Capitolo 30

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"Egea non sono solo." le fece notare Yoongi.
"Ah già! Hai il gatto. Guarda che non si trasformerà in una tigre per difenderti, quindi forza cammina, Jin ed Ayumi ci stanno aspettando in casa e Jin ha già preparato una cuccia per la tua belva feroce." rispose lei laconica.
"Egea quando ti ci metti sei una vera tiranna." brontolò Yoongi.
"Per forza, sono figlia di un commissario!7" rispose, poi augurò nuovamente la buonanotte ai soccorritori presenti e andò via portando con sé il padre e Yoongi.
"Quella ragazza è fenomenale!" disse un pompiere ridendo.
"Già, un vero portento!" disse un altro.
"Non vorrei essere il marito!" esclamò un terzo.
"Che ne sarà ora di questo vecchio hotel?" chiese Chul con tristezza.
"Se lo prenderà la banca, lo metterà all'asta e finirà nelle mani di quello squalo per due soldi, che lo distruggerà." disse Yong-ho.
"Forse non tutto è perduto." disse Do-yun.
"Che vorresti dire?" chiese Do-Yoon.
"Che credo di avere la soluzione per salvarlo." disse Do-yun.
"Ah sì? E come? Hai forse 2702392634000,00* di won per comprarlo e ristrutturarlo?" gli chiese il fratello.
"Io no, ma conosco una persona che li ha e sono convinto che ci aiuterà volentieri." rispose Do-yun.
"E chi sarebbe?" chiese Yong-ho.
"Lei!" rispose indicando Egea.
"E pensi che suo marito le darà tutti quei soldi?" chiese Do-Yoon.
"Credo che se glielo chiedesse non le direbbe di no, ma non ne ha bisogno. Ti ricordi che ti ho detto che conosco una ragazza che è un'imprenditrice formidabile?" disse Do-yun.
"Certo che me lo ric.... Vuoi dire che è lei la ragazza di cui parlavi?" chiese il fratello sbigottito.
"Già è proprio lei!" disse Do-yun.
"Sta scherzando vero?" chiese Yong-ho.
"No, tra l'altro produce e vende anche questo." disse Do-yun raccogliendo da terra un barattolo di miele e guardando l'etichetta.
"Il miele Evelyn? Lo produce lei?" chiese Dae sorpreso.
"Sì, Evelyn era il nome di sua nonna. È stato suo nonno a chiamarlo così. Pensate che si è fatta portare dalla Grecia le quasi mille arnie che lui le aveva lasciato. Anche se per portarle qui ha dovuto compilare una marea di moduli di richieste e permessi." disse Do-yun.
"Non ci credo!" disse Yong-ho.
"Chiedetelo al padre, al marito ed ai suoi amici se non mi credete. Ora sarà meglio che vada a dormire un po', le parlerò più tardi, anche se..." disse Do-yun guardando il barattolo perplesso.
"Anche se cosa?" gli chiese Do-Yoon.
"Questa etichetta non mi convince, c'è qualcosa che non va." rispose Do-yun.
"Cosa?" chiese Do-Yoon.
"Non lo so, ma voglio farla vedere ad Egea." disse Do-yun.
"Perché? Temi che sia contraffatta?" chiese il fratello.
"Ho paura di sì, ma potrei anche sbagliarmi. Per questo voglio mostrargliela." disse.
"Ma adesso? Non puoi aspettare? È notte fonda!" esclamò Do-Yoon.
"Hai ragione, gliela mostrerò più tardi." disse Do-yun.
"Verrò con te, sono curioso di sapere che dice." asserì Do-Yoon.
"Ok, Ora andiamo a dormire un po'." disse Do-yun.
"Aspetta papà, vengo con te!" disse Dae.
"Se quella ragazza riesce a salvare l'hotel di Nimpeu, giuro che se mi nasce una femmina la chiamo come lei!" disse Chul.
"Byeol è incinta?" chiese Yong-ho.
"Sì certo e sono io il padre." disse Chul secco.
"Nessuno ha detto o insinuato il contrario. Ora andiamo, tua madre sarà in ansia." intervenne Do-Yoon.
"Raggiungo Byeol in hotel, avrà bisogno di aiuto con tutti quegli ospiti inattesi " rispose Chul allontanandosi.
"Chiedo scusa signori." disse Jin avvicinandosi.
"Signor Seokjin che succede?" chiese Do-Yoon.
"Volevo sapere se c'era un modo per recuperare gli effetti personali di mio suocero e dei miei amici, sono scappati in pigiama ed hanno lasciato tutto nelle camere." disse Jin.
"Con questo buio sarà difficile trovare qualcosa, soprattutto tenendo conto che l'hotel ha subito gravi danni, ma cercheremo di fare del nostro meglio." disse Yong-ho.
"Vi ringrazio molto." disse Jin, poi salutò e tornò in casa.
"Scusi capo, ma quello non era Jin dei Bts?" chiese un pompiere.
"Sì è lui, era qui in luna di miele, ma credo che ora sia andata in fumo." intervenne Do-Yoon.
"Signore ho trovato il registro dell'hotel, è miracolosamente intatto!" disse un giovane pompiere avvicinandosi di corsa.
"Fammi vedere! Bingo! Ragazzi venite tutti qui!" disse Yong-ho prendendolo e sfogliandolo sotto la luce di un lampione.
"Che succede capo?" chiese il ragazzo.
"Vi dovete dividere in gruppi di due e andare nelle camere a recuperare gli effetti personali dei clienti e del personale dell'hotel. Quelli delle camere 21 e 25 vanno consegnati al signor Seokjin che si trova in quella casa. Tutti gli altri dovranno essere portati all'hotel di Byeol. Mi raccomando la massima attenzione, non sappiamo con certezza quanto l'incendio abbia danneggiato l'edificio, non voglio eroismi, se necessario guardate in una camera per volta. Sono stato chiaro?" disse indicando l'abitazione dall'altro lato della strada.
"Sì signore!" risposero in coro.
"Bene, al lavoro!" disse Yong-ho.
I pompieri si misero subito al lavoro per cercare di recuperare gli effetti personali degli ospiti dell'hotel, non potevano fare altro.
"E le cose di Nimpeu e delle bambine?" chiese Do-Yoon.
"Chiederò ai signori Kim se possono tenerle loro, è inutile portargli tutto in ospedale." disse Yong-ho.
"Ottimo, ma se mi fai avere i vestiti, allungo un attimo il tragitto e glieli porto, così domani non usciranno in pigiama." disse Do-Yoon.
"Va bene." acconsentì il pompiere.
"Grazie." disse Do-Yoon.

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