Capitolo 2

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Era quasi l'una quando Egea parcheggiò davanti alla porta della cucina e, dopo essere scesa dal veicolo, aiutò la signora Wu a scendere a sua volta. La ragazza provava un profondo affetto per l'anziana donna e aiutarla nelle varie commissioni non le pesava affatto. La porta della cucina si aprì e ne uscirono alcuni uomini.
"Bentornata signora Wu, ha fatto incetta di provviste vedo!" disse un omone con i baffi.
"Tenendo conto che i signori hanno un sano appetito era necessario, non credi Ming?" rispose.
Ming scoppiò a ridere ben sapendo che la signora Wu aveva ragione.
"Ehi ragazzina, non credi che dovresti mangiare un po' di più? Sei così magra che basterebbe un alito di vento per farti volare via!" disse il cuoco rivolgendosi alla ragazza. Egea stava per rispondere, ma la signora Wu l'anticipò.
"Oh su Ming, smettila! Mi sembra che in questi tre mesi tu le abbia cucinato di tutto e di più e in dosi anche troppo abbondanti. Se non ingrassa non è colpa sua!" disse la governante.
Il signor Ming era il cuoco della villa, aveva 58 anni ed era sposato con una delle cameriere più anziane da 40 anni. Avevano avuto una sola figlia, ma era morta 5 anni prima in seguito ad un infarto improvviso in piena notte. A nulla erano serviti l'intervento immediato dell'ambulanza e la corsa in ospedale, la figlia era morta poco prima che raggiungessero il pronto soccorso, lasciando il marito e due figli di 6 e 7 anni. La coppia era caduta in depressione e neanche l'occuparsi quotidianamente di sette ragazzi o l'andare a trovare regolarmente il genero ed i nipoti aveva riportato il sorriso sulle loro labbra. Poi tre mesi prima era arrivata Egea e tutto era cambiato. Quella ragazza, così gentile ed educata, li aveva conquistati e loro facevano di tutto per accertarsi che mangiasse adeguatamente e sufficientemente, anche se a volte, il signor Ming esagerava con le porzioni e puntualmente veniva rimproverato dalla moglie e dalla signora Wu.
Egea aprì il portello posteriore del pick up, saltò sù agilmente e cominciò ad avvicinare le casse di frutta e verdura per permettere agli uomini di prenderle e portarle in dispensa.
"Signor Ming guardi che belle aragoste abbiamo trovato al mercato del pesce!" gli disse Egea porgendogli uno scatolone di polistirolo.
"Accipicchia se sono belle! Chen vieni qui!" esclamò l'uomo per poi chiamare il garzone.
"Eccomi signor Ming!" esclamò il giovane accorrendo mentre fra sé pensava che fosse un vecchio noioso e rompiscatole.
"Prendi queste aragoste e mettile nell'acquario con le altre. E vedi di non farle cadere o ti punirò." disse l'uomo.
Il ragazzo prese lo scatolone e prima di avviarsi verso la cucina lanciò un'occhiata alla ragazza che continuava a passare cassette e buste al personale della cucina.
L'arrivo di Egea non era passato inosservato e Chen guardandola aveva immediatamente pensato che quella ragazza sarebbe stata sua a tutti i costi. Ma la sera stessa del suo arrivo, mentre lei riposava nella camera fattale preparare da sua moglie, il signor Wu aveva radunato tutti e aveva detto chiaramente che chiunque avesse provato a molestarla od infastidirla, sarebbe stato licenziato in tronco. Ming aveva chiesto chi era quella ragazzina e perché tanti riguardi nei suoi confronti. Il signor Wu, dopo aver guardato un istante la moglie, aveva raccontato brevemente la sua storia. Era la nipote di un amico suo e del signor Chang, i genitori erano morti in un incidente aereo quando lei aveva solo 1 anno ed era stata cresciuta dal nonno paterno in Grecia.
Erano tornati in Corea da meno di un anno quando il nonno di Egea si era ammalato gravemente ed era morto. Chang aveva promesso al loro vecchio amico che si sarebbe preso cura della ragazza e così aveva fatto dopo la sua morte, ma un giorno, mentre la ragazza era a scuola per un corso di aggiornamento sul giardinaggio, Chang era stato investito da un pirata della strada. Era stato ricoverato d'urgenza, ma purtroppo non erano riusciti a salvarlo. Egea si trovava lì alla villa su richiesta del vecchio Chang che gli aveva chiesto di assumerla come giardiniera perché era molto brava, nonostante la sua giovane età. Ming aveva chiesto che ne era dei nonni materni e perché non l'avevano presa con loro, il signor Wu aveva risposto che la ragazza, per quel che ne sapeva, non aveva altri parenti in vita. Il nonno paterno si era sempre rifiutato di dirle chi erano i genitori di sua madre e quindi lei non sapeva se fossero ancora vivi o meno.
Chen era intervenuto dicendo che la gente moriva ogni giorno e che quindi non vedeva il motivo di assumere una mocciosa. Questo gli aveva procurato una ramanzina da parte del maggiordomo, che gli aveva detto di portare rispetto alla ragazza e gli aveva ricordato che anche lui era stato assunto per intercessione del signor Chang, quando suo padre era morto e sua madre era stata licenziata dal suo nuovo datore di lavoro e che quindi non aveva il diritto di parlare in quel modo o di esprimere giudizi affrettati. Chen aveva dovuto scusarsi, ma la cosa gli bruciava. Il signor Wu aveva continuato il suo discorso dicendo che per rispetto ed amicizia nei confronti del vecchio Chang, aveva deciso di assumerla come giardiniera e lei aveva accettato con gioia e gratitudine.
Ma non era tutta la verità....

Un amore venuto da OvestDove le storie prendono vita. Scoprilo ora