"Non mi ha ancora perdonato." disse Chul.
"Mi dispiace caro." rispose Byeol.
"È un mese che sono stato sospeso dal lavoro e senza stipendio, che devo fare per essere reintegrato? Quante volte ancora dovrò chiedergli perdono?" chiese Chul disperato.
"Vedrai che ti perdonerà, diamogli tempo. Fra qualche giorno è il suo compleanno e lo inviteremo a pranzo con tua madre." disse Byeol fiduciosa.
"Non verranno, neanche la mamma mi rivolge più la parola." disse Chul.
"Allora andremo noi da loro e ci piazzeremo davanti alla porta finché non ci apriranno. Nel frattempo se ti serve qualcosa ti dò io i soldi." disse Byeol.
"Non è giusto, dovrei essere io a prendermi cura di te e a darti i soldi, non il contrario!" Adisse Chul sentendosi inutile.
"Ma tu stai lavorando con me tutti i giorni, senza il tuo aiuto non sarei mai riuscita a stare dietro a tutti i banchetti ed i ricevimenti di questo ultimo mese!" esclamò Byeol.
"Lo so ma... Nimpeu che ci fai qui?" disse alzando lo sguardo e ritrovandosi davanti la ex moglie. Byeol si voltò a guardare la ragazza, senza sapere che dire. Si sentiva tesa e temeva che Nimpeu potesse rinfacciarle ancora una volta il suo comportamento.
"Sono qui con mio marito e i suoi amici per questioni di lavoro." rispose freddamente.
"Byeol! Chul! Anche voi all'asta? Avete comprato qualcosa di interessante?" chiese Egea avvicinandosi.
"No signora Kim, siamo venuti qui solo per assistere. Congratulazioni per i suoi acquisti, anche se dubito che entreranno tutti nei nostri magazzini." disse Chul.
"Per quello non dovete preoccuparvi, infatti volevo chiedere a Byeol se conosceva un bravo falegname in grado di ricostruire i mobili distrutti e restaurare quelli danneggiati." disse Egea.
"Sì, ne conosco uno, è un vecchio amico di mio padre, ma so che lui e suo figlio stavano pensando di chiudere l'attività." disse Byeol.
"Come mai?" chiese Jin.
"Perché hanno poco lavoro e troppa concorrenza." rispose Byeol.
"Ora di lavoro ne avranno anche troppo!" disse Jin.
"Infatti, potresti chiamarli e chiedergli se hanno abbastanza spazio in magazzino per riporre i primi arredi da restaurare?" intervenne Egea.
"Certo, ma per il resto?" rispose Byeol.
"Li metteremo in uno dei vostri magazzini. Comincerei col far restaurare i mobili meno danneggiati e poi direi di sistemarli in un magazzino apposito. Così man mano che vengono presi quelli restaurati si potranno portar via quelli da restaurare." disse Egea.
"Mi sembra una buona idea." convenne Byeol.
"Nimpeu tu sapresti disegnare gli arredi andati distrutti?" chiese Yoongi.
"Sì certo, perché?" chiese lei non capendo.
"Perché li invieremo via email ai falegnami chiedendo loro di ricostruirli." rispose Yoongi.
"Va bene, ma per i tendaggi e i complimenti d'arredo come facciamo?" rispose Nimpeu.
"Di quello non devi preoccuparti, se per caso hai dei campioni posso portarli in un tessilificio che conosco e vedere se riescono a riprodurli." disse Egea.
"Purtroppo non ho campioni di stoffe disponibili." disse Nimpeu mortificata.
"Pazienza, vorrà dire che ne ordinerò di nuovi. Byeol puoi chiamare i falegnami per dire loro che stanno per ricevere un mucchio di lavoro, per favore?" chiese Egea.
"Certo, lo faccio subito." rispose la ragazza.
"Grazie. Ah! Potresti chiedergli se conoscono un bravo tappezziere?" disse Egea.
"Sì, certo nessun problema." rispose Byeol.
"Ottimo, volete venire con noi?" chiese Jin.
"Grazie ma non possiamo, dobbiamo tornare in albergo, siamo pieni di lavoro in questi giorni." rispose Chul.
"Capisco, allora ci aggiorniamo a dopo pranzo." disse Egea.
"Certamente signora Kim, a più tardi." disse Byeol e dopo un breve inchino se ne andò con il marito.------------------
"Uffa però!" esclamò Kookie.
"Cos'hai Kookie?" chiese Jimin.
"Non riesco a concentrarmi!" sbuffò.
"Per forza, Yoongi e Jin non ci sono!" disse Hobi.
"Su smettetela, sapete che avevano da fare." disse Nam.
"E noi siamo qui a provare." disse Kookie mettendo il broncio.
"E che farai quando Jin partirà per il servizio militare?" chiese Tae.
"Non voglio pensarci." disse Jungkook rattristandosi al solo pensiero.
"Ragazzi mi è arrivato un messaggio di Yoongi!" esclamò Jimin prendendo il cellulare.
"Che dice?" chiesero tutti in coro.
"Che..." cominciò a dire Jimin, bloccandosi incredulo.
"Che cosa?" chiese Kookie curioso.
"Che Egea ha comprato l'hotel e tutti gli arredi." rispose Jimin dopo aver deglutito un paio di volte.
"Cosaaa???" chiese Hobi.
"Scherzi vero?" chiese Nam.
"No." rispose Jimin.
"E quanto ha speso?" chiese Tae.
"Solo per l'hotel 472918710950,00 won." disse Jimin.
"Tua cugina è pazza!" esclamò Tae.
"Ma Jin non l'ha fermata?" chiese Nam.
"A quanto pare no, anzi sembra che le abbia suggerito il modo di accaparrarsi tutto." disse Jimin.
"Ehm, scusa ma quanto ha speso in totale?" chiese Hobi.
"Più di 1351196317000,00* won." rispose Jimin mentre gli altri sgranavano gli occhi per lo stupore.
"Si è comprata mezza Danyang?" chiese Kookie.
"A questo punto non mi stupirei se lo avesse fatto davvero." disse Hobi grattandosi il mento.
"Quando tornano dobbiamo fare una bella ramanzina sia a lei che a Jin, non possono buttare via così i soldi!" disse Kookie.
"E ne butterà via molti altri." disse Jimin.
"In che senso?" chiese Nam.
"Vuole far ristrutturare gli arredi danneggiati, ricostruire quelli distrutti e ristrutturare l'hotel!" rispose Jimin.
"Non possiamo permetterglielo ragazzi!" disse Tae.
"Sono d'accordo, ma la colpa è anche di Jin!" disse Hobi.
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Un amore venuto da Ovest
FanficEgea è una ragazza di 22 anni, nata e cresciuta in Grecia con il nonno paterno, noto apicoltore e produttore di miele. Un giorno l'uomo decide di riportarla in Corea, ma poco dopo il loro arrivo lui muore e la ragazza si ritrova sola. Pur potendo vi...