Un amore venuto da Ovest

Capitolo 10

"Perché no?" chiese il commissario.
"Mia figlia nel frattempo si era ammalata gravemente ed io non me la sono sentita di dirle che sapevo di Egea." disse il vecchio Park.
"Perché sua figlia le ha tenuto nascosta l'esistenza di sua nipote?" chiese Kurosawa.
"Per colpa mia. Quando conobbe Iroshi se ne innamorò perdutamente. Io ero contrario e cercai di allontanarli, ma lei per riuscire a sposarlo fuggì di casa." disse l'uomo.
"Chi è Iroshi? Dov'è ora? Che lavoro fa? Come possiamo rintracciarlo?" chiese il commissario, in realtà conosceva già la risposta, ma voleva vedere cosa gli avrebbe risposto il signor Park.
"Iroshi era il padre di Ji-won ed Egea, ma è morto in un incidente aereo 21 anni fa. Era laureato in giurisprudenza, era da poco entrato a lavorare come agente di polizia nella cittadina di Rodorio quando, venuto in Corea per accompagnare il padre ad una fiera, conobbe mia figlia Eui e se ne innamorò." rispose Park.
"Dov'è sepolto ora suo genero?" chiese Kurosawa, gli occhi fissi sul suo capo.
"Da nessuna parte." disse l'uomo.
"Come da nessuna parte?" chiese il commissario.
"Il suo corpo non fu mai ritrovato, gli inquirenti dissero che molto probabilmente era stato ridotto in cenere dal violento incendio che seguì allo schianto dell'aereo. Mia figlia non ha mai smesso di sperare che lui fosse ancora vivo da qualche parte. Se solo non fossi stato così egoista..." disse l'uomo.
"Capisco. Ci spieghi esattamente come ha scoperto dell'esistenza di sua nipote." disse il commissario. L'anziano uomo, dopo un profondo sospiro, riprese a parlare. Disse che una domestica gli aveva comunicato che la figlia aveva cominciato a ricevere misteriosi pacchi dalla Grecia. Quando lui gliene aveva chiesto conto, lei aveva negato e gli aveva detto che in più di un'occasione aveva sorpreso la domestica a frugare tra le sue cose. La donna aveva negato ma perquisendo la sua stanza erano stati ritrovati diversi gioielli di sua figlia e di sua moglie e così era stata licenziata con l'accusa di furto. Raccontò anche che la domestica andandosene minacciò di vendicarsi. Lui preoccupato aveva deciso di assumere un investigatore privato a cui chiese di partire per la Grecia per scoprire cosa stava succedendo. Temeva infatti che qualcuno stesse cercando di truffare sua figlia. Fu quando l'investigatore lo chiamò che scoprì di Egea e che a mandare i pacchi era il padre di suo genero. Ma ciò che lo sconvolse di più, fu sentirsi dire dall'investigatore che anche altri uomini erano andati a Rodorio per scoprire chi fosse il mittente. L'investigatore chiese aiuto alla polizia locale e in poco tempo quegli uomini furono arrestati ed interrogati e, alla fine, confessarono di essere stati mandati lì da alcuni 'amici' poco raccomandabili della sua ex domestica, che saputo di sua nipote aveva chiesto a questi "amici" di rapirla per chiedergli un facoltoso riscatto in cambio della sua vita. Quegli uomini confessarono anche che la donna aveva dichiarato di essere intenzionata ad uccidere la ragazza, una volta ricevuti i soldi. Lui mettendo da parte il suo orgoglio aveva contattato Kenzo per avvisarlo, ma il vecchio non gli aveva creduto e, dopo averlo accusato di volergli portare via l'unica cosa che gli era rimasta, era sparito con la nipote. Dopo quella che sembrò un'eternità, il commissario ruppe il silenzio.
"Ok, può andare ora. La ringrazio per il tempo che ci ha dedicato. Comunque se le dovesse venire in mente qualcos'altro può chiamarmi a questo numero." gli disse il commissario alzandosi. Mentre parlava aveva tirato fuori il portafoglio e lo aveva aperto per prendere il suo biglietto da visita e darlo all'anziano. Ma nel tirare fuori il biglietto gli cadde per terra un pezzetto di carta. Il signor Park si chinò a raccoglierlo, lo girò e rimase di sasso.

--------------------

Il poliziotto, dopo aver ricevuto la telefonata del collega, si era avvicinato al bancone del pronto soccorso e aveva chiesto di parlare urgentemente con il medico che era sull'ambulanza. Il suo tono di voce e l'espressione preoccupata avevano incuriosito l'infermiera di turno che aveva chiamato il medico, che era subito accorso. I due si erano messi in disparte e avevano parlottato per un po' sottovoce, poi il poliziotto aveva ringraziato il medico ed era uscito quasi di corsa mentre prendeva il cellulare. I sospetti del commissario Kim erano fondati, alla giovane avevano sparato due volte.