Tutta questione di panorama

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Annabel si stringeva nel mantello mentre saliva di nascosto le scale che portavano alla torre di astronomia.

Per una volta, non tremava dal freddo, ma dall'emozione.
Sapeva che stava durando fin troppo, che prima o poi quel sogno sarebbe finito.
Lui si sarebbe stancato di lei e avrebbe riservato quelle attenzioni ad un'altra ragazza, ma decise di azzittire quella voce dentro di lei, che le suggeriva di scappare.
Di mollare per prima la presa, così da salvaguardare se stessa.
Non la voleva ascoltare, anche se sapeva che quella voce aveva dannatamente ragione. Ma non ci riusciva.
Pensava che con il sesso le cose si sarebbero sistemate, che finalmente avrebbe smesso di pensare a lui. Ma invece di migliorare, le cose erano peggiorate.
Decise di godersi il momento. Di vivere spensierata quel periodo, che prima o poi sarebbe finito, facendola ritornare alla sua triste vita piena di dolore.

Arrivò al punto d'incontro che mancavano pochi secondi alle dieci.
Lui non era ancora arrivato e dentro di se pregò Merlino che non si fosse pentito della proposta.

Nella sua stanza Malfoy si stava cambiando per la sedicesima volta la maglia, mentre Zabini lo guardava divertito.

"Ora vi date anche agli appuntamenti romantici?"
"Non è un appuntamento. È... un'uscita amichevole." Puntualizzò il ragazzo.
"Un'uscita amichevole ad Hogwarts, si fa durante il pomeriggio e non dopo il coprifuoco. E per di più, al massimo si esce a Hogsmeade e non su una scopra sopra la foresta proibita!"
"Non ha mai volato sopra la foresta proibita, e lo sai quanto me che da lì si ha un panorama magnifico della foresta e del castello."
"Oh quindi tu mi vorresti dire che porti tutte le tue amiche sulla tua scopa, solo per vedere il panorama?"
"Oh Sta zitto Blaise!"

Zabini si rotolò nel letto ridendo, mentre il biondo si cambiava maglietta per la diciassettesima volta.

"Comunque ti conviene muoverti. Sono le dieci già da otto minuti."
"E non me lo potevi dire prima, invece di assillarmi con le tue stupide domane?!" Gridò indignato il ragazzo mentre si metteva il mantello sulle spalle.
"Si, ma darti fastidio mi divertiva di più!"

Draco porse un sguardo omicida al moro e prese di fretta la sua scopa.

"Mi raccomando non farti vedere da Gazza, non vorrei mai che finissi in punizione solo per un incontro amichevole!"
"Giuro che quando torno ti schianto!" Lo minaccio il ragazzo mentre usciva di corsa dalla camera per raggiungere la ragazza.
"Attenderò con ansia." Rispose il moro, mentre con fare teatrale sventolava un fazzoletto.

"Ma quando crescerai?" Chiese Daphne, che dalle grida dei due ragazzi, era uscita dalla sua stanza per capire cosa stesse succedendo.
"Quando il sole smetterà di brillare e la tua bellezza non farà più impazzire i miei ormoni!"
"Sei un idiota Zabini." Rispose ridendo mentre lo tirava per un braccio.
"Dove mi porti?" Chiese curioso.
"In camera mia, voglio constatare se i tuoi ormoni impazziscono veramente per la mia bellezza"
"Sarò felice di dimostratelo!" Rispose mentre la prendeva in braccio e la portava di corsa nel dormitorio femminile.

Annabel stava per perdere le speranze. Erano già le 10:13 e pensava che ormai il ragazzo dagli occhi grigi non sarebbe più arrivato.
Stava per tornare in dormitorio, quando la porta si aprì.

"Ho avuto un contrattempo." Si giustificò Malfoy mentre avanzava verso di lei.
Aveva il cuore che gli stava perforando il petto, e temette veramente che potesse spaccargli la cassa toracica.
Ma non gli importava.
Non gli importava se aveva i capelli spettinati, perché non era riuscito a sistemarseli, non gli importava se nella fretta aveva messo un maglione blu invece del suo solito nero, non gli importava di cosa pensasse Zabini sul rapporto che stava nascendo tra i due. Non gli importava più di nulla.

Con gli occhi facevano l'amore|| Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora