7.Sono un mostro

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"Giulia fermati!" urlò Klaus.

Mi girai di colpo e dopo qualche secondo tornai in me.

Klaus si avvicinò ma io mi allontanai lui faceva un passo in avanti e io due indietro.

"Giulia so cosa provi fatti aiutare,ti ho promesso che ti avrei aiutata" disse
"Sono un mostro. Ucciderò sicuramente qualcuno, non riesco a controllarmi." dissi avendo paura di me stessa.
"Giulia, non dire così non sei un mostro e non lo sarai mai. E sul fatto dell'autocontrollo ci riuscirai, sei solo all'inizio, ti sei trasformata da meno di 24 ore è ovvio che non riesci a controllarti ma io ti prometto, ti giuro che ti aiuterò a controllarti non perché te lo devo ma perché inizio a tenere a te, ormai sei un'amica." disse alzandomi la testa e sorridendo.
"Voglio stare da sola." dissi con le lacrime agli occhi.
"Ho capito. Tu non stai piangendo perché non sei riuscita a fermarti, stai piangendo per tua mamma ti manca e ora hai le emozioni amplificate e tutti i ricordi ti ritornano in mente compresa tua mamma giusto?"
"Mi manca." risposi piangendo
"Che tipo era?" chiese.
"Era dolce, gentile, sempre disponibile, bellissima, allegra, era una chiacchierona non stava mai zitta, molto testarda, altruista, divertente, creativa. Era la mia migliore amica, mi manca tutto di lei non so se ce la farò senza di lei, mi manca troppo, a volte mi sento soffocare senza di lei" risposi piangendo.
"Le assomigli molto, sarebbe fiera di te Giulia davvero."
"Come fai a saperlo?" chiesi.
"Io lo sarei." rispose.

Lo guardai e lo abbracciai.

"Va tutto bene Giulia, ci sono io con te" disse baciandomi la fronte e abbracciandomi.

Rimasi abbracciata a lui per così tanto tempo che mi addormentai, quando notò che stavo dormendo Klaus mi prese in braccio, mi portò in una camera e mi mise su un letto e prima di uscire dalla camera gli presi la mano e gli chiesi:
"Puoi rimanere con me, per favore?"
"Certo" rispose sorridendo e coricandosi accanto a me.

Mi addormentai sul suo petto e iniziò a dormire pure lui.

Mi svegliai il giorno dopo e Klaus era ancora accanto a me che dormiva, era così bello, presi il telefono e trovai 7 chiamate perse di Jenna e 15 messaggi dove mi chiedeva dove ero, 11 chiamate perse da Bonnie e 5 da Caroline con diversi messaggi, mi dispiace di averle fatte preoccupare, mi girai verso Klaus, lo guardai e decisi di andare a casa per prepararmi per la scuola.

Mi alzai dal letto facendo piano e presi un foglio e iniziai a scrivere:
"Nik, ti volevo ringraziare di persona ma dormi come un ghiro quindi ti scrivo, non sono molto brava con le parole ma non fa niente.
Ti ringrazio davvero di avermi aiutata ieri, di essere stato accanto a me quando te l'ho chiesto, ti ringrazio del fatto che mi aiuterai, ti dovrei ringraziare di molte cose ma non mi sembri una persona a cui piaccia leggere quindi il resto te lo dirò a voce quando tornerò, ho bisogno di stare 1 giorno da sola ti prego di rispettare la mia scelta e di non cercarmi. Se avrò bisogno di te ti chiamerò e se avrai bisogno di me verrò stanne certo. Non so come si finisce una lettera ma non fa niente, grazie mille, Giulia. P.s. sono io la ladra di sacche di sangue che Rebekah sta cercando" piegai il foglio e lo misi sul comodino accanto al letto.

Arrivai a casa e aprii la porta ma non riuscivo ad entrare, era come se ci fosse una barriera, iniziai a chiamare Jenna e lei arrivò subito correndo.

"Giulia" uscì abbracciandomi.
"Ciao Jenna" dissi sorridendo.
"Perché stai qua fuori? Entra." disse entrando in casa.

Riprovai ad entrare e riuscii non capivo il perché.

"Dove sei stata? Mi hai fatta preoccupare tantissimo." disse.
"Scusa Jenna, ho avuto una giornata davvero movimentata scusa se non ti ho chiamata." risposi.
"Ti perdono Giulia ma dove hai dormito?" mi chiese.
"Da un amico." risposi.
"Un amico? Non avete fatto niente vero?" chiese.
"Oh no,ci conosciamo da poco ma mi sta aiutando davvero tanto in questa situazione un po' così."
"Ok va bene ora vai a scuola e voglio conoscere il tuo amico." disse sorridendo.
"Zia non so se dopo tornerò a casa." risposi.
"Giulia l'importante è che mi avverti quando non torni a casa, ok?"

Annui e andai a cambiarmi per la scuola.

Andai a scuola in macchina, e appena scesi arrivarono Caroline e Bonnie incazzate perché non avevo risposto

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Andai a scuola in macchina, e appena scesi arrivarono Caroline e Bonnie incazzate perché non avevo risposto.

"Giulia dove eri finita? Ci hai fatte spaventare." disse Bonnie.

Mi guardai intorno, era pieno di gente, sentivo i loro cuori battere all'impazzata. Cercai di controllarmi ma fallì.

"Giulia i tuoi occhi" disse Caroline, mi girai e dissi che mi era entrato qualcosa nell'occhio.

Lei mi girò di colpo e entrambe videro i miei occhi.

"Giulia tu sei un vampiro" disse Bonnie sconvolta.
"Come fate a sapere dell'esistenza dei vampiri?" chiesi confusa e tornando in me.
"Giulia, io sono un vampiro." disse Caroline.

La guardai confusa e chiesi:
"Sei un vampiro? E tu Bonnie cosa sei?" chiesi.
"Io sono una strega." rispose.
"Giulia chi ti ha trasformata?" chiese Caroline.
"Vi ricordate quando vi ho detto di quello stronzo fuori dalla discoteca? Ecco l'ho incontrato al Mystic Grill e sono andata a parlargli perché volevo sapere perché mi aveva chiamata Tatia. Sono riuscita a scoprire il suo nome ma quando gli strinsi la mano, sentii una sensazione strana e sono scappata fuori spaventata, avevo visto la morte.
Lui mi seguì con la velocità e mi ha sbattuta contro il muro chiedendomi cosa fossi, io non capivo cosa stesse succedendo. Poi ha tentato di soggiogarmi ma non ci riuscì così mi portò a casa sua e mi legò poi mi raccontò tutto sui licantropi, sulle streghe e sui vampiri ed era abbastanza certo che io fossi una strega.
Gli dissi che preferivo morire piuttosto di essere la sua schiava e lui mi accontentò.
Non mi diede il suo sangue non ho ancora capito come io sia diventata un vampiro, cercai di scappare ma lui mi scoprì e capì che ero un transizione ma io non volevo credergli.
Tornai a casa e andai a dormire, mi svegliai il giorno dopo all'alba perché mi dava fastidio la luce e mi scoppiava la testa, andai a scuola ma la testa continuava a farmi male così scappai, andai a casa di Klaus e mi diede una sacca di sangue.
La bevvi e incontrai la sua famiglia. Ieri non vi ho risposto perché ero a casa sua e iniziai a bere delle sacche, non riuscivo a fermarmi e lui mi fermò, mi sentivo un mostro ma lui mi fece capire che non lo sono e mi ha fatta sfogare. Alla fine mi sono addormentata abbracciata a lui. Stamattina ho notato le vostre chiamate e così scrissi a Klaus una lettera dicendo di non cercarmi e che sarei tornata da lui e poi andai da Jenna e ora sono qui con voi. Tutto questo mi è successo in 2 giorni." risposi tutto d'un fiato.

"Oddio Giulia mi dispiace davvero per tutto quello che hai passato in solo 2 giorni." disse Caroline abbracciandomi, si unì anche Bonnie.
Sorrisi e andammo a lezione.

𝕀𝕠 𝕥𝕚 𝕒𝕞𝕠 ℕ𝕚𝕜𝕝𝕒𝕦𝕤 𝕄𝕚𝕜𝕒𝕖𝕝𝕤𝕠𝕟Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora