Capitolo 23

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"Egea vai nello studio e chiuditi dentro." le disse Ayumi sottovoce.
"E voi? Non posso lasciarvi qui da sole." rispose.
"Non preoccuparti per noi, ce la caveremo, ora va!" la invitò Ayumi.
Egeo cominciò ad indietreggiare, ma si bloccò nel vedere Heinz prendere la pistola. Temeva che se si fosse mossa lui l'avrebbe sicuramente colpita. Ma lui non si era accorto del fatto che lei si stesse allontanando, era troppo preso dalla discussione con Mi-sun e quindi riprese ad indietreggiare lentamente. Suo padre era stato chiaro, se Ayumi le avesse detto di rifugiarsi nello studio, lei avrebbe dovuto farlo senza discutere. La porta alle sue spalle si aprì e sulla soglia comparve una ragazza con in mano degli scampoli di stoffa, nel vedere Heinz lanciò un urlo e scappò di nuovo nella stanza chiudendosi la porta alle spalle. L'inatteso arrivo della ragazza aveva attirato l'attenzione del ragazzo, che ora guardava nella sua direzione.
"A quanto pare c'è un'altra sgualdrinella dietro quella porta. Bene, bene. Ho di che divertirmi oggi." disse ghignando.
Mi-sun era corsa vicino alle due ragazze. "Vattene bastardo!" gli intimò.
"Uuuh! Che paura! Sto già tremando! Ehi dolcezza! Esci da quella stanza se non vuoi che le uccida tutte e tre!" urlò lui scoppiando a ridere rivolto alla ragazza chiusa nell'ufficio.
"Non uscire! Hai capito? Non devi uscire per nessun motivo! Chiama la polizia e resta lì fino all'arrivo degli agenti! Se esci ti ucciderà senza pietà, quindi non muoverti! Questo è un ordine!" gridò Egea lasciandolo di stucco.
"Ahahahahah! Sei esilarante principessa!" disse Heinz.
"E tu sei patetico!" disse Egea.
"Pensi davvero che la polizia arriverà in tempo per salvarvi? Ahahahahah! Povera illusa, quando arriveranno voi sarete solo dei freddi cadaveri. Ma prima tu mi avrai reso ricco stipulando un testamento in mio favore." disse lui.
"Scordatelo fallito!" rispose Egea.
"Oh sì che lo farai invece o loro moriranno ora!" disse Heinz puntando la pistola su Ayumi.
"Questo lo dici tu!" urlò Jungkook liberando i cani, la sua voce lo colse di sorpresa, si voltò per affrontarlo e si ritrovò attaccato da Kiba e Chesa. La pistola gli sfuggì di mano e finì ai piedi di Mi-sun che si chinò a raccoglierla.
"Dannate bestiacce! Lasciatemi! Dammela se non vuoi morire!" urlò vedendo l'arma in mano alla ragazza mentre si divincolava per liberarsi. 
"No! Mai!" esclamò Mi-sun.
"Dannata! Ora vi uccido bestiacce!" disse Heinz. scagliandosi contro di lei, ma i cani lo azzannarono alle gambe. Urlando abbassò la mano in cui teneva il coltello per colpirli, ma i cani si allontanarono con un balzo, continuando a ringhiare.

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Kookie ed Hobi erano in salotto con Kiba e Chesa, mentre Tae e Yoongi stavano aiutando Kyung-Mi a sistemare le ultime sedie intorno ai tavoli nel salone. Alcune cameriere avevano cominciato a mettere i copri tavoli, Kyung-Mi e la signora Wu avevano detto che le tovaglie e i centri tavola sarebbero stati messi la sera e che i tavoli sarebbero stati apparecchiati la mattina dopo.

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I signori Lee erano arrivati portando tutte le stoviglie necessarie. La casa era in fermento e tutti i domestici erano indaffarati a sistemare le ultime cose. La signora Wu era così sovraccarica di lavoro che l'aiuto di Kyung-Mi si era rivelato ottimo e le aveva dato un po' di respiro. Kyung-Soon entrò di corsa nel salone per mostrare ai ragazzi le foto del punto allestito dai giardinieri, dove si sarebbe celebrata la cerimonia. Hobi e Kookie li raggiunsero tenendo i cani al guinzaglio. I due animali erano infastiditi, non essendo abituati ad essere legati. Tae si chinò ad accarezzarli.
"Su belli è solo per un po', poi vi liberiamo, promesso." disse Hobi.
"Mi sembrano un po' troppo agitati, non credo che dipenda solo dal collare." osservò Tae.
Mentre parlavano a Kookie squillò il telefono.
"Chi è?" chiese Yoongi.
"È Nam." disse il più piccolo.
"Che ti ha scritto?" chiese Tae.
"Di liberarli subito." rispose Kookie.
"Perché? Che succede?" domandò Hobi, quel messaggio suonò strano a tutti.
"Heinz è nella biblioteca." disse Kookie.
"Che facciamo?" chiese Tae.
"Andiamo belli!" disse Kookie togliendo il guinzaglio dalla mano di Hobi, i due cani smisero subito di agitarsi e lo seguirono fuori dal salone passando per la portafinestra. Dopo un attimo di indecisione i ragazzi decisero di seguirlo.

Un amore venuto da OvestDove le storie prendono vita. Scoprilo ora