ti ho incontrato avevo perso da poco mia mamma, quella sera fui obbligata da Caroline ad andare in discoteca anche se la mia voglia di andarci era pari a zero, ci andai sapendo che se non lo avessi fatto di mia spontanea volontà sarebbe venuta sotto casa e mi avrebbe trascinata con la forza. Mi ricordo ancora tutto di quella sera: mi ricordo che c'erano alcuni maschi che si strusciavano su di me senza chiedere il permesso, mi ricordo le grida di Bonnie e Caroline mentre ballavano ma soprattutto mi ricordo il nostro incontro; ero uscita dalla discoteca perché dovevo prendere una boccata d'aria, era la prima festa a cui sono andata dopo il funerale di mia mamma e non ero per niente in vena di ballare, urlare o rimorchiare perciò uscì a schiarirmi le idee. Mi sedetti su una panchina e rimasi lì per una ventina di minuti finché decisi di rientrare sennò Caroline avrebbe notato la mia mancanza, mi alzai senza guardare in alto e andai a sbattere contro quest'uomo alto, biondo e robusto, era molto bello ma allo stesso tempo uno stronzo" Klaus iniziò a ridere "che si lamentava perché gli avevo sporcato la giacca col caffè, cosa che mi rinfaccia tutt'ora, io cercai in tutti i modi di scusarmi ma lui continuava a lamentarsi finché non alzò lo sguardo e pensò che io fossi una certa Tatia, iniziai a balbettare come una cretina e mi girai verso la discoteca perché Caroline mi aveva chiamata poi riguardai dalla sua direzione ma era scomparso. Pensai a lui parecchio quella notte, mi chiedevo chi fosse Tatia e continuavo a pensare a quanto fosse stato stronzo finché non mi guardò in volto; un paio di settimane dopo, dopo scuola andai al Grill e per mia fortuna lo vidi al bancone a bere come sempre, decisi di andare a parlargli e come al solito feci la testarda finché non mi disse il suo nome. Poi va beh le cose successe non sono state delle migliori ma mi hanno fatta avvicinare a lui, dopo che ovviamente mi ha uccisa senza esitare devo dire, cosa che invece io gli rinfaccio tutt'ora, ma nonostante il fatto che ero in una situazione di merda lui mi è sempre stato accanto nei momenti bui, nei momenti felici, nei momenti di rabbia e nei momenti di più totale perdita di controllo. Mi è stato accanto per un po' ma poi se n'è andato per proteggermi o almeno così credeva, ho passato i due anni più schifosi della mia vita ma alla fine è tornato da me per salvarmi la vita. Poi io ovviamente e giustamente gli ho lasciato la lama di Papa Tunde nel cuore per farlo soffrire sperando che vederlo in quel modo mi avrebbe fatta sentire meglio ma non è stato così anzi mi sentivo peggio nel vederlo soffrire davanti ai miei occhi anche se io potevo aiutarlo. Passarono anni e anni e noi nonostante tutto e tutti stiamo ancora insieme, abbiamo una figlia, una famiglia, una casa e ora... ora mi ha messo un anello al dito. Quando sto accanto a lui... a te mi sento come se il mio mondo girasse intorno al tuo, come se il mio cuore appartenesse a te perché io ti amo, io ti amo Niklaus Mikaelson nonostante i tuoi pregi e i tuoi innumerevoli difetti, nonostante i tuoi scatti d'ira e di gelosia, io ti amo per come sei e non voglio che tu cambia per nessuno al mondo neanche per me. Anche io ti voglio nel mio futuro, io voglio che tu sia il mio futuro anche se ci saranno alti e bassi... anche se dovessi morire" notai che Klaus sussultò "perché io morirei per te, più e più volte senza mai pentirmene e so che tu faresti lo stesso così come faresti lo stesso per la tua famiglia perché tu hai un animo puro. Io mi ritengo fortunata e grata per aver trovato una persona come te nella mia vita che mi ha colmato il vuoto che avevo dentro, che mi ha piano piano riattaccato i pezzi del mio cuore rotto e sono più che felice di diventare tua moglie." dissi sorridendo

"Mi hai preso alla sprovvista sai? Non me lo aspettavo." dissi ridendo.

"Era questo il mio intento."

Lui mi guardò, mi mise le mani sulle guance e mi baciò delicatamente e in modo dolce.

"Ti amo." disse a pochi millimetri dalla mia bocca.
"Ti amo."

Rimanemmo li per un'ora, io continuavo a guardarmi il dito incredula e continuavo a pizzicarmi e a controllare se da un momento all'altro mi spuntava un altro dito pensando di essere in un maledetto sogno ma è tutto vero, sono qui accanto al mio futuro marito a guardare la meraviglia sopra e davanti ai nostri occhi.

Tornammo in città e Nik mi portò in una gelateria a prendere un cono e mi presentò anche dei suoi amici, si amici.

Strano no?
Niklaus Mikaelson ha amici.

Non è strano che lui abbia amici, è strano che lui si sia legato a qualcuno così tanto, soprattutto con un certo Marcel.

Non è strano che lui abbia amici, è strano che lui si sia legato a qualcuno così tanto, soprattutto con un certo Marcel

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Io ovviamente ho fatto finta di non conoscerlo ma a dir la verità so tutto su di lui, essendo il fidanzato di Rebekah; so che è entrato nella vita di Klaus parecchi secoli fa, Nik era praticamente il suo padre se si può definire così e so che sono...

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Io ovviamente ho fatto finta di non conoscerlo ma a dir la verità so tutto su di lui, essendo il fidanzato di Rebekah; so che è entrato nella vita di Klaus parecchi secoli fa, Nik era praticamente il suo padre se si può definire così e so che sono molto legati e si vede.

Tornammo a casa abbastanza tardi e passammo le due settimane migliori di sempre a New Orleans senza dire a nessuno del fidanzamento.

A nessuno.

𝕀𝕠 𝕥𝕚 𝕒𝕞𝕠 ℕ𝕚𝕜𝕝𝕒𝕦𝕤 𝕄𝕚𝕜𝕒𝕖𝕝𝕤𝕠𝕟Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora