"Non se ne parla proprio! Le ho già preparato la stanza in fondo al corridoio, tra la sua e quella del signor Jin, qui non vivrà più, se si sentisse male quando è sola chi l'aiuterebbe?" esclamò la signora Wu entrando.
"Sono d'accordo con la signora Wu. C'è altro da prendere?" chiese Hobi entrando.
"Sì dei borsoni di sopra e altri scatoloni con il presepe!" rispose Kookie.
"Dei borsoni me ne occupo io." disse Nam.
"Dove sono Jin e Yoongi?" chiese Jimin.
"Ho chiesto al signor Jin di restare con Egea. Non volevo lasciarla sola. Il signor Yoongi è andato a chiamare mio marito." disse la governante.
"Ottimo, è meglio che ci sia qualcuno con lei quando si riprenderà." osservò Jimin.
"Eccoci ragazzi! Che serve?" disse Yoongi entrando, seguito dal maggiordomo.
"Dobbiamo prendere tutti gli scatoloni con il presepe e portarli in casa, oltre ai borsoni con gli abiti di Egea, naturalmente." disse Jimin.
"Ok, datemi le chiavi del pick up!" disse Yoongi.
"Che vuoi farci?" chiese Nam.
"Che domande! Carichiamo tutto sul pick up, lo portiamo nel nostro garage e poi lo scarichiamo usando la porta del disimpegno vicino alla lavanderia. Così non dovremo fare 200 viaggi!" disse Yoongi.
"Ottima idea, porto i cani in casa e torno a darvi una mano!" disse Tae.
Nam stava per salire quando il signor Wu lo fermò.
"Scusi signor Nam, ma come si è sentita male la piccola?" chiese, visibilmente preoccupato.
Nam lo guardò e glielo disse, tutti i bts sapevano quanto i signori Wu le fossero affezionati.
"Temevo che prima o poi sarebbe successo, ora Chen dov'è?" chiese.
"Gli abbiamo detto di fare le valigie e andarsene, qui non lo vogliamo più. Il cassone è aperto, Kookie passami gli scatoloni che comincio a sistemarli. Jimin per il momento metti i borsoni sui sedili posteriori e aiutaci." rispose Yoongi rientrando.
"Possiamo fare qualcosa per aiutarvi?" chiese il signor Wu.
"Sì, per favore chiami Ming e un paio di dipendenti, dobbiamo portar via tutti i prodotti deteriorabili e svuotare il frigorifero, poi nei prossimi giorni penseremo a portar via tutto il resto." disse Hobi.
"Ming e due facchini sono con Chen, gli ho chiesto di tenerlo d'occhio, di scortarlo fino sulla strada e di chiudere il cancello dietro di lui, non voglio correre il rischio che rientri di notte." disse Jin entrando.
"Non eri con Egea?" chiese Nam.
"Con lei ci sono il dottor Dyonisus, che la sta visitando, e la moglie di Ming." rispose Jin.
"Ottimo!" disse Nam.
"Dai mettiamoci all'opera. Jin aiuta Nam a controllare le finestre del piano di sopra, mentre noi controlliamo il piano terra e carichiamo tutto il possibile sul pick up." disse Tae.
"Dove mettiamo gli scatoloni con il presepe e gli addobbi, una volta scaricati?" chiese Hobi entrando a prendere altre scatole.
"Nel salone delle feste." rispose Jin salendo le scale seguito da Nam.
I due ragazzi, come d'altronde gli altri, pur essendo stati spesso in casa di Egea, non erano mai saliti al piano di sopra ed entrare nella sua camera li metteva un po' a disagio, avevano la sensazione di violarne la privacy. Si avvicinarono alle porte finestre, le aprirono, chiusero le persiane e poi richiusero i vetri.
"Certo che ne ha fatti di cambiamenti in questa casetta!" osservò Nam stupito.
"Già, ora sembra addirittura più grande e spaziosa. Mettere le persiane in metallo che si chiudono a chiave è stata un'ottima idea, almeno nessuno può entrare facilmente." rispose Jin riponendo la chiave sul gancio dove l'aveva trovata e tirando le tende. In quella stanza, come nel resto della casa, tutto parlava di lei.
"Sei innamorato di lei, vero?" gli chiese Nam, mentre si dirigeva verso la cabina armadio lasciata aperta da Jimin.
"Ma che dici! Come ti vengono in mente certe cose!" esclamò Jin imbarazzato entrando nel bagno padronale per la seconda volta, a ricontrollare persiane e finestra.
Nam ridacchiò sotto i baffi.
"Guarda che si vede lontano un miglio che sei pazzo di Egea! Come me ne sono accorto io, se ne sono accorti anche gli altri. Ma attento a Bobby, dubito che sarebbe contento di vedere che corteggi sua sorella!" gli disse Nam ridendo.
"Concordo con Nam, ce ne siamo accorti tutti. Tu sei cotto di mia cugina, ammettilo. Guarda che a me sta bene, l'idea che possa avere un po' di felicità mi piace. Ma ti avviso, se la fai soffrire ti strangolo!" disse Jimin entrando nella camera di Egea con altre tre borse.
"E quelle da dove saltano fuori?" chiese Nam.
"Dalla stanza accanto!" rispose Jimin.
"Quale stanza?" chiesero Nam e Jin.
"Quella qui accanto! Se invece di parlare di mia cugina vi foste guardati intorno, avreste notato che ha rimpicciolito l'unica camera che c'era qui, ricavandone altre tre stanze, di cui due sul davanti, e che ogni camera è dotata di una cabina armadio e di un bagno personale, anche se i bagni e le cabine armadio delle altre stanze sono leggermente più piccoli di questi. Mentre quella qui accanto l'ha fatta diventare una specie di salottino relax, ma che in caso può diventare un'altra cameretta!" ripeté Jimin posando le borse sul letto e aprendo nuovamente la cabina armadio per controllare di non aver dimenticato nulla prima di richiudere le ante. Poi si diresse verso la cassettiera aprì i cassetti e cominciò a svuotarli.
"Si può sapere che stai facendo?" chiese Jin.
"Prendo la sua biancheria, non mi va di lasciarla qui!" rispose aprendo i borsoni e mettendoci dentro tutto quello che trovava. Nam si era recato nella stanza accanto e in quelle anteriori per controllare che persiane e finestre fossero ben chiuse, poi era tornato nella camera di Egea.
"Non era necessario svuotare tutti gli armadi oggi." stava dicendo Jin.
"Vero, ma più cose portiamo via oggi, meno ne avremo da portare domani." rispose Jimin.
"Finito?" chiese Nam.
"Sì!" risposero.
"Bene, scendiamo a vedere gli altri come stanno messi." disse Nam, Jin uscì per ultimo dalla camera e chiuse la porta.
"Nam il pick up è pronto a partire, se volete carico anche quelle e vado a parcheggiare nel nostro garage." disse Hobi entrando.
"Ok, grazie Hobi!" rispose Nam passandogli le borse.
"Kookie qui come state messi?" chiese Jimin.
"Persiane, porte e finestre sono tutte chiuse, compresa l'entrata creata da Egea per i cani!" rispose.
"Sentite, che facciamo con tutti quei raccoglitori?" chiese Jin uscendo dallo studio di Egea.
"Quali raccoglitori?" chiese Hobi entrando nella stanza seguito dagli altri.
"Wow! Ma quanti sono?" chiese Kookie sbigottito, guardando le librerie stracolme.
"Li faremo mettere negli scatoloni e portare nello studio della villa, con tutti gli altri libri." disse Nam.
"Ragazzi, la signora Wu ha chiesto se possiamo portarle i vestiti, sporchi e puliti, che sono rimasti nella lavanderia!" disse Tae entrando con due borsoni vuoti.
"Li mettiamo lì? Ma così si mischieranno!" osservò Jimin.
"Pazienza, tanto ha detto che glieli vuole rilavare tutti. Quindi visto che ci siamo prendiamo anche i detersivi, così almeno non rimarrà senza." disse Tae.
"Qualcosa mi dice che Egea si arrabbierà parecchio quando scoprirà quello che abbiamo fatto." disse Kookie.
"Lo penso anch'io." disse Nam.
"Pazienza, l'importante è che non resti più qui da sola." disse Jin.
"Concordo, restare qui non è più sicuro per lei, se Chen riuscisse ad intrufolarsi di notte nella villa, potrebbe aggredirla senza che ce ne accorgiamo." disse Kookie dalla porta.
"Egea mi ha detto che chiude sempre tutto prima di andare a dormire." disse Jimin.
"Ma con Chen non c'è da stare tranquilli." osservò Yoongi.
"Vero, ma non dimenticatevi che ci sono Kiba e Chesa sempre con lei." intervenne Kookie.
"Anche questo è vero!" convenne Nam.
Jimin e Tae erano nella lavanderia, mentre Tae metteva i vestiti nei borsoni, Jimin aprì gli armadietti, tirò fuori tutti i detersivi e li mise in una cassetta che trovò nella stanza, poi chiamò Hobi dicendogli di aspettare a partire. Lo raggiunse, mise la cassetta e i borsoni che gli porgeva Tae sul cassone, chiuse lo sportello e salì sul mezzo.
"Io vado con Hobi, così cominciamo a scaricare!" disse Jimin.
"Veniamo anche noi!" dissero Yoongi e Jk.
"Ok, noi andiamo a piedi." rispose Nam. Chiuse a chiave la porta d'ingresso e con Jin e Tae corse verso il portone, mentre il pick up spariva dietro l'angolo, diretto al garage.
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Un amore venuto da Ovest
Fiksi PenggemarEgea è una ragazza di 22 anni, nata e cresciuta in Grecia con il nonno paterno, noto apicoltore e produttore di miele. Un giorno l'uomo decide di riportarla in Corea, ma poco dopo il loro arrivo lui muore e la ragazza si ritrova sola. Pur potendo vi...