Sesso, solo e soltanto, semplice sesso

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Annabel aprì leggermente la porta della camera dei ragazzi e controllò che non ci fosse qualcuno nei corridoi.
Accertata, che il corridoio fosse vuoto, uscì dalla camera in punta di piedi, e si incamminò verso la sala grande per fare colazione.

"Avery" la richiamò il biondo, mentre con passo svelto la raggiungeva.
"Che c'è Malfoy? Senti già la mia mancanza?"
"Non esagerare, anche se stamattina potevi finire ciò che avevi iniziato."
La ragazza si limitò a sorridere e ad alzare le spalle.
"Comunque volevo chiarire la situazione."
"Malfoy, te l'ho già detto. È stato solo sesso e non succederà più."
"Perfetto." Rispose con tono neutro.

Aveva avuto quello che voleva, ci era andato a letto e ora sarebbe riuscito, o così pensava, a tornare concentrato con la testa sui suoi compiti.
Ma allora perchè gli dava così tanto fastidio che la ragazza non volesse più andare a letto con lui?

Dall'altra parte Annabel, stava camminando verso la sala grande, con Malfoy a pochi passi da lei che faceva la stessa strada.
Non parlavano e guardavano entrambi davanti a se, facendo finta che l'altro non esistesse.

Aveva detto già due volte al ragazzo che il loro era solo sesso senza impegno, senza emozioni, un modo come un altro per risolvere i loro problemi, per riportare la loro concentrazione a cose più importanti, ed era sembrata anche convincente.
Ma mentre esternamente mostrava tanta sicurezza, dentro aveva un uragano di emozioni. Era stata la notte di sesso più bella della sua vita, e pensare che quel tocco dolce e gentile non sarebbe più stato riservato a lei, ma ad un'altra studentessa, le dava fastidio.

Ma non sarebbe tornata su suoi passi. Era fin troppo testarda per poter solo accennare il suo desiderio di sentire di nuovo quelle mani sul suo corpo.

Arrivarono in sala grande e si sedettero vicino ai loro amici. Mentre Zabini sorrideva divertito, Daphne guardava la sua amica con sospetto.

"Ti ho tenuto da parte una fetta di torta" disse la bionda mentre le porgeva un piatto.
"Non mi va tutta"
"Annabel, ti conosco, ne lascerai metà sul piatto!" Protestò la bionda.
"Si, alla Avery piace lasciare le cose a metà!" Intervenì Malfoy con un ghigno malefico, mentre beveva indifferente il suo succo di zucca.

Zabini scoppiò a ridere e a battere la mano sul tavolo, attirando così l'attenzione di quasi tutti i serpeverde.

Annabel diventò rossa fino alla punta delle orecchie e si alzò dal tavolo con una scusa, per scappare da quella situazione.
Daphne diede un bacio al suo ragazzo e poi rincorse la sua amica.

Il biondo sorrise soddisfatto, le aveva fatto pagare per quello che era successo quella mattina.
Aveva avuto la sua vendetta.

"Mi mancava vederti così." Disse Zambini sorridendo.
"Che intendi?"
"Spensierato."
Il biondo alzò lo sguardo e incrociò gli occhi del moro.
"Non ti ci abituare", rispose sorridendo, "Abbiamo già chiarito. È solo sesso e non capiterà più."
"Sicuro?"
"Certamente, e poi lo sai che vado due volte con la stessa ragazza."
Blaise sorrise, mentre scuoteva la testa. Si alzò dal tavolo e prese una mela dal cesto di frutta al centro del tavolo.
"Non dormi nemmeno con le tue vittime, ma con lei si." Disse prima di dare un morso alla mela e andare via, lasciando Draco seduto al tavolo da solo.

Il biondo cercò di trattenersi, ma un sorriso spontaneo gli sputò sul viso.

Si guardò attorno e notò lo sguardo di Piton su di lui.
Lo guardava con il suo solito sguardo severo, e sapeva che aveva letto la sua mente, probabilmente da quando era iniziato il semestre lo aveva sempre fatto.

Aveva stretto un patto infrangibile con sua madre e aveva promesso di proteggerlo e di portare a compimento l'uccisione di Silente se lui non ci fosse riuscito.
Diceva che lo aveva fatto solo per rassicurare sua madre, ma in fondo sapeva che lo aveva fatto solo per farsi notare dal Signore Oscuro.
Solo per dimostrare che lui, Draco Malfoy, non era degno dei compiti affidatigli da Voldemort in persona.

Si guardarono per qualche secondo, e il sorriso del ragazzo si trasformò in un ghigno disgustato. Odiava quell'uomo è più di tutto odiava il fatto che solo guardandolo gli aveva fatto tornare in mente la realtà, dalla quale per la prima volta in due mesi era riuscito a sfuggire grazie a quella ragazza dagli occhi neri.

Non poteva permettersi distrazione. L'armadio svanitore doveva essere aggiustato, e Silente doveva morire entro la fine dell'anno scolastico.

Con gli occhi facevano l'amore|| Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora