Obliviate

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Draco passo l'intera notte in infermeria.
Non chiuse occhio, mentre la sua mente vagava fra i ricordi lontani. Da sua madre e suo padre, al Signore Oscuro ad Annabel.

Si sorprese quando all'alba delle 6, Blaise venne a fargli visita.

"Dovevo finire in infermeria, perchè tu tornassi a parlarmi..." commentò in modo ironico, mentre guardava quello che una volta era il suo migliore amico, avvicinarsi a lui.
"Avrei voluto continuare a parlarti, ma hai fatto cosí tante cazzate che nemmeno io so più come giustificarti."
"Annabel come sta?" Gli chiese con un filo di voce senza nemmeno guardarlo.

"Perché non glielo chiedi tu? Esci da qui e vai da lei. Dovete entrambi dirvi cose molto importanti."
"Non ho più niente da dirle."
"Fidati. Lei si."

Si guardarono per qualche secondo in completo silenzio.
Draco cercava di capire cosa intendesse il moro, ma nemmeno il suo sguardo perplesso gli fece aggiungere informazioni.

Da quando Blaise era cosí criptico?

"Cos'è questa storia che ti sposi con Astoria?" Gli chiese all'improvviso, spezzando il silenzio gelido che si era instaurato fra di loro.
"Come fai a saperlo? Ancora devo scrivere una lettera ai suoi genitori."
"Astoria lo ha già comunicato a tutta Hogwarts."
"Fantastico."

Si distese nel letto mentre si copriva la faccia con le mani. Avrebbe voluto morire. Scomparire per sempre, così da non creare più problemi, ne a lui, ne ai suoi genitori, ne ad Annabel.

"Che cazzo ti dice il cervello? È per vendicarti di Annabel e Nott? Perché se è così, stai facendo una cazzata. Lei è costretta a sposarsi con quell'idiota"
"Lo so." Rispose in un bisbiglio mentre l'odio verso se stesso aumentava.

Sentì Blaise ridere amaramente e lo guardò perplesso per qualche secondo.

"Più provo a cercare di capire le tue mosse più rimango confuso. Non ha una logica tutto quello che stai facendo."
"Non tutto deve avere una logica. A volte faccio le cose, solo perché ho voglia di farle." Mentì senza guardarlo negli occhi.
"Draco smettila. Continui a dire che non ti interessa nulla di lei e poi impazzisci se si sposa con un altro. E ora ti sposi con Astoria."
"Dove vuoi arrivare Blaise?"
"Puoi far credere a chiunque che sei uno stronzo egoista, ma non a me. Tutto quello che fai, lo fai per un motivo. Come il marchio nero che hai sul braccio, è per quello che hai detto ad Annabel che non potevate stare insieme? Perchè avevi paura di metterla in pericolo.."

Il suo sguardo si posò sul suo braccio sinistro, che ormai da mesi non scopriva.
Non lo nascondeva solo agli altri, ma anche a se stesso.

Quel segno, che da bambino, tanto ammirava sul braccio di suo padre, ora era la causa di ogni sua disgrazia.

"Tu come fai a saperlo?" Gli chiese mentre il ragazzo continuava a guardare il suo braccio fasciato.

"Mia madre è una seguace di Voldemort. Le notizie girano in fretta fra i Mangiamorte."

I loro occhi si incrociarono di nuovo. Vide in Blaise un misto fra il dispiaciuto e l'arrabbiato.
Come se volesse in qualche modo giustificarlo per tutto ciò che aveva fatto a quella che ormai era diventata come una sorella per lui. Ma più ci provava, più trovava una scusa ad un suo comportamento, più Draco aggiungeva altre azioni imperdonabili.

"Se sei venuto qui per farmi la predica puoi andartene." Sputò a denti stretti, "Non ci siamo parlati per tre mesi. Posso sopravvivere anche senza di te."

"Questo non lo metto in dubbio."
"Perchè sei qui?"
"Per chiederti un favore... Parla con lei."
"Per dirle cosa? Che sono stato un cretino? Che ancora una volta, ho tirato le conclusioni senza nemmeno ascoltarla e che ora sono costretto ad un matrimonio con Astoria perchè minaccia di dire al mondo che non è realmente figlia di quel mostro?"
"Si."
"Che differenza fa?"
"Che almeno smetterà di darsi la colpa."

Con gli occhi facevano l'amore|| Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora